FERMO «Un grande, grande dispiacere. Purtroppo, di fronte all’evidenza dei numeri, si poteva fare ben poco». È l’amaro commento con cui don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, ricorda la chiusura di Redattore Sociale. Una notizia triste per l’agenzia nata nel 2001 e diventata un punto di riferimento nel panorama del volontariato.
Il periodo
«Ai primi mesi del 2022, dopo vari rinvii, l’Inail, con il quale avevamo un importante contratto di affidamento dell’organizzazione e gestione del servizio di contact center denominato “SuperAbile Inail”, ci ha comunicato che un nuovo bando per gli stessi scopi con decorrenza dal 30 novembre 2022 era stato assegnato a una diversa agenzia, avendo ottenuto il 33% di ribasso. Per Redattore sociale il corrispettivo di tale contratto rappresentava circa il 90% dei ricavi. Da qui le difficoltà finanziarie per Redattore Sociale che aveva alle proprie dipendenze un consistente numero di giornalisti (9 unità) e di altrettanti poligrafici». Perso il principale committente, è iniziata la discesa e di comune accordo con il personale e i relativi rappresentati sindacali, si decise di accedere alla cassa integrazione speciale all’85%.
L’emergenza
«A fronte di tale situazione tre giornalisti e cinque poligrafici decisero le proprie dimissioni – ricorda Redattore Sociale – Nonostante l’impegno per ulteriori commesse (ministeri, Regioni, gruppi editoriali), a fronte di un gruppo ancora significativo (cinque giornalisti assunti all’art. 1 del contratto nazionale e altrettanti poligrafici) non è stato possibile ottenere nulla. Da qui la dolorosa decisione di cessare, per ragioni economiche, l’attività della società, le cui quote fanno capo alla Comunità di Capodarco». L’ultimo atto a Roma. Insieme ai rappresentanti della Fnsi, Federazione nazionale stampa italiana, si è deciso di precisare le condizioni di trattamento spettanti ai dipendenti. «Redattore Sociale è in grado di onorare tutti gli obblighi derivanti dal licenziamento (trattamento di fine rapporto, ferie non godute etc.). Redattore è ancora creditrice di somme dal ministero delle Comunicazioni, dell’Iva, di alcuni abbonamenti del 2024. L’impegno è di mettere a disposizione dei dipendenti ogni incasso». È stata offerta anche la cessione della testata ai giornalisti, offerta rifiutata. L’appuntamento prossimo è per dopo l’8 gennaio.
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