CGIL e Federconsumatori: “Caro Energia. Basta bonus servono scelte strutturali”

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Il recente decreto del Governo sul caro energia rappresenta un segnale debole e tardivo, un palliativo che non scalfisce minimamente la gravità della situazione in cui versano milioni di famiglie e imprese italiane. Ancora una volta, assistiamo a un intervento che si limita a tamponare l’emergenza, senza affrontare le cause profonde di un problema che sta minando le fondamenta del nostro tessuto sociale ed economico.

La CGIL, il sindacato pensionati SPI CGIL, la categoria dei lavoratori dell’energia FILCTEM CGIL e Federconsumatori esprimono un giudizio di inadeguatezza rispetto all’approccio messo in campo dal Governo. In un momento storico in cui l’Italia si trova a fronteggiare le bollette energetiche più elevate d’Europa, con un impatto devastante sulla vita quotidiana delle persone e sulla competitività delle imprese, è inaccettabile che il Governo si limiti a elargire bonus temporanei e interventi parziali, senza una visione strategica di lungo periodo.

Serve infatti un cambio di passo radicale, una svolta che metta al centro dell’agenda politica la tutela dei cittadini e delle imprese.

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Quello che il Governo non sta facendo

In primo luogo, è indispensabile procedere al disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità da quello del gas, un meccanismo perverso che penalizza le fonti rinnovabili e avvantaggia le speculazioni sul mercato del gas. Questa misura consentirebbe di valorizzare il potenziale delle energie pulite, offrendo ai consumatori energia a costi più accessibili e contribuendo alla transizione ecologica del nostro Paese.

Parallelamente, è necessario avviare una riforma strutturale della bolletta, con una riduzione stabile e significativa degli oneri fiscali e parafiscali che gravano sui consumatori: vale la pena ricordare che dal 1 gennaio 2024 l’IVA sui primi 480 Mc di gas consumati è raddoppiata – per decisione del Governo Meloni – dal 5% al 10%. Non è più tollerabile che le famiglie e le imprese italiane debbano farsi carico di costi insostenibili, che minano il loro potere d’acquisto e la loro capacità di investire nel futuro. Serve inoltre un’ampliamento della platea dei beneficiari dei bonus energia, con criteri ISEE più equi e inclusivi, che tengano conto delle reali condizioni economiche delle famiglie; appare infatti una beffa che le soglie di accesso al bonus siano state ampliate rispetto agli anni precedenti senza adeguati correttivi per le fasce sociali più fragili. È fondamentale, poi, adottare misure concrete per sostenere le famiglie in difficoltà, come la rateizzazione delle bollette e l’istituzione di un fondo contro la povertà energetica. Nessuno deve essere lasciato solo di fronte all’incubo del distacco delle utenze o all’impossibilità di riscaldare la propria casa. Resta necessario un investimento massiccio nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili, per ridurre la dipendenza dall’estero e creare un futuro sostenibile per il nostro Paese. Questo significa semplificare le procedure per l’autoconsumo, incentivare la creazione di comunità energetiche e promuovere la riqualificazione energetica degli edifici. Infine: sul telemarketing, sulle offerte tenefoniche e sulla pubblicità ingannevole serve un cambio di passo per definire un mercato in cui le pratiche commerciali siano etiche e trasparenti.

Caro energia – sopravvivere nella giungla dei prezzi: la campagna CGIL-SPI-FILCTEM-FEDERCONSUMATORI

CGIL insieme a Federconsumatori ha elaborato un vademecum, che sarà diffuso in tutte le sedi sindacali e nei luoghi di lavoro che, oltre ad esporre le proposte strategiche contro il caro energia, invita ad adottare nel quotidiano misure di riduzione e risparmio energetico.

 

Il “Decreto bollette”: come ottenere il Bonus

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Parallelamente alla campagna per contro il caro energia, CGIL invita informa la cittadinanza che è stato appunto definito solo per l’anno 2025 un contributo di 200 euro una tantum, per le famiglie con un ISEE fino a 25.000 euro per sostenere le spese di fornitura dell’energia elettrica. Il contributo di 200 euro sarà aggiuntivo per i nuclei familiari che attualmente percepiscono il bonus sociale. Il primo passo è richiedere l’attestazione ISEE 2025 prendendo appuntamento con il CAAF CGIL Emilia-Romagna, dopodichè l’erogazione del bonus sarà automatica in bolletta. Per ottenere l’attestazione ISEE è possibile chiamare lo 0541-790833 o visitare il sito Internet www.cgilrimini.it.



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