Disegno di legge nucleare sostenibile in Italia: il piano del governo per l’energia del futuro

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Il 28 febbraio, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge per conferire una delega al governo sul nuovo nucleare sostenibile, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. Il provvedimento ha l’obiettivo di disciplinare in modo organico la produzione di energia nucleare di ultima generazione, inserendola all’interno della strategia nazionale per la decarbonizzazione e la sicurezza energetica.

Il ministro Pichetto ha sottolineato come il nucleare avanzato, unito alle fonti rinnovabili, rappresenti una risorsa fondamentale per garantire l’indipendenza energetica del Paese. L’obiettivo è fornire energia pulita, programmabile e continua, contribuendo alla riduzione delle emissioni e al contenimento dei costi energetici.

La delega prevede che il governo adotti, entro 12 mesi dall’entrata in vigore, una serie di decreti legislativi per regolamentare l’intero ciclo di vita del nuovo nucleare, attraverso la redazione di un Programma Nazionale.

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Analizziamo di seguito quali sono gli obiettivi del disegno di legge.

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Lo sviluppo dei nuovi moduli nucleari

Un elemento chiave del piano è la sperimentazione e l’implementazione di reattori nucleari di ultima generazione, con particolare attenzione ai piccoli reattori modulari (SMR – Small Modular Reactor) e ai reattori di quarta generazione.

Come spiegato nel focus ENEA, i piccoli reattori modulari (small modular reactors) sono reattori nucleari più piccoli  sia in termini di potenza sia di dimensioni fisiche, rispetto alle centrali tradizionali su scala gigawatt, con una potenza compresa tra 10 e 300 MegaWatt.

L’adozione di questi moduli consentirà di superare le criticità del passato, offrendo impianti con una maggiore sicurezza intrinseca e un minor impatto ambientale. Il governo dovrà individuare le aree idonee per la costruzione dei nuovi impianti, definire un quadro normativo chiaro per la loro realizzazione e avviare una fase di sperimentazione mirata.

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Smantellamento vecchie centrali e gestione rifiuti

Il piano prevede la gestione e lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse. La decontaminazione e la demolizione degli impianti ancora esistenti rappresentano un’operazione complessa.

La bonifica dei siti attualmente destinati alle vecchie centrali sarà fondamentale per garantire una gestione responsabile del territorio e per favorire un’eventuale riconversione delle aree in altre destinazioni d’uso.

La sicurezza nella gestione dei rifiuti nucleari e del combustibile esaurito è un altro punto centrale del provvedimento.

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Ricerca e sviluppo energia da fusione

Oltre al nucleare fissione, il governo punta sulla ricerca nell’ambito della fusione nucleare, considerata la tecnologia del futuro per una produzione energetica pulita e inesauribile. L’Italia è già coinvolta in programmi internazionali come ITER e sta sviluppando collaborazioni con centri di ricerca avanzati per accelerare il progresso in questo settore.

La Roadmap europea verso l’elettricità da fusione prevede per la seconda metà del secolo la realizzazione del primo reattore che immetta energia elettrica nella rete.

Riorganizzazione competenze e nuova autorità di controllo

Per gestire al meglio questa transizione, il disegno di legge prevede una riorganizzazione delle competenze e delle funzioni nel settore nucleare.

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Verrà istituita un’Autorità indipendente con compiti di vigilanza, controllo e garanzia della sicurezza per tutte le fasi del processo, dalla costruzione degli impianti alla gestione dei rifiuti.

Formazione e benefici per i territori

Un aspetto fondamentale del piano riguarda la formazione di nuove competenze professionali per supportare il rilancio dell’energia nucleare in Italia.

Il governo prevede di sviluppare programmi educativi mirati, con corsi di specializzazione in ingegneria nucleare, sicurezza e gestione dei rifiuti radioattivi finalizzati alla formazione di tecnici, ricercatori, ingegneri e altre figure professionali.

Le comunità locali coinvolte nei progetti nucleari potranno beneficiare di incentivi economici, investimenti infrastrutturali e misure di compensazione per garantire una crescita sostenibile e condivisa.

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