L’equivalente di un mese e oltre di ferie. Altrettante occasioni da cogliere per i vacanzieri italiani. Che nel 2025 potranno approfittare di numerosi “ponti“, quattro in più rispetto a quest’anno, in grado di tonificare il turismo interno, congiuntura economica e disponibilità finanziarie permettendo. A stimarlo una indagine di Cna Turismo e Commercio che l’ANSA pubblica in anteprima.
I “ponti” del 2025, previsti o meno dal calendario anche nel 2024, creano opportunità per fine settimana più lunghi e improvvise pause strategiche. In dettaglio i “ponti” aggiuntivi rispetto al 2024 fanno perno sull’Epifania, che cade il 6 gennaio; sulla festa del lavoro del primo maggio; sulla festa della Repubblica del 2 giugno; sull’Immacolata, che ricorre l’8 dicembre.
Nel complesso questo mese di feste aggiuntivo spingerà oltre 12 milioni di vacanzieri italiani a pernottare fuori casa, con un media fra tre e quattro notti pro capite nei “ponti” lungo l’intero arco dell’anno per 45 milioni di pernottamenti complessivi.
Il giro d’affari totale è quantificato in 9 miliardi di euro derivati da sistemazioni alberghiere e mangiare e bere principalmente, ma anche da spese per trasporti, attività esperienziali, iniziative culturali.
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