La polizia infligge un ennesimo duro colpo al ‘mercato nero’ del ricambio auto.
Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato – nell’ambito delle incessanti azioni di contrasto al purtroppo diffuso fenomeno predatorio dei furti di autovetture, nonché delle successive attività di ricettazione e riciclaggio di veicoli e parte di essi – ha rinvenuto e sequestrato, all’interno di alcun box adibiti a deposito, diverse centinaia di parti di autovetture, stoccate e già catalogate per tipologia, pronte per essere immesse illecitamente nel mercato dei ricambi per un valore di circa 300mila euro.
L’attività di polizia giudiziaria, condotta congiuntamente da personale della Squadra Mobile, del Commissariato di di Cerignola e della Sezione di Polizia Stradale di Foggia, ha portato alla denuncia in stato di libertà di un 40enne cerignolano, gravato da pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio, al quale è stato contestato l’illegittimo possesso di oltre cinquecento parti d’auto, in gran parte prive degli identificativi della casa madre, poiché abrasi o asportati in maniera tale da impedire di risalire al veicolo originario oggetto di furto.
Dagli accertamenti finora effettuati sulle parti di carrozzeria – che proseguiranno nei prossimi giorni considerata l’ingente mole del materiale sequestrato – è stata evidenziata la riconducibilità a 30 vetture, in prevalenza di marca Hyundai e Kia, oggetto di furto nelle province di Foggia, BAT e Bari, ma anche nelle province di Taranto, Brindisi e Matera.
In particolare, sono state sequestrate, complessivamente 29 “musate” (ossia le parti di carrozzeria e le parti meccaniche anteriori) riconducibili ad autovetture marca Hyundai, Kia e Ford; 25 cruscotti di autoveicoli di varie marche imballati con cellophane di colore nero;102 portelloni posteriori di varie marche e modelli; 304 portiere anteriori e posteriori di varie marche e modelli, molte delle quali presentavano i dati identificativi dolosamente abrasi; centinaia di pezzi tra parti di carrozzeria, componentistica, volanti, gruppi ottici, airbag, parafanghi, sospensioni, dischi freno, radiatori e parafanghi. Il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari.
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