Secondo il report di SoloAffitti, il numero di prenotazioni di hotel e affitti brevi per il Giubileo a Roma, al contrario di quanto previsto, non è affatto schizzato ma è rimasto in linea con lo scorso anno.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
Uno studio conferma quello che avevamo ipotizzato qualche settimana fa, basandoci sulle opinioni dei gestori degli appartamenti su Airbnb: è boom di pellegrini in arrivo per il Giubileo, ma a Roma gli affari per hotel e affitti brevi sono finora inferiori alle aspettative. Il picco degli arrivi, comunque, è previsto a maggio e soprattutto in estate, in occasione del Giubileo dei Giovani.
Affitti brevi per il Giubileo, finora un boomerang
Secondo il report di SoloAffitti, gruppo di consulenza, gestione e tutela della rendita immobiliare, il numero di prenotazioni, al contrario di quanto previsto, non è affatto schizzato, ma è rimasto in linea con lo scorso anno. La crescita dell’offerta invece c’è stata, ma per il momento non è stata sostenuta da un aumento della domanda e questo ha determinato una dispersione delle prenotazioni tra le diverse strutture, favorendo la riduzione del tasso medio degli alloggi, che è passato dal 78 per cento del 2024 al 70 per cento del 2025.
Secondo Silvia Spronelli, Ceo di SoloAffitti, c’è stato un ‘effetto annuncio’, con un aumento dell’offerta di affitti brevi già mesi prima dell’inizio del Giubileo “e un aumento dei canoni di locazione residenziale che ha iniziato a manifestarsi ben prima dell’inizio dell’evento stesso. I primi mesi dell’Anno Santo hanno visto un risultato in termini di prenotazioni inferiore alle aspettative, anche se è ancora presto per fare un vero e proprio bilancio. Uno dei motivi di questo andamento è legato alla tipologia di turismo giubilare”.
I pellegrini preferiscono strutture religiose ai b&b
Molti pellegrini, infatti, scelgono alloggi più economici oppure strutture religiose. “Chi già affittava il proprio immobile per brevi periodi sta quindi guadagnando meno rispetto all’anno scorso, mentre i proprietari che hanno recentemente convertito le loro proprietà all’affitto breve con l’aspettativa di profitti facili rischiano di vedere deluse le proprie aspettative. Nonostante ciò, i costi degli affitti brevi continuano a lievitare. Con un prezzo medio a notte di 199 euro, in crescita del 5 per cento rispetto all’inizio del 2024, l’affitto breve appare sempre più allettante per i proprietari”.
Ma i prezzi continuano ad aumentare a Roma
Ciò ha però determinato il fatto che molti proprietari abbiano spostato la propria offerta dal mercato degli affitti a lungo termine a quello degli affitti brevi, sperando di guadagnare di più con il Giubileo. Secondo lo studio di SoloAffitti, questo trasferimento lo ha fatto il 17,5 per cento dei proprietari che in precedenza affittavano per lunghi periodi. Un fatto che ha prodotto due effetti sul mercato degli affitti: l’aumento dei canoni e l’aumento della permanenza media degli inquilini in affitto (media che per Roma è 31 mesi contro i 26 mesi a livello nazionale). Il timore degli inquilini è, infatti, quello di non trovare una sistemazione alternativa.
Quanto all’aumento del canone, esso è aumentato del 13 per cento rispetto a un anno fa e ha raggiunto quota 14euro al metro quadro. Come facilmente intuibile, gli aumenti sono stati più consistenti nelle zone centrali, dove il canone dei bilocali ha superato quota 1.200 euro al mese e quello dei trilocali quota 1.500 euro al mese. Nelle zone di pregio (Centro Storico, Prati, Parioli, Flaminio, Pinciano, Trieste) l’aumento è stato addirittura del 21 per cento per i trilocali, passando da 1.300 a 1.573. Per quanto riguarda i bilocali, nel 2023 costavano 1066 e lo scorso anno 1227. Gli aumenti maggiori sono stati segnalati a Monteverde, Aurelio, Monte Mario, Trionfale, con un rincaro del 32 per i bilocali.
“Quello che auspichiamo è che gli immobili in precedenza sfitti, entrati nel mercato della locazione breve grazie al Giubileo possano, al termine dell’evento, essere destinati alla locazione residenziale, contribuendo a riequilibrare una situazione che vede una grande richiesta di case in affitto a medio-lungo termine a fronte di un’offerta insufficiente. Affittare a medio-lungo termine, oggi conviene, grazie a una fiscalità agevolata garantita dalla combinazione fra applicazione della cedolare secca e ricorso al canone concordato”, ha sottolineato Spronelli.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link