Fonte: Manuela Margilio, puoi leggere l’articolo originale QUI.
La vendita di un immobile in Italia comporta una serie di oneri fiscali, sia per il venditore che per l’acquirente. In questa guida troverai una panoramica delle principali tasse da pagare durante il processo di vendita, nonché delle possibili esenzioni fiscali.
Tasse e Imposte a Carico del Venditore
Il venditore potrebbe dover affrontare alcune imposte, in particolare relative alla plusvalenza. La plusvalenza si verifica quando il guadagno derivante dalla vendita dell’immobile supera il prezzo di acquisto originario.
Plusvalenza e Imposta Sostitutiva
Se vendi un immobile entro 5 anni dall’acquisto, è possibile che tu debba pagare l’imposta sulla plusvalenza. Questo avviene nei seguenti casi:
- La casa non è stata utilizzata come abitazione principale per almeno la metà del tempo dal momento dell’acquisto.
- L’immobile non è stato ricevuto tramite donazione o eredità, in quanto in questi casi non si applica la plusvalenza.
L’imposta sulla plusvalenza è pari al 26% del guadagno realizzato. Il venditore ha due opzioni per il pagamento:
- Imposta sostitutiva: Pagamento diretto della plusvalenza del 26% al notaio, che si occupa di gestire la dichiarazione e il pagamento.
- Imposta IRPEF: Il guadagno può essere dichiarato tramite il Modello 730 o il Modello Redditi Persone Fisiche, con l’imposta calcolata in base allo scaglione IRPEF del venditore.
Tasse e Imposte a Carico dell’Acquirente
La maggior parte delle imposte riguarda l’acquirente, che deve sostenere le principali tasse di acquisto.
Imposta di Registro, IVA e Imposta Catastale
Le imposte variano a seconda che l’acquisto venga effettuato da un privato o da un’impresa:
- Acquisto da un privato:
- Imposta di registro: 2% del valore catastale (se prima casa), 9% (se seconda casa).
- Imposta ipotecaria: €50 per la prima casa, €200 per la seconda casa.
- Imposta catastale: €50 per la prima casa, €200 per la seconda casa.
- Acquisto da un’impresa:
- Se l’immobile è venduto da un’impresa costruttrice e sono passati meno di 5 anni dalla fine dei lavori, si applica l’IVA:
- 4% per la prima casa.
- 10% per la seconda casa.
- Se sono passati più di 5 anni, si applica l’imposta di registro:
- 2% per la prima casa.
- 9% per la seconda casa.
- Imposta ipotecaria e catastale: €200 ciascuna.
- Se l’immobile è venduto da un’impresa costruttrice e sono passati meno di 5 anni dalla fine dei lavori, si applica l’IVA:
Criteri di Calcolo per l’Imposta di Registro e l’IVA
- Imposta di registro: Si calcola sul valore catastale dell’immobile, che si ottiene moltiplicando la rendita catastale per un coefficiente variabile a seconda che l’immobile sia una prima o seconda casa.
- IVA: Si calcola sul prezzo di vendita dichiarato, non sul valore catastale.
Agevolazioni Fiscali per l’Acquisto della Prima Casa
Gli acquirenti della prima casa possono beneficiare di importanti agevolazioni fiscali:
- Imposta di registro ridotta al 2%.
- IVA ridotta al 4% (se l’acquisto avviene da un’impresa costruttrice).
- Imposte ipotecarie e catastali ridotte a €50 ciascuna.
Per usufruire di queste agevolazioni, l’acquirente deve:
- Trasferire la residenza nel Comune dove si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto.
Imposta Sostitutiva sul Mutuo
Se l’acquirente stipula un mutuo per l’acquisto, dovrà pagare un’imposta sostitutiva sul finanziamento:
- 0,25% per la prima casa.
- 2% per la seconda casa.
Altri Costi e Spese Notarili
Sia il venditore che l’acquirente devono sostenere alcune spese notarili obbligatorie per completare la transazione.
Onorari Notarili
L’onorario del notaio per la stipula del rogito varia in base al valore dell’immobile e alla complessità dell’atto, generalmente tra i €1.500 e i €3.000. L’onorario include:
- Redazione e firma del rogito.
- Iscrizione dell’atto di compravendita nei registri immobiliari.
- Verifiche preliminari per garantire che l’immobile non abbia ipoteche o vincoli.
In genere, l’onorario notarile è a carico dell’acquirente, ma può essere concordato diversamente tra le parti.
Consigli per Risparmiare sulle Imposte
Per ridurre i costi fiscali, considera le seguenti strategie:
- Tempistiche di vendita: Se sei il venditore, potresti considerare di attendere 5 anni dall’acquisto prima di vendere per evitare l’imposta sulla plusvalenza.
- Agevolazioni per la prima casa: Verifica di poter ottenere le agevolazioni per la prima casa, che riducono l’imposta di registro e l’IVA.
- Giovani under 36: Se rientri nella fascia di età, potresti usufruire di ulteriori agevolazioni.
- Trasferimento di residenza: Ricorda di trasferire la residenza nel Comune entro 18 mesi per usufruire delle agevolazioni fiscali.
Con queste informazioni, puoi navigare meglio il sistema fiscale relativo alla compravendita immobiliare in Italia e ottimizzare i costi sia come venditore che come acquirente.
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