Una casa per la vita. A Rimini non è solo un modo di dire perché è qui, come accade in pochissimi altri capoluoghi d’Italia, che le case costano sempre più, e non solo guardando le somme chieste sia per il nuovo che per l’usato, ma anche in rapporto allo stipendio percepito dalle persone. A renderlo noto è una indagine del Sole 24 Ore che valuta il rapporto tra il costo delle abitazioni e il valore medio dei salari.
Per una omogeneità nell’analisi si è preso in considerazione un bilocale di 60 metri quadrati in zona semicentrale nel Comune capoluogo. Il report non solo metteva in rapporto il costo dell’immobile con il numero di salari necessario per pagarlo, ma anche quanto questa differenza sia cambiata nel periodo che va dal 2019, anno pre pandemico, al 2024. In altri termini l’analisi permette di capire se, oltre al valore degli immobili in costante aumento, cresce anche la difficoltà nel pagarli perché a fronte degli aumenti i salari crescono molto meno. Rimini a livello nazionale si distingue per questo andamento. Il costo delle case cresce molto più di quello dei salari.
Ed eccoci ai numeri. Prendendo come unità di misura il prezzo medio di vendita del bilocale in zona semicentrale, la richiesta a metro quadrato è di 3.200 euro. Girando lo stivale c’è chi ha valori più alti. Nella stessa Bologna servono 3.950 euro, a Firenze si arriva a 4.950 euro, per poi giungere a Roma dove servono 5.550 euro, Milano 5.850 euro e 4.800 euro a Venezia. Nel resto del Belpaese le cifre sono ben diverse. Senza scomodare i 900 euro al metro quadro a Crotone sono tante le città dove si paga molto meno vicino la centro storico. Nella stessa Ravenna ci si ferma a 2.350 euro. A L’Aquila a 1.850 euro.
Questi sono i valori, ma con quanti stipendi si riesce a saldare il costo in un bilocale? A Rimini ne servono 134,8, oltre 11 anni di lavoro. Non si tratta di considerare la rata mensile del mutuo, ma il reale valore dello stipendio mensile.
Poche altre città in Italia riescono a essere più care. Solo Firenze con 150 mensilità, Venezia 159 stipendi, Roma 164 mensilità e Napoli 139, sono davanti a Rimini. Ma c’è un altro valore che mostra la corsa immobiliare che si vive nel riminese dalla pandemia in poi. Anche nel 2019 Rimini era una città cara guardando il mercato immobiliare, ma negli ultimi cinque anni la situazione è peggiorata per chi deve comprare. La pandemia e la conseguente inflazione provocata dall’aumento dei costi energetici in primis, ha messo in difficoltà le famiglie i cui salari sono aumentati in misura inferiore rispetto al costo della vita. Tant’è che a Rimini per acquistare lo stesso bilocale di 60 metri quadrati servono 7,8 mensilità in più rispetto a 5 anni fa. Solo sei città in tutto il Paese hanno valori superiori in questa particolare classifica, mentre Napoli ha lo stesso incremento.
Non si tratta di un andamento nazionale in crescita. Al contrario sono più i capoluoghi di provincia in cui il costo degli appartamenti diminuisce in rapporto agli stipendi, rispetto a quelli in cui aumenta. I prezzo diminuiscono a Modena, Pesaro, Arezzo, Padova e tante altre città.
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