Il Fisco amico del nostro ministro dell’Economia ha avuto la brillante idea di inviare a migliaia di contribuenti una lettera minatoria molto esplicita per convincerli ad aderire al concordato che altro non è che un “pizzo ” di Stato .
Nel Medio Evo i Signori delle Terre inviavano i loro messi presso gli accampamenti dei contadini a requisire loro il raccolto e se non trovavano nulla mettevano tutto a ferro e fuoco. Molto spesso ti seviziavano la moglie e ti rapivano i figli. Il metodo ha subito per fortuna nel tempo una civilizzazione fisicamente non violenta ma resta la violenza psicologica con la quale il Fisco intimorisce i contribuenti.
Chi non ce l’ha fatta con le rate della Rottamazione
Contestualmente arrivano a migliaia di contribuenti che non sono stati in grado di supportare e pagare le rate della rottamazione le relative intimazioni. Tutto a fine anno ovviamente per riscuotere premi e benefit di cui godono alla Riscossione e che il nuovo corso del Ministero dell’Economia non solo si è ben guardato di togliere, una vera e propria inciviltà, una spinta all’abuso di ufficio, ma addirittura ci dicono di aumentare.
In teoria basterebbe un ckick, in pratica un ginepraio di operazioni
Un giorno qualcuno ci spiegherà per quale motivo per avere una rateizzazione delle imposte non si possa accedere con un click ma al contrario debbano esserci limiti di reddito, procedure complicate, indici alfa e beta e tutta una serie di allucinazioni partorite da una mente malata.
Diluire le imposte, a tassi tra l’altro non certo favorevoli è ancora oggi visto come un privilegio, un beneficio a cui aspirare, invece che prendere atto che l’economia, quella reale è allo stremo e persone e imprese hanno bisogno di respirare, di tempo. Fare una rottamazione con anticipi assurdi e rate con scadenze ancora più stupide è davvero solo frutto di supponenza e arroganza di Stato.
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