“È stata hackerata la pagina ufficiale di Serena Mollicone. È stata una pagina fortemente voluta da zio Guglielmo, per ricordare Serena nel migliore dei modi: con il sorriso. Da qualche anno era gestita da me, ma purtroppo questa notte è stata violata. Prego a tutti voi di segnalare la pagina e di farla chiudere, così da poterne creare una nuova, in memoria di Serena”.
Con un post di poche righe, Gaia Fraioli, cugina di Serena Mollicone, che porta avanti la battaglia di verità, ha annunciato la chiusura della storica pagina social Fb: “Serena Mollicone”, voluta da papà Guglielmo prima del malore fatale che nel 2020 lo ha strappato all’affetto dei familiari e alla causa di giustizia per sua figlia.
Un mistero, quello del Giallo di Arce che non finisce di stupire. Il processo alla famiglia Mottola, assolta in due gradi di giudizio, nei prossimi mesi approderà dinanzi alla Corte di Cassazione. Ma recentemente c’è stato un colpo di scena su Carmine Belli, fu il primo imputato, assolto nel 2006. Un teste, non ascoltato nel processo contro i Mottola, lo ha smentito la vendita di un’auto, una Porsche, dentro la quale ci serebbe stato il talloncino dello stesso dentista delle 18enne. Il medico ha detto: “Non conosco Belli e non ho mai avuto una Porsche“.
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