Vertice Ue, mozione Ucraina approvata a 26 Veto dell’Ungheria, Meloni: “Orban coerente”. Trump: “Armi nucleari sono follia”

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Roma, 6 marzo 2025 – Il Consiglio europeo straordinario ha approvato a 26 – con la contrarietà annunciata dell’Ungheria – le conclusioni relative all’Ucraina. La seduta prosegue sullo stesso tema nella cena di lavoro. Il testo sulla Difesa ha incassato tutti i 27 si. 

“Siamo di fronte a un pericolo chiaro, è un momento spartiacque”, dice la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Sul tavolo del vertice il piano Rearm Eu e i 150 miliardi di prestiti, ma anche l’invio di peacekeeper. Presenti pure Zelensky e Meloni. Zelensky: “Lavoriamo su dispiegamento di contingenti partner in Ucraina“. Orban: “Non c’è nessun accordo, il dibattito continua”.   

Macron offre all’Europa l’ombrello nucleare di Parigi. Ira di Mosca, che ribadisce il no a soldati europei in Ucraina. Per il ministro degli Esteri russo Lavrov Macron è come “Hitler e Napoleone” solo “meno elegante”. Nel pomeriggio è Vladimir Putin in persona a riprendere il paragone tra Napoleone e Macron (che dimenticherebbe “come andò a finire” con la campagna di Russia nel 1812). Lo zar non intende fare sconti in eventuali e futuri negoziati: “La Russia non farà concessioni, non rinuncerà a ciò che suo”. 

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Sul fronte diplomatico Zelensky annuncia due nuovi incontri per la prossima settimana: uno dovrebbe tenersi a Parigi, con i Paesi pronti a sostenere militarmente l’Ucraina, e l’altro a Riad, con il team americano. Notizie dal fronte: almeno 4 morti e 29 feriti nei raid russi di ieri sull’Ucraina

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Ucraina, i soldati nordcoreani a scuola di droni. Dopo le stragi richiamati in Russia per addestrarli meglio alla guerra moderna

Antonio Costa, Volodymyr Zelensky e Ursula von der Leyen a Bruxelles oggi 6 marzo (ImagoE)

Antonio Costa, Volodymyr Zelensky e Ursula von der Leyen a Bruxelles oggi 6 marzo (ImagoE)

Le notizie in diretta

22:43

Meloni: “Orban è stato coerente”

Dicendo “no” alle conclusioni sull`Ucraina “Orban è stato coerente con la posizione che ha sempre avuto, mi pare poi che le cose si riescano a portare avanti lo stesso. Una posizione diversa l`ha sempre avuta con molto rispetto e ci ha sempre consentito di fare il nostro lavoro”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo ai giornalisti a Bruxelles, rientrando in hotel.

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21:52

Kiev: “massiccio attacco russo con droni a Odessa”

Un massiccio attacco di droni nella regione di Odessa si è verificato in serata, causando danni alle abitazioni private e alle infrastrutture energetiche. Lo afferma il responsabile della regione di Odessa Oleg Kiper, come riportano i media ucraini. Tre edifici residenziali sono andati in fiamme nella periferia di Odessa e si registrano danni anche alle infrastrutture energetiche.

21:14

Trump: “Armi nucleari sono follia”

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”Le armi nucleari sono una follia” e ”sono stato molto vicino ad avere un accordo di denuclearizzazione con la Russia e con la Cina”. Così il presidente americano Donald Trump, che incontrando i giornalisti ha sottolineato che ”sarebbe bene mettere fine alla guerra” in Ucraina ”così non dovremmo parlare di deterrenza nucleare”.

20:02

Meloni: “Esterdere art. 5 Nato all’Ucraina. No all’invio di soldati italiani”

“Sulle truppe europee sono molto molto perplessa, non lo considero efficace. Escludo che possano essere inviati soldati italiani. Meglio pensare a soluzioni più durature. Estendere l’articolo 5 della Nato sarebbe una soluzione duratura”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Consiglio Europeo straordinario.”Sulle truppe europee sono molto molto perplessa, non lo considero efficace. Escludo che possano essere inviati soldati italiani. Meglio pensare a soluzioni più durature. Estendere l’articolo 5 della Nato sarebbe una soluzione duratura”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Consiglio Europeo straordinario.

Vertice Ue, mozione Ucraina approvata a 26 Veto dell’Ungheria, Meloni: “Orban coerente”. Trump: “Armi nucleari sono follia”

19:55

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Agricoltura

 

Meloni, soldati europei soluzione inefficace 

Meloni, soldati europei soluzione inefficace. Del vertice Usa-Europa proposto dall’Italia “se ne sta parlando: è da costruire, è un impegno su cui l’Italia intende lavorare. Pensiamo sia utile vedersi e parlarsi. Ci lavoriamo, non ci sono elementi concreti ma ho trovato molto interesse dagli interlocutori”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles.
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Meloni è arrivata al Consiglio europeo straordinario

Giorgia Meloni arriva al Consiglio straordinario della Ue

19:22

 Consiglio europeo approva conclusioni a 26: no di Ungheria. Discussione prosegue a cena

Il Consiglio europeo straordinario ha approvato le conclusioni sull’Ucraina a 26 Stati membri, con la contrarietà annunciata dell’Ungheria. La seduta prosegue sullo stesso tema nella cena di lavoro. Il testo sulla Difesa ha incassato tutti i 27 si. 

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I capi di Stato e di governo dell’Ue hanno approvato il testo sull’Ucraina a 26, prendendo atto dell’opposizione dell’Ungheria di Viktor Orban, che ha mantenuto la sua contrarietà. Il Consiglio Europeo ha approvato conclusioni sulla difesa, ma non sull’Ucraina: il testo non ha raggiunto il consenso necessario (a 27), ma si è preferito approvare a 26 un testo ‘forte’, piuttosto che ‘annacquarlo’ per venire incontro ad Orban. I leader ora discutono dell’Ucraina a cena.

19:12

Cremlino: “La Russia non parteciperà alla corsa agli armamenti”

”La Russia non parteciperà alla corsa agli armamenti’‘. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, spiegando che “ci concentreremo sui nostri affari e proteggeremo i nostri interessi”. Lo riporta la Tass. ”I paesi europei non riusciranno a vincere una corsa agli armamenti contro la Russia perché Mosca non ha intenzione di parteciparvi, scegliendo invece di concentrarsi sulla salvaguardia dei propri interessi”, ha commentato Peskov.

19:05

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Orban: “Non c’è nessun accordo”

 

“Gli americani hanno smesso di sostenere l’Ucraina. Una parte significativa di europei prenderebbe il posto degli americani. Non c’è nessun accordo. Continua il dibattito”. Lo afferma in un video su Facebook il primo ministro ungherese Viktor Orban mentre è in corso a Bruxelles il Consiglio europeo straordinario. Da pochi minuti i leader europei hanno iniziato il confronto proprio sull’Ucraina, con l’Ungheria che ha anticipato il suo “no” alla bozza di conclusioni.

18:59

Witkof (Usa): “Con Kiev ragioniamo di piano tregua sei mesi”

 

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L’inviato speciale del presidente Usa Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha dichiarato oggi che le delegazioni statunitensi e ucraine, che si vedranno mercoledì in Arabia saudita, intendono discutere un quadro per un accordo di pace e un cessate il fuoco iniziale di sei mesi con la Russia. “Siamo attualmente in discussione per coordinare un incontro con gli ucraini a Riyadh, o anche potenzialmente a Jeddah. Quindi, la città sta cambiando un po’, ma sarà in Arabia Saudita, e penso che l’idea sia quella di definire un quadro per un accordo di pace, insieme a un cessate il fuoco iniziale di sei mesi“, ha dichiarato Witkoff.

“Penso che presumibilmente sarà un buon incontro. Credo davvero che questo rappresenterà un buon segnale per i russi, perché anche loro sono stati proattivi nel voler fare qualcosa qui”, ha detto ancora Witkoff, che dovrebbe andare in Arabia Saudita con il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere di sicurezza nazionale Michael Waltz.
 

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18:47

Zelensky: 11 marzo riunione degli Stati “volenterosi”

 

L’11 marzo si terrà una riunione a livello dei rappresentanti militari dei Paesi “volenterosi” per il sostegno all’Ucraina. Lo annuncia il presidente Volodymyr Zelensky, che su Telegram riferisce dell’incontro bilaterale avuto a Bruxelles con il presidente francese Emmanuel Macron. “Ho ringraziato Emmanuel – scrive Zelensky – per la sua posizione chiara nel sostenere l’Ucraina e per la necessità di misure nuove e più serie per proteggere l’intera Europa, i nostri popoli, le nostre istituzioni e il nostro stile di vita europeo. Abbiamo discusso della riunione che si sta preparando per l’11 marzo a livello di rappresentanti militari dei paesi che sono pronti a compiere maggiori sforzi per garantire in modo affidabile la sicurezza nel quadro della fine della guerra. Abbiamo coordinato le posizioni e i prossimi passi”. “Abbiamo – conclude Zelensky – una visione comune assolutamente chiara: una pace reale e duratura è possibile grazie all’interazione tra l’Ucraina, tutta l’Europa e l’America. La guerra deve finire il prima possibile”.

18:28

Zelensky: “Lavoriamo su dispiegamento di contingenti partner in Ucraina”

“Quando si definirà il formato delle Forze armate europee, questo dovrà basarsi sulla forza degli eserciti nazionali e sull’esperienza del dispiegamento di contingenti partner in Ucraina, su cui stiamo già lavorando”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai leader dell’Unione europea riuniti nel Consiglio europeo straordinario e Bruxelles. Zelensky “accoglie con favore” il piano di riarmo proposto dalla Commissione europea, “un’iniziativa giusta”.

“I fondi per la difesa previsti da questo piano dovrebbero rafforzare tutta l’Europa – continua- e chiedo che una parte significativa venga destinata alla produzione di armamenti in Ucraina, poiché la nostra capacità industriale è tra le più rapide e più adatte alle attuali minacce alla sicurezza”. Appoggio del presidente ucraino anche agli sforzi degli omologhi europei per aumentare la spesa per la difesa nazionale e modernizzare gli eserciti: “ogni Paese europeo ne ha bisogno”.

“Accolgo con favore gli investimenti di tutti i partner nell’industria della difesa, sia in Ucraina che nei vostri Paesi: la base industriale dell’Europa deve crescere. L’Europa dovrebbe diventare il luogo in cui vengono prodotti gli armamenti più avanzati ed efficaci al mondo. Questo non è un sogno irrealizzabile, se gli europei si pongono davvero questo obiettivo”, aggiunge.

18:20

Schlein contro il piano ReArm: “Sì alla difesa comune, no al riarmo dei 27 Paesi”

Elly Schlein tiene il punto in Europa. Al prevertice a Bruxelles con il portoghese Antonio Costa, il premier spagnolo Pedro Sanchez e i leader della famiglia socialista, la segretaria del Pd conferma le critiche al piano ReArm di Ursula Von der Leyen. “Sì alla difesa comune, no al riarmo dei singoli 27 Paesi”, ribadisce. Schlein mette sul tavolo due nodi. Il primo è quello della necessità di investimenti comuni europei non solo per la difesa “ma anche per il sociale, il clima, l’innovazione”. I

l secondo è il no all’uso dei fondi di Coesione per le spese militari. Punto, quest’ultimo, su cui c’è stato consenso al pre-vertice S&D. “Su questa nostra priorità, c’è stato consenso tra i socialisti europei”, riferisce Peppe Provenzano al termine della riunione a Bruxelles. Tuttavia nel merito del piano Von der Leyen la capogruppo S&D in Ue, la spagnola Iratxe Garcia Perez, mette agli atti un sostanziale via libera. “Sì al riarmo dell’Europa. Ma abbiamo bisogno di un di più: noi abbiamo bisogno di lavorare per definire e costruire una difesa comune. È un momento molto delicato e il futuro dell’Europa è nelle nostre mani. L’Europa è un progetto di pace e noi dobbiamo difendere il nostro progetto, difendere l’Ucraina e i nostri valori“.

18:07

Zelensky: “Con Macron visione condivisa”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato oggi di aver discusso con il presidente francese Emmanuel Macron dell’incontro tra i rappresentanti militari dei paesi interessati a una coalizione a sostegno dell’Ucraina, fissato da Macron per l’11 marzo. “Abbiamo discusso dell’incontro previsto per l’11 marzo… Abbiamo coordinato le nostre posizioni e i prossimi passi,” ha scritto su X, aggiungendo che esiste “una visione condivisa chiara”, secondo cui è possibile raggiungere una pace duratura attraverso la cooperazione con gli Stati uniti.

BELGIUM EU UKRAINE DIPLOMACY DEFENCE

L’incontro riservato tra Volodymyr Zelensky ed Emmanuel Macron

17:25

Zelensky, nuova settimana di incontri

Zelensky sui social svela che l’11 marzo si terrà a Parigi una riunione “a livello di rappresentanti militari dei Paesi che sono pronti a compiere maggiori sforzi per garantire in modo affidabile la sicurezza nel quadro della fine di questa guerra”. Il presidente ucraino ne ha parlato oggi con Macron, in una sorta di “incontro separato”  con il capo dell’Eliseo. Nuovo vertice, sempre la prossima settimana, anche tra la squadra ucraina e quella americana. I team “hanno ripreso a lavorare”, ha detto Zelensky, auspicando che l’incontro tra le due nazioni sia “significativo”. Secondo la corrispondente della Casa Bianca di Fox News il colloquio dovrebbe aver luogo martedì in Arabia Saudita. “Rubio, Witkoff, Waltz vanno a Riad martedì per incontrare gli ucraini, tra cui Yermak”, braccio destro di Volodymyr Zelensky, ha scritto Jacqui Heinric su X. Si tratta dello stesso giorno in cui Zelensky dovrebbe essere a Parigi per incontrare Macron e gli altri leader. 

 

17:11

Putin: “Stiamo liberando il Kursk”

Nelle dichiarazioni di oggi, Putin ha fatto poi il punto sulla situazione al fronte. Sia interno, sia esterno. I combattenti dell’810a Brigata stanno attualmente liberando “pezzo per pezzo” la regione russa di Kursk, teatro da questa estate di un’offensiva ucraina, ha detto.  “L’810a brigata è leggendaria. In questo momento si trovano in un’area molto importante, stanno combattendo in una direzione molto importante nella regione di Kursk. In condizioni difficili, stanno andando avanti, nonostante le difficoltà, eseguendo una missione di combattimento ogni giorno”, ha spiegato il capo del Cremlino. Putin ha aggiunto che in questo momento i combattenti dell’810a Brigata stanno svolgendo compiti molto complessi. “Proprio in questo momento, i ragazzi stanno combattendo e portando a termine missioni di combattimento molto difficili, stanno andando avanti in questo momento e ogni giorno stanno liberando un pezzo dopo l’altro della nostra terra”, ha concluso.

RUSSIA-UKRAINE-CONFLICT

Il presidente russo Vladimir Putin

16:44

Da Gb ancora droni kamikaze a Kiev

Il governo britannico ha annunciato oggi una nuova fornitura di droni militari all’Ucraina, il cui utilizzo servirà – secondo Londra – alle forze di Kiev per “combattere contro l’aggressione russa sul Mar Nero”. L’annuncio è stato confermato dal ministro della Difesa, John Healey, a margine di una sua visita negli Usa. Healey ha fatto riferimento a un contratto da 30 milioni di sterline (oltre 35 milioni di euro) per una partita di droni cosiddetti kamikaze del modello Altius: prodotti dalla branca britannica dell’industria tecnologico-militare americana Anduril. “Noi siamo determinati a ottenere una pace sicura e duratura in Ucraina, ma questo implica mettere Kiev nella posizione più forte possibile per scongiurare ogni nuova aggressione russa”, ha precisato il ministro, impegnato oggi a discutere a Washington con il collega americano Pete Hegseth proprio del dossier ucraino, sullo sfondo della svolta dell’amministrazione Trump in favore di un negoziato con Mosca. Healey non ha indicato il numero dei droni che verranno inviati, nell’ambito di un annuncio comunque economicamente non paragonabile ai nuovi prestiti miliardari per il sostegno bellico complessivo dell’Ucraina promessi nei giorni scorsi dal premier Keir Starmer.
 

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15:29

Putin: la Russia non rinuncerà a quello che è suo

Nel pieno del vertice Ue arrivano le dichiarazioni di Vladimir Putin. “La Russia non ha bisogno di niente che sia di altri, ma non rinuncerà a quello che e’ suo”, le parole dello zar riporta Ria Novosti. Mosca “non ha intenzione di fare concessioni nell’ambito dell’operazione militare speciale” in Ucraina. Il leader del Cremlino ha sottolineato che la Russia “ha bisogno di una versione della pace che la soddisfi e che garantisca la sua sicurezza in una prospettiva storica”. Putin ha affermato che al mondo c’è ancora chi vorrebbe “tornare ai tempi dell’invasione di Napoleone e che ha dimenticato come è finita”.

15:16

Il nodo Slovacchia sul transito del gas. E Orban fa resistenza sull’Ucraina

Si limano angoli e spigolature al vertice Ue, per giungere a conclusioni comuni e condivise. Uno dei passaggi ‘critici’ riguarda il gas: “Il Consiglio Europeo invita la Commissione, la Slovacchia e l’Ucraina a intensificare gli sforzi per trovare soluzioni praticabili alla questione del transito del gas, anche attraverso la sua ripresa”, si legge nella bozza. Una frase aggiunta all’ultimo giro di negoziato per ammorbidire la posizione del premier slovacco Fico e ottenere il suo via libera al testo. “Siamo sulla buona strada ma tutto dipende dal testo finale”, nota una fonte europea. Resta al momento l’opposizione dell’ungherese Viktor Orban, limitatamente però alla parte sull’Ucraina, dato che il magiaro si dice d’accordo al piano di riarmo di Ursula von der Leyen.

15:08

Zelensky: grati per non sentirci soli

Terminato il pranzo di lavoro all’Europa Building con i membri del Consiglio europeo e Zelensky.  Il presidente ucraino scrive su X che si è “discusso sul rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina e di tutta l’Europa”. E aggiunge: “Difesa aerea, armi e munizioni per l’Ucraina, consegne tempestive, rafforzamento dell’industria della difesa ucraina, negoziati di adesione all’Ue, necessità di aumentare la pressione delle sanzioni sulla Russia e lotta contro l’elusione delle sanzioni – tutto questo era tra i temi affrontati ogg”. Quindi prosegue: “Sono grato per la guida nel discutere il potenziamento delle capacità di difesa dell’Europa e il rafforzamento dell’Ucraina, nonché per tutto il sostegno sulla strada verso una pace giusta e duratura. È molto importante che gli ucraini non siano soli – lo sentiamo e lo sappiamo”, conclude. I leader riprenderanno ora la riunione sulla difesa europea.

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15:02

Zakharova: “Inaccettabile tregua temporanea”

È ”assolutamente inaccettabile” l’ipotesi di un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova nel corso di una conferenza stampa. “Sono necessari accordi fermi per una soluzione definitiva”, ha sottolineato Zakharova, giudicando qualsiasi forma di pausa che consenta una “riorganizzazione” delle truppe come “assolutamente inaccettabile, perché porterà esattamente al risultato opposto”.  E su Macronè dura: fa “ogni giorno dichiarazioni che contraddicono le sue dichiarazioni precedenti” e mostra così di essere “disconnesso dalla realtà”. 

14:03

Nbc: alleati Usa valutano stretta sulle informazioni di intelligence

Sul filo della tensione, continuano le mosse e contromosse sullo scacchiere internazionale. Secondo la Nbc News, che cita quattro fonti a conoscenza diretta delle discussioni, alcuni alleati degli Stati Uniti stanno valutando di ridurre le informazioni di intelligence condivise con Washington in risposta all’approccio conciliatorio dell’amministrazione Trump nei confronti della Russia. Gli alleati, tra cui Israele, Arabia Saudita e i membri della cosiddetta alleanza di spie Five Eyes delle democrazie di lingua inglese, stanno valutando come rivedere eventualmente gli attuali protocolli per la condivisione di intelligence per tenere conto del miglioramento delle relazioni dell’amministrazione Trump con la Russia, hanno affermato le fonti. “Le discussioni sono già in corso”, ha affermato una fonte a conoscenza diretta delle discussioni. Secondo le fonti, non è stata presa alcuna decisione o azione e l’analisi fa parte di un esame piu’ ampio dello spettro delle relazioni con Washington tra molti alleati degli Stati Uniti che riguardano diplomazia, commercio e cooperazione militare, nonché appunto questioni di intelligence.

14:02

Regno Unito: colloqui con 20 Paesi per “coalizione dei volenterosi”

Il governo del Regno Unito ha avuto colloqui preliminari con circa 20 Paesi per una ipotetica adesione alla “coalizione dei volenterosi”, auspicata dal premier Keir Starmer e destinata nelle intenzioni a garantire una anche una presenza di peacekeeper in Ucraina dopo un eventuale accordo di cessazione delle ostilità con la Russia. Lo ha riferito un funzionario britannico. Lo stesso funzionario ha chiarito che è “ancora presto” per capire quali e quanti Paesi sarebbero disposti a inviare truppe oppure fornire un altro tipo di supporto, ma ha comunque parlato di un “passo molto positivo”.

13:35

Tajani: “Piano riarmo frettoloso? Non è mia opinione”

“Bene, quella è l’opinione di Giorgetti, a me invece pare essere un buon piano che dovremmo applicare e studiare, io certamente lo sostengo”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a Bruxelles rispondendo a una domanda sul fatto che il ministro Giorgetti abbia criticato il piano di riarmo Ue proposto dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.  Nell’ambito del piano, “dovremmo forse vedere anche alcune industrie del settore automotive che possono riconvertirsi” alla produzione per la difesa, aggiunge Tajani. “Oggi secondo me deve essere approvato il quadro generale proposto da Ursula von der Leyen. Noi dobbiamo garantire la nostra sicurezza, il resto sono chiacchiere”, conclude.

13:30

Scholz cauto sulla proposta di Macron sul nucleare

“La proposta francese sulla condivisione nucleare? Siamo alleati nella Nato. Ci sono regole molto precise a riguardo. Ed è particolarmente importante considerare la condivisione nucleare che è organizzata in Germania. Credo che non si debba rinunciare a questo, ed è l’opinione condivisa da tutti i principali partiti in Germania”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, all’arrivo al Consiglio europeo. Scholz ha respinto nuovamente le prospettive di una “pace imposta all’Ucraina”.

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12:32

Von der Leyen: Europa in pericolo, momento spartiacque

“Questo è un momento di svolta per l’Europa e l’Ucraina come parte della nostra famiglia europea. È anche un momento spartiacque per l’Ucraina. L’Europa si trova di fronte a un pericolo chiaro e attuale, quindi deve essere in grado di proteggersi, di difendersi, così come dobbiamo mettere l’Ucraina nella posizione di proteggersi e di spingere per una pace duratura e giusta”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, accogliendo all’Europa Building il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, insieme al presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. “Vogliamo una forza pacifica – aggiunge – è per questo motivo che presento oggi ai leader il piano ReArmEu, che prevede fino a 800 miliardi di euro per investimenti nella difesa. Offre agli Stati membri uno spazio fiscale per investire nella difesa, la possibilità di investire nell’industria della difesa ucraina o di acquisire capacità militari che vanno direttamente all’Ucraina”. Quindi, prosegue, “è a vantaggio del riarmo dell’Unione Europea, ma anche dell’Ucraina nella sua lotta esistenziale, per la sua sovranità e integrità territoriale. Quindi oggi, Volodymyr, grazie per essere venuto. È un momento molto importante, per dimostrare che staremo al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”, conclude.

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12:22

Tusk: valutare la proposta di Macron sull’ombrello atomico

La Polonia si schiera dalla parte di Macron. “L’Europa deve entrare nella corsa agli armamenti iniziata dalla Russia e vincerla”, ha detto il premier Donald Tusk ai giornalisti polacchi riuniti a Bruxelles poco prima del vertice europeo. “Tutti ormai sono determinati ad accettare la sfida”, ha aggiunto, parlando degli stati membri dell’Unione europea. Secondo il premier polacco “vale la pena” prendere in considerazione anche la proposta della Francia dell’ampliamento della possibilità di deterrenza nucleare. Secondo Tusk “il sostegno americano all’Ucraina in termini di comunicazione, ricognizione e intelligence continuerà. Non è facile sostituirlo”. E ancora: “Non ha senso lamentarsi della nuova realtà; dobbiamo imparare a gestirla”. Per Tusk “i frequenti cambi di opinione a Washington, che oggi sembrano essere un metodo operativo dell’amministrazione americana, mi fanno pensare che questa non sia una decisione definitiva. In ogni caso, l’Ucraina e tutti i Paesi europei devono lavorare sulle proprie capacità anche in questo settore”.

12:14

Lavrov paragona Macron a Hilter e Napoleone

Lavrov a ruota libera. Dopo gli attacchi all’Europa e il passaggio sulla retorica nucleare, il ministro degli Esteri russo paragona il presidente francese Emmanuel Macron a Napoleone e Hitler sostenendo che “loro affermavano apertamente” di voler “conquistare” e “sconfiggere” la Russia, mentre – queste le parole di Lavrov – Macron “apparentemente vuole la stessa cosa, ma dice che è necessario combattere la Russia affinché non sconfigga la Francia” e che “la Russia rappresenta un pericolo per la Francia e l’Europa”. Lo riporta la Tass.  Secondo Lavrov  “a differenza dei suoi predecessori, Napoleone e Hitler, che volevano anch’essi combattere la Russia, Macron non si sta comportando con molta eleganza”.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante la conferenza stampa di oggi 6 marzo (Ansa)

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante la conferenza stampa di oggi 6 marzo (Ansa)

11:19

Zelensky all’Ue: sentiamo di non essere soli

“Grazie caro Antonio, cara Ursula. E voglio ringraziare tutti i nostri leader europei, prima di tutto, per un tale forte sostegno e per la discussione di un forte sostegno fin dall’inizio della guerra e di ciò che è stato fatto durante tutto questo periodo e per la scorsa settimana, siete rimasti con noi. E naturalmente, da tutti gli ucraini, da tutta la nostra nazione, avete un grande apprezzamento. Siamo molto grati di non essere soli”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in pungo stampa congiunto con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “E queste non sono solo parole. Sentiamo che è molto importante che abbiate dato un forte segnale al popolo ucraino, ai guerrieri ucraini, ai civili, a tutte le nostre famiglie. Ed e’ fantastico che non siamo soli. Lo sentiamo e lo sappiamo. Grazie mille per tutto”, ha aggiunto.

10:16

Cremlino: vuole che la guerra continui

Il Cremlino ha accusato oggi Emmanuel Macron di volere “la continuazione della guerra”, dopo il discorso pronunciato ieri in cui il presidente francese denunciava una minaccia russa all’Europa intera e proponeva di estendere l’ombrello nucleare francese al continente. “Questa è già una retorica nucleare, una pretesa di leadership nucleare in Europa che è molto, molto aggressiva“, ha affermato il portavoce Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.

10:14

Nucleare, Lavrov contro Macron

“La retorica nucleare del presidente francese Emmanuel Macron è una minaccia per la Russia”. Lo dice il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, secondo quanto riporta Ria Novosti. “Certo, questa è una minaccia per la Russia. Se ci considera una minaccia, convoca una riunione dei capi di stato maggiore dei paesi europei e della Gran Bretagna, dice che è necessario usare armi nucleari, si prepara a usare armi nucleari contro la Russia, questa è ovviamente una minaccia“, ha detto il capo della diplomazia russa, rispondendo a una domanda dei giornalisti. La Russia inoltre considererà la presenza delle truppe europee in Ucraina come la presenza delle truppe Nato, ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. “Considereremo la presenza di queste truppe europee sul territorio ucraino allo stesso modo in cui abbiamo valutato la potenziale presenza della Nato”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa come riporta Ria Novosti. Il ministro ha sottolineato che, indipendentemente dalle bandiere e dagli stemmi con cui verrà rappresentata questa operazione, saranno comunque coinvolte truppe dei Paesi della Nato e che quindi la Russia non vede “alcun compromesso” possibile sull’ipotesi di un dispiegamento di truppe europee.

Il ministro degli Esteri dello Zimbabwe Amon Murwira a Mosca da Sergei Lavrov (Ansa)

Il ministro degli Esteri dello Zimbabwe Amon Murwira a Mosca da Sergei Lavrov (Ansa)

09:45

Turchia: pronti a truppe in Ucraina se necessario

La Turchia è pronta a schierare le proprie truppe in Ucraina “se necessario”: lo ha affermato il ministero della Difesa. “Volgiamo lo sguardo a una possibile intesa tra le due parti per una pace giusta e duratura – si legge in una nota – continuiamo a sostenere qualsiasi iniziativa che porti a stabilità nel Mar Nero e favorisca la ricostruzione dell’Ucraina. Se l’invio di una missione di pace sarà incluso nella cornice di un accordo siamo pronti a fare la nostra parte d’intesa con le parti coinvolte”, si legge nel comunicato.

08:43

“Raid russo contro operatori stranieri a Kryvyi Rih”

Il presidente ucraino Volymyr Zelensky ha denunciato un attacco russo con missile balistico contro un hotel a Kryvyi Rih dove si trovavano “volontari di un’organizzazione umanitaria di Ucraina, Stati Uniti e Regno Unito”. “Sono sopravvissuti perche’ sono riusciti a uscire dalle loro stanze in tempo. Sfortunatamente, quattro persone sono state uccise in questo attacco”, ha sottolineato il leader di Kiev.

Il raid russo contro un hotel a Kryvyi Rih, Ucraina (Ansa)

Il raid russo contro un hotel a Kryvyi Rih, Ucraina (Ansa)

08:20

Zelensky: nessuna tregua nella pressione russa

“Non può esserci tregua nella pressione sulla Russia affinché cessi questa guerra e questo terrore contro la vita”: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo l’attacco missilistico russo di ieri notte contro un hotel di Kryvyi Rig, la sua città natale. L’attacco, ha confermato il leader ucraino, ha provocato quattro morti e almeno 30 feriti.



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