“Classi in Rete” riceve il Premio Nazionale di Pedagogia SIPED 2025 – Indire

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Il lavoro di ricerca INDIRE “Classi in rete” riceve il Premio Nazionale di Pedagogia 2025, assegnato dalla Società Italiana di Pedagogia (SIPED). Questo prestigioso premio viene conferito ai contributi più innovativi nel panorama della ricerca pedagogica italiana e rappresenta un’importante attestazione delle ricadute che il modello di Classi in Rete ha avuto nel ripensare la didattica nelle piccole scuole e nelle scuole delle aree interne. 

Il premio è stato riconosciuto a Giuseppina Rita Jose Mangione, Prima Ricercatrice INDIRE, già Responsabile della Struttura di Ricerca “Modelli organizzativi, metodologie e curricolo” e delle Reti di Innovazione di Indire per il volume “Classi in Rete. Analizzare le opportunità del cambiamento nelle piccole scuole” edito Pensa Multimedia in Collana Scientifica Internazionaleedito Universo Scuola – Sguardi plurali e scenari possibili.
Il volume è frutto del lavoro della Dott.ssa Mangione portato avanti in sinergia con la preziosa collaborazione della prof. Michelle Pieri (Università di Trieste, già ricercatrice INDIRE) e del prof. Stefano Cacciamani (Università della Valle D’Aosta) nella prima fase che è proseguito successivamente in team con n nutrito numero di ricercatori e collaboratori alla ricerca  tra cui Francesca De Santis, Stefania Chipa, Serena Greco, Andrea Paoli e Marco Ceres con il cui contributo si sta ampliando l’analisi e lo studio. Nella prima fase della ricerca, infatti, il modello è stato sperimentato in Abruzzo e, forti dei risultati incoraggianti, si è poi deciso di coinvolgere anche le piccole scuole della Liguria con l’obiettivo di raccogliere nuovi dati per mettere a sistema il modello.

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Classi in Rete è un modello di didattica collaborativa a distanza, sviluppato da INDIRE e ispirato all’esperienza canadese École éloignée en Réseau (ÉÉR). Il progetto nasce per rispondere alle sfide delle scuole delle aree interne e delle piccole comunità, spesso caratterizzate da pluriclassi e da condizioni di isolamento geografico e culturale. Grazie all’integrazione di strumenti digitali e metodologie innovative, Classi in Rete permette agli studenti e ai docenti di collaborare tra scuole diverse, aprendo le classi, superando i confini della singola aula e costruendo una comunità di insegnamento e di apprendimento estesa, capace di favorire il confronto, la crescita e l’innovazione pedagogica.

Il Volume premiato raccoglie i risultati della sperimentazione condotta nelle piccole scuole italiane e presenta in allegato gli strumenti e i Canevas realizzati dalle scuole sperimentali abruzzesi.  La pubblicazione vuole essere una risposta a tre domande fondamentali:

  • Classi in Rete può favorire un ripensamento del curricolo, promuovendo un’educazione transdisciplinare e per competenze?
  •  Il modello Classi in Rete consente ai docenti di trasformare le pratiche didattiche, promuovendo il lavoro tra classi eterogenee per età e livelli?
  • L’approccio formativo adottato per Classi in Rete può supportare lo sviluppo professionale dei docenti e costruire una agency collettiva e una comunità collaborativa?

Attraverso un’analisi approfondita e un approccio basato sulla ricerca sul campo, il volume restituisce l’efficacia del modello nell’innovare l’insegnamento nelle piccole scuole.

Un contributo importante è quello della ricercatrice Sophie Nadeau-Tremblay, che approfondisce il tema della competenza digitale e dell’insegnamento interclasse, elementi fondamentali nel ripensare l’apprendimento nelle scuole con pochi alunni.

Il valore scientifico e pedagogico del modello Classi in Rete è stato riconosciuto anche a livello internazionale. A dimostrazione della rilevanza del progetto, infatti, nel 2023 il Ministero delle Relazioni Internazionali e della Francofonia del Québec ha premiato la pratica italiana, con la mediazione della Delegazione del Québec in Italia ha sostenuto la realizzazione di atelier pedagogici per la diffusione delle pratiche e l’individuazione di ulteriori contesti sperimentali.

Il premio ricevuto è un riconoscimento non solo per la qualità della ricerca, ma anche per l’impegno di tutto il gruppo di ricerca di INDIRE e di tutte le scuole, dirigenti docenti e studenti coinvolti  perchè è con il loro impegno che Classi in Rete viene valorizzato nei contesti più fragili del nostro Paese.

Un ringraziamento particolare va alla SIPED per questo importantissimo premio, e alle altre società scientifiche che hanno sostenuto il valore di questo approccio e la sua declinazione nelle piccole scuole italiane come CKBG – Collaborative Knowledge Building Group, che ha contribuito alla diffusione delle metodologie basate sulla costruzione collaborativa della conoscenza e all’Associazione scientifica KB International, che ha supportato la valorizzazione del modello per le scuole delle aree interne italiane e il confronto con le declinazioni del modello in altri paesi che attualmente lo adottano.

 

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