L’Occidente liberale soffocato dalle regole: ecco i costi della burocrazia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Questo articolo inizia con una domanda. Siamo sicuri che l’Occidente, luogo geografico fisico in cui si è nato il concetto di società liberale, sia ancora oggi un luogo realmente liberale? Posta in modo diverso, può definirsi libero qualcuno obbligato a muoversi tra migliaia di vincoli?

Le venti libertà eliminate in Europa (non sempre da rimpiangere)

Se prendiamo un cittadino europeo degli anni 50 a titolo puramente provocatorio aveva ad esempio 20 diritti individuali che oggi sono stati ridotti o eliminati:

  • Allevare animali liberamente.
  • Cacciare senza licenze complesse
  • Pescare senza permessi
  • Costruire liberamente sul proprio terreno senza eccessiva burocrazia.
  • Tagliare alberi sulla propria proprietà senza autorizzazioni.
  • Accendere fuochi all’aperto senza restrizioni antincendio.
  • Campeggiare ovunque senza permessi speciali.
  • Pagare esclusivamente in contanti e senza limiti o controlli.
  • Vendere prodotti fatti in casa e senza regolamenti sanitari complessi.
  • Lavorare senza certificazioni obbligatorie per molte professioni.
  • Riparare la propria auto.
  • Viaggiare senza documenti di riconoscimento all’interno del proprio Paese.
  • Possedere un’arma da fuoco facilmente
  • Guidare senza limiti di velocità sulle strade extraurbane.
  • Parcheggiare gratuitamente nelle città.
  • Usare l’auto senza restrizioni ambientali
  • Educare i figli a casa liberamente senza obbligo scolastico rigido.
  • Esprimersi senza il rischio di censura o limitazioni “politicamente corrette”.
  • Fumare ovunque, compresi mezzi pubblici e locali chiusi.
  • Bere alcol in pubblico senza divieti specifici.

Il limite tra libertà e autoritarismo

Ora ben venga che tutte queste libertà personali siano state limitare e regolamentate, e non penso ci sia qualcuno che rimpianga il diritto di fumare sui mezzi pubblici o di muoversi con un’arma da fuoco. Ma quale è il limite? In quale momento una società da libera e liberale diventa autoritaria.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Se dovessi semplificare direi, in una società liberale quando i benefici di una determinata costrizione solo tali da giustificare la perdita del diritto stesso non cadiamo nell’autoritarismo.

Cioè, in una società liberale è la valutazione ex ante sui benefici a giustificare la limitazione di una libertà. L’obbligo di vaccinazione ne è l’esempio più lampante. Numericamente si analizza quali sono gli effetti di una vaccinazione di massa e sulla base di questo di decide.

L’impatto della burocrazia sulla società

La seconda domanda a questo punto è: quante volte questa valutazione di impatto ex ante viene fatta all’introduzione di una legge, norma, regolamento?

In occidente mai per il 99% dei casi, dai regolamenti e direttive alle banali norme sul rilascio di un permesso a costruire non c’è nessuna valutazione se questa restrizione delle libertà ha un beneficio per la società.

Regolamentazione estrema: il caso del bagno pubblico per i senza tetto a San Francisco

Parto sempre, per banalizzare il concetto, da una notizia americana di un paio di anni fa. A San Francisco, in un quartiere con molti senza tetto, il comune decide di realizzare un singolo bagno pubblico. Costo previsto 1,7 milioni di dollari. Il comune rinuncia. Un’impresa privata si propone di costruire il bagno gratuitamente a sue spese occupandosi di tutte le opere civili necessarie. Il comune rimane obbligato a sostenere i costi non connessi alla realizzazione: project management, construction management, tassa per l’ingegneria, permessi, revisione civica del progetto, sondaggi, preparazione del contratto, stima dei costi etc. etc. Risultato il costo cala da 1,7 ad 1 milione.

Se questo è il risultato qual è il beneficio che ne trae la società da questa estrema regolamentazione nel costruire un bagno pubblico a servizio di senzatetto?

Il processo che porta alla costruzione delle leggi europee e dei regolamenti: un’analisi

Dopo questa lunga premessa analizziamo il processo che porta alla costruzione delle leggi europee e dei regolamenti. In quanti casi Parlamento, Governo e Commissione presentano una valutazione di impatto ex ante? Mai. I due risultati più evidenti sono: il numero delle leggi e delle norme cresce sempre. Ogni anno. Al crescere delle norme cresce anche il numero di funzionari pubblici che devono far applicare le norme da cittadini ed imprese.

Con questa tendenza cresce anche il numero dei corpi intermedi che aiutano cittadini ed imprese a essere compliance con le norme. La sola commissione e parlamento europeo hanno ormai 32.000 dipendenti, al cui attività principale è normare con il risultato di 13.500 nuove norme negli ultimi 5 anni.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Perché deregolamentare è così difficile

Più aumentano le persone che si occupano compliance più il loro peso politico aumenta e quindi una deregualtion diventa più difficile e più si trovano argomentazioni per giustificare la nuova compliance. Alla fine, tutti tengono famiglia, dietro la fornitura di centinaia di servizi all’imprese ormi nessuno si chiede più quanti di questi sevizi sono necessari e quanto sono oboli. Una forma di tassazione non dichiarata. Se negli anni 50 potevi costruire una attività sul tuo terreno praticamente senza limitazioni, negli anni Ottanta ti bastava presentare la conformità al piano regolatore, con i calcoli delle strutture e l’architettonico. Oggi il fascicolo che produrrai sarà di migliaia di pagine e sarà sottoposto a decine di autorizzazioni, con il paradosso che, quando poi le cose bisogna farle, ecco che nascono le figure dei commissari plenipotenziari con lo scopo di aggirare le procedure costruite. Piuttosto che azzerare e mettere in discussione le procedure che evidentemente non funzionano.

L’esempio dell’AI Act

Ormai distinguere tra rischi reali, presunti, pura ideologia nel processo normativo è diventato impossibile. AI act ne è la prova più lampante: è pieno di regole che servono a mitigare rischi presunti, su una tecnologia che di fatto comincia solo oggi ad essere compresa.

Ma, anche il semplice funzionamento dell’Antitrust europeo sembra essere intriso di ideologia: invece di verificare che la concentrazione del mercato ingeneri distorsioni a svantaggio dei consumatori, l’Autorità è più preoccupata a stabilire ex ante in numero di player minimo che ci devono essere nel mercato, con il risultato di vedere ad esempio un’Europa con 120 operatori mobili, senza redditività, incapaci di investire contro i 3 degli USA ed i 3 della Cina.

Libertà di fare impresa: la distorsione massima della bulimia regolamentatrice

Ma la bulimia regolamentatrice vede la sua peggiore distorsione nella libertà di fare impresa. Se da un lato abbiamo interpretato il libero mercato con la privatizzazione delle imprese pubbliche, dall’altro abbiamo reso la vita impossibile agli incumbent.

L’esempio del panorama bancario Italiano

Prendiamo in esempio il panorama bancario Italiano. Oggi è quello più privatizzato d’Europa, lo Stato che possiede lo zero per cento delle banche, allo stesso tempo il regolatore è quello che rende più difficile alle varie Fintech di operare in Italia. Negli ultimi anni abbiamo visto realtà in forte crescita bloccate solo in Italia. I blocchi di Qonto, N26, Mooney, Lemonway ci mostrano come in Italia e più facile vendere diamanti farlocchi agli sportelli piuttosto che attaccare i modelli di business consolidati.

La crisi di identità delle società liberali: i casi di Milei e Trump

Ritorniamo quindi alla domanda inziale. Viviamo ancora in una società ed economia liberale? Forse. E se lo, è sicuramente è in forte crisi di identità. Le reazioni al limite del sovversivo che vediamo in alcune elezioni ci danno un metro del tasso di insofferenza verso i corpi intermedi che la popolazione ha raggiunto. Milei in Argentina e Trump negli Usa sono stati eletti con uno mandato molto preciso. Far saltare il banco. Azzerare lo status quo, ritornare alle origini delle società liberali. Dove imprese e cittadini sono semplicemente liberi di intraprendere, subito e senza barriere regolamentari in ingresso.

Il caso Milei più che Trump entrerà nei libri di scuola.

Prestito personale

Delibera veloce

 

In Argentina la spesa pubblica è stata ridotta del 28% in termini reali nei primi 11 mesi dell’anno, con interi corpi intermedi azzerati. Ad esempio, mentre prima il 50% delle misure di sostegno ai più poveri venivano distribuite tramite degli intermediari, adesso oltre il 90% viene trasferito direttamente alle famiglie.

Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, numeroDescrizione generata automaticamente

Ma i risultati ottenuti hanno del miracoloso. Un’economia che sembrava incurabile e senza accesso ai mercati ha visto nel giro di 11 mesi l’inflazione passare dal 293% al 2,4%. Da un deficit del 5% al pareggio di bilancio. Dopo che il debito aveva raggiunto il 156% del suo rapporto col PIL nel 2023, Moody’s ha stimato che sia sceso al 77% lo scorso anno e ha previsto che scenderà ulteriormente al 50% entro il 2026.

La totale libertà di intraprendere nell’Argentina di Milei

Ma forse più di tutto l’impatto futuro si vedrà nella totale libertà di intraprendere. L’eliminazione ad oggi di 900 regolamenti con un ministero ad hoc che ha come mandato “sviluppo di politiche volte ad aumentare la competitività, eliminare gli oneri burocratici, facilitare il funzionamento dei mercati, promuovere il credito, ridurre regolamentazioni e controlli, aumentare la libertà economica e ridurre i costi del settore privato e produttivo” rende l’idea del piano per i prossimi anni.

Gli eccessi della sovra-regolamentazione in Europa

I limiti della sovra-regolamentazione sono ormai sotto gli occhi di tutti. Un’Europa che ha urgente bisogno di materie prime per la transizione energetica i tempi medi per aprire una miniera, che riteniamo strategica, si aggira sui 20 anni.

La recente copertina dell’Economist “The revolt against regulation” spiega il livello di insofferenza raggiunta con un elenco infinito di attività che non procedono, o procedono lentamente, o in modo eccessivamente costoso causa compliance. Dalle reti energetiche, alle infrastrutture, alla capacità di fare impresa, alla libera circolazione delle merci. Qualsiasi aspetto della vita economica ormai è iperregolamentato. Se guardiamo il caso italiano, limitazioni che solo 30 anni fa avremmo additato da regime autoritario sono diventate le norma.

Il caso della fatturazione elettronica in Italia

Per quanto utile ed abbia contributo alla riduzione dell’evasione IVA, analizziamo ad esempio la fatturazione elettronica. Il principio per cui una fattura, si manda con il suo dettaglio, prima all’Agenzia delle Entrate e poi al cliente. Agenzia che a sua volta non si limita a registrarne in modo automatico le informazioni utili ai fini fiscali, motivo per cui è nata, ma anche dettagli articoli, prezzi, sconti, modalità di pagamento, intermediari etc. Tutto conferito in un grande database che si spera essere al riparo da violazioni esterne. Informazioni che solo dieci anni fa un’impresa avrebbe fornito allo Stato dietro mandato di un giudice per ipotesi di reato. Se da un lato la lotta all’evasione fiscale è un bene superiore e per cui è giusto mettere in piedi strumenti che permettano di renderla più efficace, siamo sicuri che tutte le altre informazioni fornite siano necessarie? Già del 2019 il Garante della privacy aveva espresso scetticismo sul meccanismo. Ma si sa. In barba al principio cardine delle economie liberali in Italia, lo Stato non è un soggetto giuridico come egli altri. Lui può.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

L’ipernormazione nello sviluppo e nella sperimentazione nucleare

Ma forse ancora più evidente è il divario occidentale nello sviluppo e nella sperimentazione nucleare.

L’ipernormazione e regolamentazione fa sì che le ultime innovazioni significative nel settore datano quasi 30 anni. Gli extra costi, principalmente regolamentazione e compliance hanno portato i pochi progetti europei vedere tempi e costi triplicare. Con un dato evidente a tutti. Se in giro per il mondo le centrali nucleari si costruiscono mediamente con 4-5 miliardi, in Europa non meno di 12, negli USA è impossibile.

L’avanzata della Cina nel nucleare

Così negli ultimi 40 anni non si è riuscito a fare quasi più nulla, nel frattempo la Cina ha costruito 54 reattori e punta a triplicarli nel prossimo decennio ed in meno di 10 anni ha visto:

  • l’Hualong One è un reattore di terza generazione interamente progettato e sviluppato in Cina,
  • Reattori Raffreddati a Gas ad Alta Temperatura (HTGR): che rappresenta una combinazione tra le caratteristiche degli Small Modular Reactors (SMR) e i reattori di quarta generazione.
  • Il primo reattore al mondo a sali fusi di torio.
  • Gli SMR come il LingLong One, un reattore da 125 MWe in costruzione presso Changjiang, con avvio previsto per il 2026.

Gli Usa se ne sono accorti è passata la riforma della Nuclear Regolatory Commission (NRC) prevista dall’ADVANCE Act, che velocizzerà enormemente la concessione di nuove licenze e la sperimentazione. E l’Europa? Non pervenuta.

Il fascino che i regimi totalitari, secondo me, trovano sempre più nelle classi medie delle democrazie liberali sta proprio qui. Nell’inerzia e nelle gabbie che le economie liberali hanno costruito negli ultimi 40 anni. Se in occidente si discute 30 anni se fare un ponte, la Cina in un ventennio realizza 48.000km di rete ad alta velocità con target 60.000 entro il 2030. Più della somma di tutte le alte velocità che l’occidente ha costruito in 60 anni. Questo ci mostra come i processi per realizzare le cose in occidente drammaticamente inceppati e costosi.

Ma attenzione a lasciare la difesa di un’economia liberale ad estremisti di destra. Perché per quanto solo liberali sull’economia lo sono decisamente meno su tutti gli altri aspetti nella vita in società. Le grandi famiglie liberali hanno seguito l’onda liberal USA per cui hanno lottato per il diritto di dichiarare qualsiasi Genere sulla carta di identità mentre nel frattempo diventava impossibile costruire una semplice legnaia nel proprio giardino. Ma la frase che sintetizza meglio il perché le imprese necessitano di libertà possiamo prendere da Start Wars “Welle take the next chance, and the next, until we win, or the chances are spent.” “Coglieremo la prossima possibilità, e quelle ancora, finché non vinceremo o finché non avremo esaurito le nostre possibilità”. Se le opportunità non si possono cogliere perché le regole lo rendono impossibile, si perde prima ancora di iniziare.



Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link