IL PRIMATO EUROPEO DI CHIMICA EDILE

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L’additivo Dry D1 NG della multinazionale con sede a Castiglione della Pescaia è l’unico con il certificato Epd per la valutazione dell’impatto ambientale in ogni fase della produzione.

Unici in Europa ad ottenere per un proprio prodotto la prestigiosa certificazione Epd che valuta l’impatto ambientale in ogni fase della catena di produzione. È il primato di Chimica Edile, azienda multinazionale con sede centrale a Castiglione della Pescaia, stabilimenti in Brasile e Argentina e filiale anche negli Stati Uniti, che esporta in tutto il mondo. Il prodotto certificato è il Dry D1 NG, un additivo a base di ossido di calcio realizzato con una tecnologia innovativa che ha rivoluzionato il mondo delle malte, dei massetti, del calcestruzzo in generale e usato anche nei pavimenti industriali. Innovativo al punto da meritare “The International Epd System – La dichiarazione ambientale di prodotto”, certificazione che descrive gli impatti ambientali legati alla produzione dell’additivo, nell’intera filiera: dai consumi energetici, delle materie prime e dell’acqua, fino alla produzione di rifiuti e delle emissioni in atmosfera. Nell’analisi – condotta da un’agenzia specializzata in materia, sulla base di regole e parametri ben definiti, su incarico dell’azienda – è stato preso in considerazione ogni impatto generato, dalla fase di estrazione delle materie prime a quella di spedizione del prodotto finito. L’Epd, oltre ad offrire un potenziale vantaggio sui mercati permettendo all’azienda di accedere ai capitolati pubblici che privilegiano i prodotti provvisti di questa certificazione, consente all’azienda di monitorare le prestazioni ambientali in un’ottica di trasparenza.

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Nelle foto, da sinistra: Fausto Brandi (Chimica Edile), Carolina Gattuso (Confindustria Toscana Sud), Giovanni Mascagni (Confindustria Toscana Sud), Lucia Pasquini (Chimica Edile), Elena Nappi (sindaco di Castiglione della Pescaia). 

«Da sempre cerchiamo di lavorare all’insegna della sostenibilità e prestiamo particolare attenzione al welfare e all’ambiente – dichiara Lucia Pasquini, presidente del Cda di Chimica Edile e direttrice dello stabilimento di Castiglione della Pescaia – e la certificazione Epd è un altro risultato della nostra politica aziendale. Siamo particolarmente orgogliosi di averla ottenuta per primi in Europa, e dopo un anno siamo ancora gli unici. È legata al Dry D1 NG, il nostro prodotto di punta insieme con la malta demolitrice, e ci permette di monitorare l’impatto ambientale del nostro ciclo di produzione, in ogni fase: dal consumo di energia alle emissioni nell’importazione della materia prima dall’Argentina fino al trasporto a destinazione del prodotto finito. I vantaggi sul mercato? In particolare per le commesse internazionali, ma negli ultimi tempi anche in Italia, dove inizia ad essere presente una maggiore sensibilità in materia ambientale». Chimica Edile – fondata nel 1981 da Rossano Vannetti, impresa leader mondiale delle malte demolitrici – si conferma un gruppo in salute: «Siamo in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissi – conferma Lucia Pasquini – e il momento è favorevole sia in Italia che all’estero. Abbiamo ottime commesse dagli Stati Uniti, dal Brasile e dall’Argentina, nonostante le crisi economiche locali. Al momento abbiamo 12 dipendenti nella sede di Castiglione della Pescaia e il fatturato è in aumento, con proiezioni di ulteriore crescita, anche se naturalmente molto dipende dall’andamento del comparto edile».

«In qualità di primo cittadino – afferma la sindaca di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi – voglio fare i complimenti a Chimica Edile per l’ennesimo attestato che consolida la leadership nel settore dopo oltre 40 anni di attività. Non è facile oggi avere aziende che in maniera costante e continua lavorano ed implementano sedi e fatturato, segno di un impegno serio e competente, rispettoso dell’ambiente in cui operano e sempre disponibili nei confronti del proprio territorio. Un’eccellenza Castiglionese della quale siamo molto orgogliosi, portata avanti dalla presidente, Lucia Pasquini, e dal suo staff locale e nel mondo, con grande dedizione e professionalità, che è perfettamente in linea con i principi di sostenibilità ambientale che guidano la politica di questa amministrazione da anni. Un primato europeo che deve essere modello per tutte le imprese ed è dimostrazione che sostenibilità ed innovazione sono le armi vincenti per essere competitivi in un mondo dove spesso la qualità è sostituita dalla quantità».

«Il primato europeo di Chimica Edile – dichiara il responsabile della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud, Giovanni Mascagni –, oltre a rappresentare un indubbio vantaggio competitivo per un’attività economica ben radicata nel nostro territorio, rappresenta l’ennesima conferma del ruolo fondamentale che la chimica riveste nell’innovazione, trainando di conseguenza tutti i comparti ad essa collegati. In questo caso l’impegno nella ricerca ha portato a un risultato eccezionale, primo e finora unico in Europa, che merita sicuramente di essere valorizzato e portato ad esempio. Perché il comparto chimico resta un settore indispensabile per la tenuta del sistema economico di una comunità, capace, come dimostrato da Chimica Edile, di produrre occupazione stabile, sostenibilità ambientale e innovazione».





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