Un vaccino-cura per il cancro al seno triplo negativo, la forma piĆ¹ spietata, materiali in aerogel per depurare le acque e processi utili a ottenere materiali morfogenerati per unāeconomia circolare.
Questi i progetti di tre ricercatori dellāUniversitĆ degli studi di Napoli Federico II – Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale che sono stati premiati con oltre 4 milioni di euro dal ministero dellāIstruzione, con i bandi FIS (Fondo Italiano per la Scienza) sul modello European Research Council (Erc).
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Progetti che saranno realizzati nei laboratori dellāateneo a partire dal prossimo ottobre e che potrebbero rappresentare una svolta nel settore della salute e dellāambiente.
I vincitori
Il primo progetto ĆØ di Concetta Di Natale, ricercatrice 36enne di Portici, e prevede la realizzazione di un sistema innovativo di cura per la forma piĆ¹ aggressiva di cancro al seno, il triplo negativo, sistema terapeutico che assume la forma di un cerotto.
Il dispositivo ha valenza sia di terapia sia di vaccino, la sua realizzazione ĆØ stata finanziata con 1 milione e 300mila euro. Ā«Il cancro al seno triplo negativo – dice Concetta Di Natale – ĆØ una forma di cancro che, solitamente, presenta una prognosi molto negativa e porta a esiti devastanti in breve tempo. Il trattamento principale ĆØ con la chemioterapia ma i recenti progressi hanno portato a miglioramenti significativi nella sopravvivenza delle pazienti grazie alla combinazione di immunoterapia e farmaci mRNA.
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Il mio progetto propone un approccio innovativo che sfrutta cerotti con microaghi, utilizzando aghi di dimensioni microscopiche per penetrare lo strato corneo (della pelle) e facilitare l’infusione non invasiva di farmaci e proteine nel derma. Questo approccio innovativo va oltre i trattamenti convenzionali, mirando non solo a trattare la malattia, ma anche a stimolare una risposta immunitaria attiva contro il cancro al seno triplo negativo, con l’obiettivo di ottenere risultati duraturi e piĆ¹ completi. Questo progetto, denominato āPINCHā perchĆ© vuole dare un āpizzicoā di speranza alle donne colpite da questa patologia, ĆØ giĆ stato sostenuto dalla Fondazione VeronesiĀ».
Il secondo progetto, premiato con 1 milione e 600mila euro, ĆØ della napoletana di 37 anni Martina Salzano de Luna e si basa sulla realizzazione di materiali innovativi per depurare le acque. Ā«Nel XXI secolo, lāacqua rappresenta una delle risorse piĆ¹ preziose e – afferma Salzano de Luna- al tempo stesso, una delle piĆ¹ minacciate. Ma la scienza dĆ vita a Polynew che si propone di sviluppare materiali innovativi e sostenibili per la rimozione degli inquinanti organici dallāacqua. Il cuore del progetto ĆØ lāutilizzo di aerogel, materiali ultraleggeri e altamente porosi, a base di polimeri naturali al fine di ācatturare e trattenereā sostanze inquinanti in modo estremamente efficaceĀ».
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Lāultimo progetto, premiato con 1 milione e 300mila euro ĆØ dellāercolanese 37enne Daniele Tammaro che si basa su processi per ottenere materiali morfogenetici attraverso lāIntelligenza Artificiale e una nuova tecnologia di stampa in 3D. Ā«LāUnione Europea ha identificato – spiega Tammaro- la plastica come una prioritĆ chiave nel suo piano dāazione per unāeconomia circolare, con lāobiettivo di prevenire lāesaurimento delle risorse naturali e lāinquinamento degli oceani, richiedendo la sostenibilitĆ di tutti i prodotti.
I monomateriali stanno emergendo come la scelta sostenibile per i prodotti in plastica, poichĆ© sono piĆ¹ facili da riciclare rispetto ai multimateriali, ai compositi o alle miscele. Tuttavia, la grande sfida per la loro adozione su larga scala ĆØ come regolarne e controllarne le prestazioni. In natura esistono numerosi esempi in cui alte prestazioni vengono raggiunte con un costo minimo di materiale, grazie a monomateriali strutturati in modo intelligente e contenenti gerarchie di nanovuoti fisici (ad esempio, le ali delle farfalle, le ossa umane, i tronchi degli alberi).
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Ispirandosi alla natura, il progetto Caring mira a progettare materiali nanogerarchici con proprietĆ regolabili utilizzando una nuova tecnologia di stampa 3D rivoluzionaria, potenziata dallāIntelligenza ArtificialeĀ». Ā«La nostra idea ĆØ di unire – concludono i ricercatori – i tre progetti in un laboratorio congiunto in ottica One healthĀ».
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