Come da attese la Bce ha deciso di tagliare il tasso di interesse di 25 punti base nell’ultima riunione dell’anno. Una buona notizia per mutui e prestiti, ma come cambieranno le rate e cosa dobbiamo aspettarci per il 2025? Andiamo per ordine.
La decisione della Bce sui tassi
La Banca Centrale europea ha tagliato i tassi dello 0,25% “sostenendo che il processo disinflazionistico è ben avviato” anche se le stime di crescita economica appaiono più lente rispetto a quelle formulate a settembre. “Nel corso del tempo, il graduale venir meno degli effetti della politica monetaria restrittiva dovrebbe sostenere una crescita della domanda interna”, si legge nel comunicato. Il tasso sui depositi scende così al 3%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,15%, quello sui prestiti marginali al 3,40%.
La decisione era attesa un po’ da tutti tanto che il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva espresso “grande soddisfazione” già prima dell’annuncio, sperando in una mossa più incisiva da parte della presidente della Bce. “Credo, non se ne abbia la signora Lagarde, che serva più coraggio nel taglio dei tassi. In questo momento può servire anche un taglio dello 0,50 piuttosto che dello 0,25 – ha detto Tajani -. Se il costo del denaro si riduce è più facile competere”. Buone notizie anche per chi deve pagare la rata di un mutuo o di un prestito, vale a dire 6,9 milioni di famiglie in Italia, praticamente una su quattro. Ma cosa cambia?
Mutui, come cambiano le rate
Con questo nuovo taglio dei tassi la rata di un mutuo variabile standard scenderà di circa 18 euro nei prossimi mesi, passando dagli attuali 682 euro a 664 euro. Una riduzione che sommata a quelle precedenti porta il bilancio di fine anno a una riduzione della rata di 66 euro in tutto, da 748 a 682 euro secondo una stima di Facile.it. Valori ancora molto lontani da quelli di inizio 2022, quando la rata era di appena 456 euro.
Come saranno invece i mutui nel 2025? Secondo le aspettative degli esperti a giugno l’Euribor a 3 mesi, quello preso a riferimento per i mutui a tasso variabile, potrebbe scendere sotto il 2%. Nel caso in cui questo dovesse accadere la rata del mutuo preso a riferimento si porterebbe a 612 euro entro il primo semestre 2025, per arrivare a sfiorare i 600 euro a dicembre 2025. Si registrerebbe così un calo superiore a quello registrato nel 2024, pari a 80 euro rispetto alla rata di oggi.
La surroga e le novità per i mutui a tasso fisso
Con il nuovo taglio dei tassi da parte della Bce cambiano anche le rate dei mutui a tasso fisso, ma solo per quelli che verranno accesi nei prossimi mesi. Per chi ha già firmato un contratto non resta che vagliare l’opzione della surroga.
Mutui: quanti anni di stipendio servono per comprare casa
Al momento le migliori offerte di tassi surroga fissi disponibili online secondo Facile.it partono da 2,50%, con una rata di 565 euro. Ancora più vantaggioso il “mutuo green” con tassi a 2,23% e rata a 548 euro. “Dati alla mano, quindi, surrogando oggi il mutuo variabile standard si passerebbe da una rata variabile di 683 euro ad una rata fissa di 565 euro, con un beneficio economico di quasi 120 euro. Insomma, un risparmio più elevato rispetto alla prospettiva dei tagli e, soprattutto, più rapido”.
Anche i prestiti diventano meno cari
Le buone notizie però non riguardano solo gli oltre 3 milioni e mezzo di italiani che hanno a che fare con un mutuo per l’acquisto di una casa, ma anche i prestiti. I tassi medi del credito al consumo sono scesi all’8,32% dai valori superiori al 14% del 2023, rendendo meno onerosi i finanziamenti. Secondo l’ufficio studi e ricerche della Fabi potrebbero portarsi all’8%, situazione che permetterebbe di risparmiare 11.705 euro (-23,9%) sull’acquisto di un auto da 25 mila euro con un finanziamento decennale rispetto al 2023. Il vantaggio economico su un finanziamento a 5 anni per una lavatrice da 750 euro invece ammonterebbe a 167 euro (-15,1%).
Per quanto riguarda i mutui si parla addirittura di un risparmio di 80mila euro, ma solo se i tassi già scesi al 3,27% sfondassero al ribasso la soglia del 3%, considerando che nel 2023 erano oltre il 5%. Con tassi medi del 2,9% rispetto al 2023 si risparmieranno 80 mila euro su un prestito immobiliare a 25 anni da 200mila euro (-21,9%).
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