Durante la presentazione ufficiale della nuova Sealion 7 in Italia, Alfredo Altavilla, Special Advisor di BYD, ha discusso del futuro dell’automobile, esprimendo la sua contrarietà all’uso degli incentivi, definendoli “una droga per il mercato”. Altavilla ha ribadito le sue opinioni su vari temi, tra cui gli incentivi italiani, le normative europee riguardanti le multe per le emissioni in eccesso, i dazi sulle auto cinesi e le prospettive future del settore automobilistico. Ha inoltre condiviso la sua visione per l’ingresso di BYD in Europa, evidenziando come la compagnia stia affrontando le sfide e le opportunità del mercato europeo.
BYD: ecco cosa ha detto Alfredo Altavilla
A proposito del blocco delle auto termiche previsto per il 2035, secondo Altavilla il vero problema non sarà il 2035, ma riuscire a “arrivare vivi” a quella data, a causa dell’incertezza che sta colpendo l’industria automobilistica e causando licenziamenti sia tra i produttori che nella filiera. Critica il sistema delle multe sulle emissioni, definendolo dannoso per il mercato. Inoltre, sottolinea come l’incertezza stia spingendo i consumatori a preferire auto usate piuttosto che nuovi veicoli, con un impatto negativo sul settore automobilistico.
Alfredo Altavilla ha poi parlato anche degli incentivi che già aveva criticato in passato dichiarando: “Gli incentivi sono una totale bestialità, e lo ripeto, una droga per il mercato. Questo è vero per due motivi principali. Il motivo ‘macro’ è che finché i governi europei continueranno con questa politica di incentivi sulla domanda, daranno all’Europa la scusa perfetta per non cambiare la legislazione, sostenendo che i Paesi si occupano autonomamente di incentivare la sostituzione del parco circolante.”
“Il motivo ‘micro’ è ancora più concreto: la storia dimostra che ogni volta che gli incentivi terminano, il cliente non è disposto a tornare al prezzo originale e si aspetta due possibili scenari. Da un lato, il cliente si aspetta che il costruttore, direttamente o tramite il concessionario, copra il gap lasciato dall’incentivo; dall’altro, attende il ‘prossimo giro’. Quello che drogano il mercato è proprio l’incertezza, ed è per questo che siamo così contrari agli incentivi, perché l’incertezza contribuisce a mantenere il mercato in una situazione di stasi.”
Infine a proposito dei futuri lanci di BYD ha dichiarato: Il nostro approccio alla vendita delle automobili si basa sui contenuti: vogliamo comunicare la qualità e la quantità delle tecnologie e caratteristiche tecniche delle nostre vetture. Non abbiamo bisogno di incentivi. Riguardo ai dazi del 17%, li consideriamo una parte del gioco, anche se non li condividiamo.
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