Come tutti gli anni in questo periodo, si parla tantissimo di temi fiscali. Le famiglie, le aziende e i professionisti, infatti, devono fare il punto della situazione sul peso che le tasse hanno avuto sul loro bilancio. Risale allo scorso mese di novembre l’accensione dei riflettori sull’argomento della rottamazione delle cartelle esattoriali. Nell’ambito di un emendamento della Legge di Bilancio, è stata proposta l’introduzione di una rottamazione quinquies delle cartelle emesse tra l’inizio di luglio 2022 e il 31 dicembre 2023.
L’emendamento in questione, proposto dal senatore Claudio Lotito, qualora fosse stato applicato avrebbe visto la rottamazione applicarsi a diverse tipologie di tributi, dalle sanzioni amministrative fino ai bolli auto e comprendendo le imposte locali, il tutto tenendo in primo piano lo schema normativo che, attualmente, è previsto per la pace fiscale.
Cosa è stato deciso sulla rottamazione delle cartelle
Lo scorso 15 novembre, dopo un passaggio in Commissione Bilancio al Senato, è stata dichiarata ammissibile le richiesta presentata nell’emendamento in merito alla rottamazione delle cartelle esattoriali di parte del 2022 e di tutto il 2023. Si è però discusso di quanto risulterebbe utile una nuova definizione agevolata delle cartelle stesse, non escludendo totalmente la possibilità di avere a che fare con una nuova possibile sanatoria nell’ambito degli emendamenti al DL Anticipi.
Assieme con l’attenzione a possibili nuove sanatorie, è alta anche quella su quanto è già in corso. Relativamente alla rottamazione quater, lo scorso 30 novembre sono scaduti i termini per il versamento della sesta rata. Come previsto dalla pace fiscale sancita con la Legge di Bilancio 2023, è stato concesso, da parte dello Stato a tutti i contribuenti che hanno manifestato interesse, l’accesso alle definizioni agevolate dei carichi di ruolo affidati agli Agenti di Riscossione dall’inizio del 2000 al 30 giugno 2022.
Quando si deve versare la prossima rata della rottamazione quater?
In attesa di vedere cosa si deciderà in merito alle nuove sanatorie, si parla del prossimo versamento della rata per la rottamazione quater. La deadline è prevista per il 28 febbraio 2025, con un’estensione del limite di tolleranza al 5 marzo 2025. Cosa succede in caso di mancato pagamento o di versamento della somma parziale? Ecco cosa sapere in merito:
- Perdita dei benefici dell’agevolazione sopra descritta.
- Versamenti già effettuati considerati come acconti delle somme dovute.
- Le conseguenze in questione valgono anche in caso di pagamento oltre il termine ultimo previsto.
L’Agenzia delle Entrate-riscossione mette a disposizione del singolo contribuente la possibilità di ricevere una copia con tutti i riferimenti relativi alle somme che deve versare. Sono altresì annessi tutti i moduli di pagamento necessari. In caso di necessità, la si può richiedere senza la presentazione di credenziali, ma inviando semplicemente i propri documenti di riconoscimento.
Concludiamo facendo riferimento al Decreto Alluvione. I contenuti che lo riguardano sono stati raccolti nella Legge 100/2023. Nell’articolo 1 di quest’ultima si prevede, per i contribuenti e le aziende con residenza e sede in luoghi colpiti da calamità naturale di tipo alluvionale nel 2023, un protrarsi di 3 mesi per quanto riguarda le scadenze della Rottamazione quater.
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