Addio Assegno Unico, per molte famiglie sarà un disastro. Succederà a gennaio
Non viviamo in un’epoca storica semplice, soprattutto dal punto di vista economico. I cittadini italiani, infatti, si trovano a dover sostenere spese sempre più ingenti a fronte di entrate economiche sempre uguali a sé stesse o, addirittura, ridotte.
La crisi, determinata dalla pandemia, dalle guerre e dalla conseguenza inflazione, ha causato difficoltà economiche per le aziende, che si sono trovate costrette a ridurre il proprio personale o il numero di dipendenti da pagare a fine mese.
Dall’altro lato, però, per i medesimi motivi la spesa alimentare, i carburanti e le bollette relative alle utenze domestiche sono aumentate di prezzo e questa forbice sempre più ampia ha causato un generale impoverimento, soprattutto nelle fasce già fragili della popolazione italiana.
A gennaio, poi, ci sarà un’altra batosta: molti nuclei famigliari rimarranno a secco del tanto desiderato Assegno Unico e non ci sarà alcun modo per evitare questo disastro.
A gennaio la batosta: addio all’Assegno Unico
L’Assegno Unico e Universale è un sostegno economico pensato per le famiglie e viene attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento del 21esimo compleanno; per chi ha figli disabili, invece, non ci sono limiti d’età. L’importo dell’Assegno Unico varia a seconda della condizione economica del nucleo famigliare di riferimento e per calcolarlo si tiene in considerazione l’ISEE, il numero di figli e la loro età ed eventuali situazioni di disabilità. L’importo, comunque, va da un minimo di 54.05 euro a un massimo di 189.20 euro al mese per ogni figlio minorenne; per quelli di età compresa tra i 18 e i 21 anni, invece, si va da un minimo di 27 a un massimo di 91,90 euro al mese.
A gennaio, però, molti nuclei famigliari che percepiscono mensilmente l’Assegno Unico potrebbero essere costretti a dirgli per sempre addio. Le regole parlano chiaro e non c’è modo di aggirarle: è meglio fare subito i conti con questa somma in meno, così da regolare anche le spese!
Stop all’Assegno Unico
Il messaggio 1714 dell’INPS, pubblicato ad aprile 2024, ha chiarito che in merito all’Assegno Unico quando un figlio compie 18 anni il rischio di non percepire più la forma di sostegno economico è alta. La validità, in effetti, non decade poiché la legge ha stabilito che l’Assegno Unico si percepisca per figli a carico di età massima di 21 anni.
Al compimento della maggiore età, però, si blocca in attesa che il genitore faccia presente all’INPS la mutata situazione. Quando in famiglia qualcuno compie 18 anni, quindi, è bene provvedere subito all’aggiornamento così che si eviti di dover rinunciare a questo supporto economico.
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