Il 9 dicembre 2024 il Consiglio Agrifish Ue ha approvato all’unanimità le conclusioni su “Una Politica Agricola Comune post 2027 incentrata sugli agricoltori: verso una futura agricoltura dell’Ue competitiva, resistente alle crisi, sostenibile, favorevole agli agricoltori e basata sulla conoscenza”.
Le conclusioni approvate dai 27 ministri dell’Agricoltura dell’Ue evidenziano l’importanza della Pac per il conseguimento di tali obiettivi e sottolineano le finalità fondamentali: garantire la sicurezza alimentare e, al contempo, assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola e prezzi ragionevoli ai consumatori.
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Le conclusioni rispecchiano le aspettative del Consiglio in merito alla futura Politica Agricola Comune, puntando a un settore competitivo e incentrato sugli agricoltori, una delle priorità generali della presidenza ungherese.
Nelle conclusioni si chiedono risorse mirate e adeguate alla Pac al fine di rispondere efficacemente ai suoi molteplici obiettivi, e si esorta a mantenere una Pac separata e indipendente, che includa due pilastri. I pagamenti diretti dovrebbero continuare a sostenere la stabilità del reddito degli agricoltori.
Le conclusioni sottolineano inoltre l’impegno degli Stati membri dell’Ue a fornire soluzioni concrete e incentivi per sostenere gli agricoltori nella transizione verde.
In tale quadro non emerge ancora una chiara indicazione all’aumento del budget medio della prossima programmazione Pac, anche se la presidenza ungherese ha chiesto lo scorporo degli aiuti a capo e superficie che toccheranno all’Ucraina dal bilancio della prossima Pac, per evitare di penalizzare gli attuali Stati membri dell’Unione, stante l’enorme peso della Sau ucraina – ben 42 milioni di ettari – rispetto alla Sau degli attuali 27 Stati membri dell’Unione, pari a 157 milioni di ettari.
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Futura Pac incentrata sugli agricoltori
I 27 ministri dell’Agricoltura dell’Ue hanno sottolineato l’importanza strategica della Pac e il suo ruolo nel garantire la sicurezza alimentare e la sicurezza degli alimenti. In tale contesto, hanno rilevato la necessità di risorse e strumenti mirati e adeguati per la Pac al fine di rispondere efficacemente ai suoi molteplici obiettivi e hanno esortato a mantenere una Pac separata e indipendente, che includa due pilastri.
I ministri hanno sottolineato che la Pac, attraverso i pagamenti diretti agli agricoltori e altre forme di sostegno, dovrebbe contribuire a garantire che gli agricoltori dispongano di un reddito stabile e fornire loro incentivi per contribuire alla transizione verde. Il Consiglio ha inoltre convenuto che lo sviluppo rurale dovrebbe continuare a svolgere un ruolo forte nell’architettura della Pac, sostenendo la redditività delle zone rurali.
Ucraina, un budget extra Pac per i contributi a superficie
Tra le proposte della presidenza ungherese – contenute nelle conclusioni – c’è lo scorporo degli aiuti a superficie per l’Ucraina dalla Pac post 2027, in modo da non sottrarre denaro ai 27 Paesi attualmente membri della Ue. Di fatto si tratterebbe di una Pac bis ad hoc per il Paese attualmente in guerra e che ha formalmente chiesto di aderire all’Ue e la cui procedura è attesa concludersi prima dell’avvio della prossima programmazione.
“Di tale stralcio per ora si era solo parlato a livello di Consiglio” ha detto in conferenza stampa ieri pomeriggio il ministro dell’Agricoltura ungherese István Nagy, che ha subito aggiunto: “ma ora c’è bisogno di un documento che chiarisca la posizione dei 27 Stati membri in merito ad una norma che protegga l’agricoltura dei nostri Paesi”.
Rafforzare la competitività e migliorare il reddito agricolo
Il Consiglio ha riconosciuto che è importante migliorare il funzionamento della filiera alimentare e la distribuzione del valore aggiunto, e garantire una maggiore trasparenza e una remunerazione equa degli agricoltori. I ministri hanno sottolineato l’importanza della stabilità del reddito degli agricoltori per mantenere attività agricole e produzione alimentare economicamente valide e competitive in tutte le regioni dell’Ue.
I ministri dell’Agricoltura hanno inoltre riconosciuto la tendenza negativa dell’invecchiamento della popolazione agricola e l’importanza di un ricambio generazionale sufficiente. Hanno convenuto che il sostegno ai giovani agricoltori e ai nuovi agricoltori dovrebbe essere rafforzato per contribuire a far sì che il settore rimanga attraente per le generazioni future. Inoltre, è stato sottolineato che le aziende agricole di piccole dimensioni e la partecipazione delle donne sono elementi importanti per la redditività delle zone rurali. Il Consiglio ha inoltre posto l’accento sulla necessità del sostegno agli investimenti per promuovere la competitività e la sostenibilità.
Modello di attuazione favorevole agli agricoltori
Nelle conclusioni si chiedono norme più favorevoli agli agricoltori e si sottolinea la necessità di ridurre gli oneri burocratici e semplificare le procedure. A tale riguardo, i ministri hanno chiesto una procedura semplificata e accelerata di approvazione e modifica dei Piani Strategici Nazionali della Pac e un alleggerimento degli obblighi di comunicazione degli agricoltori.
Il Consiglio ha sottolineato che il sistema di monitoraggio e valutazione “dovrebbe essere più efficiente, trasparente e semplificato” e che il sistema di controllo e di sanzioni “non deve aumentare il numero dei controlli in loco”.
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Fornire incentivi per la transizione verde
I ministri dell’Agricoltura dell’Ue hanno riconosciuto che gli agricoltori svolgono un ruolo cruciale nella transizione verde e che la Pac dovrebbe continuare ad aiutare il settore nella sua transizione verso pratiche più sostenibili. Il Consiglio ritiene che gli agricoltori debbano disporre di “incentivi adeguati a tal fine”. In tal senso si è inserita un’altra proposta della presidenza ungherese volta a corrispondere agli apicoltori un pagamento per i servizi ecosistemici resi dall’allevamento delle api (impollinazione).
Le conclusioni approvate dal Consiglio Ue quindi, rispetto alle proposte formulate dal “Dialogo strategico sul futuro dell’Agricoltura della Ue”, voluto dalla Commissione von der Leyen I, fanno un passo indietro: gli incentivi adeguati per la transizione verde tornano nell’alveo del budget della Pac, e non sembrano più essere necessariamente aggiuntivi rispetto ad esso. I ministri hanno sottolineato la necessità di garantire il “giusto equilibrio tra sostenibilità economica, sociale e ambientale”.
Un’agricoltura dell’Ue resistente alle crisi
Il Consiglio ha riconosciuto che la competitività dell’agricoltura ha subìto le conseguenze di un numero crescente di eventi meteorologici anomali, così come dei focolai di malattie degli animali e della diffusione degli organismi nocivi per le piante. Gli strumenti di gestione del rischio e le misure di adattamento ai cambiamenti climatici sono considerati essenziali per garantire la resilienza del settore.
Inoltre, al fine migliorare il modo in cui le autorità nazionali e regionali gestiscono le crisi, il Consiglio ha chiesto una maggiore flessibilità nell’utilizzo degli strumenti della Pac. È stata anche sottolineata la necessità di procedure più rapide e più semplici per sostenere gli agricoltori in caso di eventi meteorologici anomali.
E va già in tal senso il via libera dalla Commissione Agricoltura dell’Eurocamera che il 3 dicembre scorso – con 40 voti favore e nessun contrario o astenuto – ha precisato che le misure specifiche nell’ambito del Feasr, Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, per fornire assistenza aggiuntiva agli Stati membri colpiti da catastrofi naturali potranno essere utilizzate con maggiore flessibilità. In particolare, tali misure potranno utilizzare gli stanziamenti dei Programmi di Sviluppo Rurale (2014-2022) non usati. Una soluzione che ora si prospetta anche sulla programmazione post 2027.
Ricerca e innovazione
La ricerca e l’innovazione svolgono un ruolo centrale per conseguire gli obiettivi climatici e ambientali dell’Unione Europea e per garantire che i cittadini dell’Ue abbiano a disposizione alimenti sostenibili, sani e a prezzi accessibili. In tale contesto, il Consiglio ha sottolineato l’importanza di un approccio all’agricoltura basato sulla conoscenza. Nelle conclusioni si evidenzia inoltre l’importanza dell’economia circolare e della bioeconomia nel sostenere la transizione verde nei settori agricolo e forestale.
Prossime tappe
Il Consiglio ha invitato così la nuova Commissione a tener conto delle conclusioni nella preparazione delle prossime proposte legislative sulla Pac per il periodo dopo il 2027. Il testo intende fornire orientamenti politici in tal senso.
La Commissione inoltre è stata invitata a prendere in considerazione le conclusioni del Consiglio in sede di elaborazione della visione per l’agricoltura e l’alimentazione, che dovrebbe essere pubblicata nei primi cento giorni della nuova Commissione.
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