Cuneo – Didattica laboratoriale e multisensoriale, educazione emozionale ed esperienziale. Krisalide – Villaggio nel bosco è una realtà educativa dove il bambino scopre e asseconda la sua unicità attraverso la relazione. Con se stesso, con gli altri, con l’ambiente. Quando si entra nel cortile di Krisalide – di fatto, un giardino nel bosco – e da lì ci si guarda intorno, la sensazione è quella di riprendere a respirare. Lo spazio naturale è protagonista e con la sua benevolenza ospita i 20 bambini e bambine che vi si riversano, esplorandolo da cima a fondo.
Incontriamo Kristina Trevisan, presidente dell’associazione Krisalide APS di Bra, in provincia di Cuneo, direttamente impegnata nell’accompagnare i piccoli nel loro percorso di apprendimento quotidiano all’interno del villaggio nel bosco di Krisalide. Qui, «le tate si prendono cura di bambini e bambine dai 3 ai 6 anni, affettuosamente chiamati Cuccioli», mi spiega Kristina.
«Le maestre, insegnanti della scuola elementare pubblica in pensione o stufe di inseguire le regole didattiche ministeriali, si occupano dei Fanciulli dalla prima alla quinta elementare, supportando le famiglie che scelgono l’homeschooling [ovvero che decidono di provvedere autonomamente all’educazione dei figli, senza ricorrere alle istituzioni scolastiche, ndr]. Le tate e le insegnanti sono tutte persone formate; abbiamo inoltre un team di collaboratori e di volontari che trasmettono la loro passione ed entusiasmo ai bambini fornendo loro un approccio diversificato alla classica formazione scolastica. Attraverso l’esperienza e l’amore dei loro racconti si crea una relazione forte, che dona sicurezza e voglia di imparare».
COME E QUANDO NASCE KRISALIDE
Krisalide nasce nel 2023 con l’intento di rispondere alle necessità di un gruppo di genitori uniti da principi comuni e da una mission condivisa in materia di educazione e assistenza per i loro figli. «L’incentivo maggiore è derivato dalla necessità e dall’urgenza di famiglie con entrambi genitori lavoratori, in cerca di una didattica legata alle esperienze all’aperto. Genitori che desideravano un luogo famigliare, capace di assecondare le singole esigenze dei bimbi, in accordo con la loro unicità».
Unicità e libertà che la stessa Kristina ambiva ad assicurare ai propri figli: «Volevo che potessero essere liberi di avere tempi diversi di apprendimento senza che questo compromettesse la loro autostima per via di una continua esposizione al giudizio. Il mio secondo figlio – un bimbo magico – è nato con una disfunzione legata alla crescita e con la conseguente necessità di un’attenzione quotidiana rispetto alla sua integrazione. Questo purtroppo comprometteva la sua esperienza nelle scuole “classiche”, dove non si sentiva libero di bere e mangiare quando lo desiderava. Per farla breve, cosa non si fa per i propri figli? Loro sono stati la mia spinta, volevo dare loro la possibilità di vivere in un mondo diverso e così… l’ho creato».
Ci viene raccontato che la crisalide a cui fa riferimento il nome è di fatto un simbolo che riassume e comunica un obiettivo alla base del progetto: creare uno spazio protetto dove ogni bimbo o bimba possa trovare spazio per la sua anima e il suo corpo, ascoltando la natura e fermandosi per conoscersi e riconoscersi, prima di diventare grande. «Il processo di acquisizione delle conoscenze si sviluppa ed evolve con un metodo che unisce i presupposti della didattica laboratoriale e multisensoriale, dell’educazione emozionale ed esperienziale».
L’apprendimento avviene grazie al corpo e alle stimolazioni che nascono dal contesto circostante, negli spazi interni e soprattutto negli ambienti outdoor, «resi veri “ambienti funzionali di apprendimento” in cui gli alunni ruotano durante la giornata scolastica. Con queste modalità il metodo esperienziale, con gli alunni che svolgono attività pratiche assistiti dal docente nel loro viaggio di scoperta e conoscenza, diventa quasi obbligato», aggiunge Kristina. Il progetto può contare inoltre su uno spazio al coperto, chiuso e riscaldato, dove ci si può riparare in caso di condizioni meteorologiche avverse, dove si custodiscono gli abiti e i materiali e dove si può stare qualora il gruppo lo desideri.
L’OFFERTA FORMATIVA
Ma quali sono i princìpi distintivi dell’offerta di Krisalide? «Innanzitutto per noi è importante che i bambini vivano un’esperienza di crescita evolutiva: entrano da piccoli e crescono fino alle elementari avendo sempre gli stessi punti di riferimento. I momenti di condivisione tra i bambini di diverse fasce d’età sono per noi fondamentali per creare una relazione di rispetto e di crescita collettiva, basata su sostegno e collaborazione. Proponiamo un apprendimento basato sull’esperienza, con una forte connotazione interdisciplinare cui, grazie allo stretto contatto con la natura, si collega l’importante aspetto dell’educazione ambientale e della sostenibilità attraverso l’acquisizione di buone pratiche».
A contatto con l’ambiente infatti il bambino verifica e conosce direttamente tutto ciò che accade intorno lui, prende coraggio, adattandosi alle circostanze, imparando a confrontarsi con le diverse sfaccettature della realtà: «Il contatto diretto con il contesto naturale aiuta a crescere e permette di sviluppare un senso di appartenenza. Inoltre promuove una dimensione di autonomia nella quale bambini e bambine scoprono risorse e limiti, sentendosi parte del complesso sistema vivente. Si tratta un’avventura educativa che rende anche gli insegnanti capaci di varcare la propria zona di comfort, creando nuove consapevolezze, nuove rotte, nuove strade, nuovi passi».
Il metodo utilizzato unisce i presupposti della didattica laboratoriale e multisensoriale, dell’educazione emozionale ed esperienziale
Viene proposta una routine per favorire un’atmosfera calma e rilassata: attività con la sabbia, cura dell’orto, passeggiate alle letture nel cerchio delle emozioni, laboratori di yoga, teatro e lingue straniere. Tutto è studiato per incentivare lo sviluppo fisico, cognitivo, relazionale: «Nel bosco entrano in gioco odori e suoni – canti di uccelli, soffio del vento, silenzio –, la possibilità di toccare diversi tipi di elementi – dal ruvido tronco di un albero al morbido petalo di rosa –, di gustare frutti maturi o ancora acerbi e di vedere una infinita varietà di forme, colori ed esseri viventi o non viventi. Il gioco per i bambini è un modo per esplorare e capire il mondo e l’arte può facilitare questo processo».
CRITICHE E CRITICITÀ
Come spesso accade, anche il percorso di Krisalide non è esente da criticità. Ricorda Kristina: «Nel momento in cui ho preso la decisione di aprire, tutto mi diceva di prendere questa strada. E ancora oggi, in linea di massima tutto segue il suo flusso con semplicità. Certo, è ancora molto difficile far comprendere che i bambini al freddo non si ammalano o che se si sporcano non si riempiono di batteri e su questo veniamo criticati ancora molto dalle istituzioni compaesane».
Spesso viene messa in dubbio la preparazione dei bambini delle elementari perché non vivono in classe le loro giornate: «A questo ribattiamo con facilità – sottolinea Kristina – in quanto a fine anno, al momento di presentarsi all’esame [chi non frequenta la scuola è comunque tenuto a dare un esame al termine di ogni anno scolastico per verificare la preparazione rispetto al programma ministeriale, ndr], il livello è invece molto alto e gli insegnanti si congratulano con i nostri studenti per avere senso critico e la capacità di creare connessioni interdisciplinari.
«Abbiamo cercato superare questi stereotipi creando un villaggio che fosse per tutte le persone, in risonanza con alcuni stabili princìpi: nelle relazioni tra adulti e bambini, promuovendo uno stile di genitorialità consapevole basata su alto contatto, empatia, razionalità e collaborazione; nella connessione con la natura, presentando l’ambiente naturale come necessità, diffondendo la pedagogia del bosco e accostando in un approccio olistico la sostenibilità al benessere della persona; aderendo a un pensiero pedagogico libero, che rispetti la natura di ciascuno, i suoi ritmi, le sue aspirazioni, i suoi talenti e favorisca la libera espressione delle sue potenzialità», conclude la fondatrice di Krisalide.
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