Salvini senza freni dopo l’umiliazione di Zelensky: «Viva Trump, abbasso l’Ue e Macron». E rilancia la corsa in Romania del filorusso Georgescu

La Lega scatenata all’indomani dello scontro alla Casa Bianca. Ridicolizzato l’appello di Forza Italia alla calma per salvare l’Ue

Dopo il litigio in diretta tv mondiale tra il presidente degli Usa Donald Trump e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, è rottura flagrante tra Usa e Ucraina. Sulla guerra con la Russia Trump pare sempre più allineato alle posizioni di Vladimir Putin. Un’intesa ritrovata di cui pare entusiasta il vicepremier Matteo Salvini. Il primo segnale è già arrivato ieri. Nonappena terminato l’incontro tra i due leader alla Casa Bianca il segretario della Lega ha pubblicato il video in cui Trump zittisce Zelensky accusandolo di essere «irrispettoso» e di «giocare con la terza guerra mondiale» con l’inequivocabile sottotesto: «Obiettivo PACE, basta con questa guerra! Forza #Trump».

Soldati italiani in Ucraina? «No grazie»

Oggi, Salvini va più in dettaglio e ribadisce la propria posizione su X. «Dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l’ora della Pace. E se a Bruxelles qualcuno ancora usa toni bellici, come quasi tutti i “giornalisti” italiani (con poche valorose eccezioni), l’Italia ha il diritto e il dovere di lavorare, insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale, per restituire ai nostri figli un futuro di pace e prosperità», scrive il ministro dei Trasporti pubblicando uno striscione digitale che recita: «Soldati italiani in Ucraina? No grazie». Il suo approccio appare in netto contrasto con la prudenza invocata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre Giorgia Meloni cerca di trovare una complicatissima sintesi in vista dei vertici di Londra e Bruxelles e anche da FdI partono bordate contro Zelensky.

Salvini con il filorusso Georgescu

Ma Salvini tira dritto per la sua strada, e dopo i post di sostegno a Trump ne pubblica un altro di entusiasta appoggio a Calin Georgescu, il politico filorusso già candidato alla presidenza della Romania arrestato il 26 febbraio dopo che la polizia lo aveva interrogato nell’ambito dell’inchiesta sui sospetti finanziamenti illeciti alla sua campagna elettorale. Georgescu aveva vinto il primo turno delle elezioni in Romania lo scorso novembre, ma il voto era stato annullato dalla Corte Costituzionale del Paese per possibili ingerenze russe. Nelle strade di Bucarest sono migliaia i manifestanti che protestano a favore del loro rappresentante politico. «Chissà se proveranno a censurare la marea umana oggi a Bucarest a sostegno di Georgescu, a cui ci uniamo anche noi. Domanda alla “democratica” Ue: violenza, censura e sospensione della democrazia viste in Romania possono essere tollerate in Europa?», scrive Salvini.

Salvini preoccupa Forza Italia

Le posizioni di Salvini preoccupano Forza Italia, oltre che il suo stesso partito. «Dobbiamo cercare di mantenere la calma, essere molto attenti e responsabili. Ognuno esprime le sue posizioni, Matteo Salvini ad esempio lo sappiamo bene da tempo è molto affascinato da Trump, ma al di là di tutto, noi dobbiamo costruire le condizioni affinché quello che sta accadendo non sfoci in una nuova tensione tra Ue e Usa», ha dichiarato Raffaele Nevi, portavoce nazionale di FI, al programma televisivo di Rai3 Agorà. «Dobbiamo cercare di ritrovare le ragioni dello stare insieme e fare in modo di sostenere Zelensky e al tempo stesso dialogare anche con Putin per arrivare alla pace. Non è facile, ma ci dobbiamo provare». Invito alla calma immediatamente ridicolizzato dal Carroccio, che pare non stare nella pelle per la nuova fase (geo)politica: «La calma invocata da Fi è impersonata dalla loro cara Ursula Von der Leyen che sta portando l’Italia e l’intera Europa nel burrone. Trump sta imponendo un cambiamento epocale, se noi stiamo ad aspettare Macron e compagnia, imprese e famiglie italiane ne pagheranno il conto. L’Ue nata come sogno ormai é una gabbia di vincoli, regole assurde, tasse e divieti. Evviva la Libertà, evviva Trump», è la replica affidata al responsabile Esteri della Lega, Paolo Formentini.