Risponde ad un annuncio pubblicato su internet relativo alla vendita di un Rolex e paga il prezioso orologio con un assegno clonato “ad arte”. I Carabinieri identificano e denunciano il truffatore ripreso dalle telecamere di sorveglianza della banca dove le parti si erano incontrate per concludere la compravendita.
I Carabinieri della Stazione di Fornovo di Taro, al termine di un’indagine conclusa in pochi giorni, hanno denunciato in stato di libertà un 53enne italiano ritenuto responsabile del reato di truffa ai danni di un salsese a cui, con artifizi e raggiri, aveva sottratto un orologio di marca “Rolex” di ingente valore economico.
L’indagine trae origine dalla denuncia sporta presso la Stazione Carabinieri di Fornovo di Taro, dove il denunciante rappresentava di aver posto in vendita, su di un noto sito internet, il proprio orologio, un “Rolex” modello “Datejust”, al prezzo di “10.000,00 euro”.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima veniva contattata attraverso una chat telefonica da un soggetto che manifestava, con una certa urgenza, grande interesse per l’acquisto del prezioso orologio. Dopo una breve trattativa, al termine della quale i due si accordavano per uno sconto, veniva fissata anche la data dell’incontro presso la banca del denunciante, dove di fatto si sarebbe conclusa la compravendita.
Qui, dopo aver mostrato l’orologio all’acquirente, la parte offesa riceveva l’assegno circolare che contestualmente consegnava all’operatore della banca, il quale attraverso un controllo, ne certificava la genuinità.
A questo punto il venditore, forte delle garanzie emerse e sentendosi ormai rassicurato, consegnava il Rolex all’acquirente, che senza esitazioni saliva a bordo di un taxi, rimasto ad attenderlo nei pressi della banca, allontanandosi velocemente.
Dopo poche ore l’amara sorpresa: la vittima riceveva una comunicazione dalla banca relativa al mancato incasso dell’assegno poiché risultato “rubato/clonato”.
I militari, sulla scorta degli elementi noti in denuncia, avviavano una serie di accertamenti sull’utenza utilizzata per contattare la vittima e sulle immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza della banca. In particolare, grazie all’analisi antropometrica delle immagini acquisite presso l’istituto bancario salsese, i Carabinieri sono riusciti ad individuare l’autore del reato identificandolo nell’odierno indagato.
All’esito dell’attività d’indagine svolta, fermo restando il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, il 53enne, residente in Campania, risultato già gravato da vicende di polizia, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma per il reato di truffa.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è allo stato, seppur gravemente, solamente indiziato di delitto e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
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