CASERTANO – Arrestati con l’accusa di usura e tentata estorsione. È stata la Polizia di Stato di Caserta a dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa, su richiesta della Procura, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di tre soggetti, residenti nella provincia di Napoli.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Caserta e dal Commissariato di Castel Volturno, hanno accertato un’usura subita, a partire dall’anno 2018, da due coniugi residenti a Castel Volturno. Gli stessi, in difficoltà economica, per un prestito di 2.000 euro si erano infatti rivolti ad un 65enne incensurato, ufficialmente disoccupato, stabilendo un piano di rateizzazione per la restituzione del denaro. Di tale prestito e della riscossione delle rate si sono fatti intermediari e garanti gli altri due soggetti arrestati ovvero un 54enne ed una 56enne anche loro entrambi incensurati ed ufficialmente disoccupati.
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Su tali rate sono stati sistematicamente applicati interessi usurari e, nel caso in cui le vittime non fossero riuscite a rispettare la data di scadenza per il pagamento, venivano applicate, sulla rata già così gonfiata, ulteriori maggiorazioni.
Quando le vittime, in evidente difficoltà economica, hanno rifiutato di continuare a pagare, sono state sottoposte a minacce estorsive da parte degli intermediari, culminate con il danneggiamento dell’auto di una delle vittime.
Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato alle vittime un taccuino su cui è riportata la somma iniziale del prestito pagate e tutte le rate di restituzione dello stesso, successivamente pagate.
La locale Procura della Repubblica, in virtù di quanto raccolto nelle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Caserta e dal Commissariato di P.S. di Castel Volturno, ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre, raggiunti questa mattina presso le loro abitazioni.
Si precisa che gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che le misure cautelari sono state adottate senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità.
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