Specializzazione sostegno, il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati hanno tenuto, nei giorni scorsi, una riunione con i sindacati, durante la quale è stato chiesto di ottenere i dati relativi alla situazione attuale occupazionale dei docenti di sostegno precari e di denunciare pubblicamente la mancanza di trasparenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Specializzazione sostegno, il Collettivo Docenti Specializzati: ‘Non viene rispettato il diritto di informazione sindacale’
È stato sottolineato il fatto che non venga rispettato il diritto di informazione sindacale, fondamentale per una pianificazione che tenga conto della complessità degli argomenti oggetto di organizzazione dei corsi indiretti. Una corretta informazione garantirebbe una programmazione più equa ed efficace, rispettando le esigenze e le peculiarità del contesto scolastico.
Resoconto della riunione del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati
La riunione si è aperta con l’intervento del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, promotore dell’incontro, che ha evidenziato la crescente sfiducia dei docenti precari nei confronti dei sindacati. Nonostante le iniziative sindacali, il personale docente ritiene che gli sforzi non siano stati sufficienti per contrastare l’attuale situazione di stallo e la progressiva erosione dei diritti dei docenti di sostegno. In particolare, il Collettivo ha denunciato come il DL 71/2024 (artt. 6, 7 e 8) rappresenti un grave attacco all’inclusione scolastica, una posizione condivisa da tutti i partecipanti.
Analisi della situazione occupazionale e raccolta dati
Durante l’incontro, è stata sottolineata l’importanza di disporre di dati aggiornati sulla condizione occupazionale dei docenti di sostegno precari. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato l’attivazione dei corsi light Indire, destinati ai docenti con titoli di specializzazione conseguiti all’estero che abbiano rinunciato al contenzioso e a coloro con più di tre anni di servizio. Tuttavia, i criteri utilizzati per questa programmazione si basano su dati dell’anno scolastico 2022/2023, senza tenere conto delle significative variazioni intervenute nel biennio successivo.
Il Collettivo ha raccolto dati su scala nazionale, evidenziando che su circa 66.000 docenti della classe di concorso ADSS, ben 23.500 risultano disoccupati. L’introduzione dei corsi Indire potrebbe aggravare ulteriormente questa situazione, aumentando il tasso di disoccupazione tra i docenti di sostegno.
Chiarimenti sugli incontri con il CSPI e il MIM
Il Collettivo ha chiesto aggiornamenti in merito alla recente riunione tra il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nonché sulla discussione delle bozze di decreto attuativo del DL 71/2024.
Mobilitazioni e azioni future
È stata ribadita la necessità di una mobilitazione unitaria tra tutti i sindacati, con manifestazioni di forte impatto. Sono state avanzate proposte di azioni politiche mirate, come la redazione di interrogazioni parlamentari e un’intensificazione della pressione sul Parlamento Europeo. Il Collettivo ha inoltre suggerito il ricorso a petizioni europee e azioni legali di massa contro gli articoli 6 e 7 del DL 71/2024, una volta definiti i decreti attuativi, e sull’articolo 8, relativo alla continuità educativa. I docenti precari hanno ribadito la loro contrarietà all’idea di continuità educativa e didattica imposta per decreto, sottolineando che la vera continuità si garantisce solo attraverso stabilizzazioni e immissioni in ruolo, nel rispetto del principio di contitolarità sancito dalla Legge 104/1992.
Posizione dei sindacati
I rappresentanti sindacali presenti hanno evidenziato l’importanza delle azioni già intraprese, ma hanno sottolineato la necessità di un coinvolgimento più ampio di tutte le categorie della scuola, non solo del sostegno, per organizzare una mobilitazione efficace. Su questo punto, le posizioni non sono state unanimi. Silvana Vacirca, rappresentante dei Cobas Scuola Firenze, ha evidenziato la necessità di un’azione congiunta tra tutte le categorie di docenti precari, con una campagna comune per la stabilizzazione, ma senza escludere iniziative specifiche per il sostegno, data la gravità della situazione.
Riscontro sui dati e richieste al Ministero
I sindacati hanno dichiarato di aver più volte richiesto al Ministero i dati ufficiali sulla condizione occupazionale dei docenti di sostegno, senza ottenere risposte. Hanno sottolineato che l’accesso a questi dati è un diritto contrattuale sindacale e che continueranno a esercitare pressioni sul Ministero. Il Collettivo ha denunciato il ricorso da parte del Ministero a un’agenzia privata per la raccolta dei dati, un’operazione che comporta costi evitabili, considerando che tali informazioni dovrebbero essere pubblicamente accessibili. Secondo il Collettivo, la trasparenza su questi numeri è essenziale per sollecitare interventi urgenti sul sostegno, sia a livello territoriale che per le singole classi di concorso.
Conclusioni e prossimi passi
L’incontro si è concluso con l’accordo di convocare una nuova riunione per monitorare la situazione e definire le prossime strategie di mobilitazione in risposta agli sviluppi del DL 71/2024 e alle criticità legate ai docenti di sostegno.
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