Quali sono le ultime modifiche alla Manovra Finanziaria 2025 decise in questo week end? Facciamo il punto sulla situazione ad oggi lunedì 16 Dicembre 2024, considerando tutte le ultime novità e notizie. I lavori della Commissione Bilancio della Camera sulla definizione delle misure della prossima Manovra sono andati avanti per tutto il week end, con le discussioni avvenute anche sabato e domenica.
L’approdo del Testo in Aula è previsto per mercoledì 18 novembre e l’approvazione ufficiale dovrebbe avvenire prima delle feste di Natale.Vediamo quali sono le modifiche definite.
- Ires, Irpef e le altre modifiche ufficiali sulle tasse 2025 nella nuova Manovra
- Cosa cambia per le detrazioni
- I nuovi bonus e le misure per le famiglie
- Le modifiche per le pensioni
- Le nuove misure per la sanità
- Naspi 2025, per chi e come cambia
- Turn over sbloccato per le Forze dell’Ordine e gli Enti locali
Ires, Irpef e le altre modifiche ufficiali sulle tasse 2025 nella nuova Manovra
Tra le modifiche ufficiali al testo della Manovra 2025 spicca l’Ires premiale per le imprese che trattengono in azienda l’80% degli utili e ne reinvestono il 30% in beni di transizione 4.0 e 5.0.
Nella versione del governo, il taglio di 4 punti percentuali resta limitato per il solo anno 2025, a differenza della proposta presentava che, invece, voleva introdurla in modo strutturale con corrispondenti tagli di spesa.
L’imposta sarà, dunque, rimodulata per incentivare investimenti e assunzioni. Per accedere allo sgravio, l’azienda non solo dovrà trattenere almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024 e reinvestirne il 30%, per una cifra che dovrà comunque essere superiore ai 20mila euro, ma anche:
- non deve aver fatto ricorso alla cassa integrazione;
- nel 2025 deve avere un numero di dipendenti non inferiore alla media del triennio precedenti;
- le nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato devono costituire incremento occupazionale.
Salta definitivamente la riduzione dell’Irpef per il ceto medio, cioè la riduzione dell’aliquota del secondo scaglione Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60mila euro.
La web tax per le imprese digitali sarà solo per le aziende che hanno un fatturato globale superiore ai 750 milioni di euro.
Arriva anche l’aumento della tassa di imbarco di 50 centesimi per i voli extra Ue dagli aeroporti italiani più grandi.
Sale, fino a 600 euro, il contributo che i Comuni possono richiedere per le domande di cittadinanza a chi vanta antenati italiani e aumentano da 300 a 600 euro i diritti degli uffici diplomatici e consolari.
Cosa cambia per le detrazioni
Modifiche in arrivo anche per le detrazioni fiscali. Vengono, infatti, eliminate dal tetto che fissa il plafond di utilizzo degli sconti le spese per startup e le Pmi innovative, i ratei dei premi di assicurazione (morte, invalidità permanente ed eventi calamitosi per abitazioni) e i bonus edilizi per la ristrutturazione dell’abitazione principale limitatamente alle spese di quest’anno.
Inoltre, aumenta da 800 a mille euro il limite delle detrazioni per spese di istruzione.
I nuovi bonus e le misure per le famiglie
Via libera al bonus per l’acquisto di nuovi elettrodomestici, che ha come obiettivo non solo quello di aiutare i cittadini e le famiglie nelle spese ma anche quello di sostenere la competitività del sistema produttivo industriale, oggi in forte crisi.
Stando a quanto deciso, chi ha un Isee entro i 25mila euro e decide di cambiare i vecchi elettrodomestici, più inquinanti e che consumano di più, come frigoriferi, lavatrici o lavastoviglie con modelli più green, potrà ottenere uno sconto fino a 200 euro.
L’importo si riduce a 100 euro per i cittadini più abbienti.
Molto spazio viene dato ancora alle famiglie: nasce, infatti, il fondo Dote famiglia, dedicato ai nuclei familiari con un Isee entro i 15mila euro per aiutarli nel pagamento delle rette per lo sport dei figli.
Sono state aumentate le risorse per scuole paritarie di 50 milioni in più per 2025 e di altri 10 milioni per il 2026.
E’ stato anche incrementato di 5 milioni per l’anno prossimo e di altri 5 per quello successivo il fondo per sostenere la spesa sociale dei Comuni ed è stato rifinanziato con 10 milioni per l’anno 2025 e 20 milioni per il 2026 il fondo per le morosità incolpevoli.
Rientra tra i bonus anche il nuovo fondo per la cosiddetta Zes, Zona economica speciale al Sud, che aumenta di 600 milioni, passando così da 1,6 a 2,2 miliardi di euro, e sarà cumulabile con gli incentivi di Transizione 5.0 e la mini decontribuzione per le nuove assunzioni.
Dal canto suo, Transizione 5.0 viene semplificata e rafforzata, con un’aliquota superiore per il credito d’imposta negli investimenti fino a 10 milioni, e per il fotovoltaico ed è prevista poi una decontribuzione per i lavoratori delle aziende del Sud che hanno fino a 250 impiegati.
Sarà del 25% nel 2025 e del 20% nei due anni successivi. Il taglio del costo del lavoro può arrivare al massimo fino a 145 euro a dipendente per 12 mensilità.
Le modifiche per le pensioni
Passando al capitolo pensioni, vista la delusione per i nuovi importi delle pensioni minime nel 2025, si va verso un ulteriore aumento di 8 euro al mese delle pensioni dei soggetti disagiati over 70.
E’ stato, invece, stabilito che i giovani neoassunti potranno versare i contributi Inps aggiuntivi e deducibili fino al 50%.
Le nuove misure per la sanità
Un emendamento prevede per gli straordinari degli infermieri dipendenti delle Aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale nel 2025 una tassazione con una flat tax al 5%.
Ma non solo: è prevista anche una borsa di studio di 4.773 euro lordi annui, circa 398 euro al mese per tutta la durata del corso, per gli specializzandi di area sanitaria non medica, come veterinari, chimici, fisici, odontoiatri, farmacisti, biologi, psicologi.
A erogare il beneficio sarà l’università di appartenenza.
Naspi 2025, per chi e come cambia
Si attendono cambiamenti anche per l’indennità di disoccupazione Naspi.
Un emendamento approvato prevede, infatti, che dal primo 1 gennaio 2025 i lavoratori che hanno dato dimissioni volontarie da un lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti potranno accedere alla Naspi in caso di licenziamento da un nuovo impiego solo a condizione di aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego.
Turn over sbloccato per le Forze dell’Ordine e gli Enti locali
Con le nuove modifiche alla Manovra è scattato il via libera alle assunzioni tra forze dell’ordine, gli enti locali e i ricercatori.
Per questi comparti, il taglio al 75%, cioè la regola che permette di destinare a nuove assunzioni solo trequarti dei risparmi prodotti dalle cessazioni dell’anno prima, è solo rimandata dal 2025 al 2026.
Ciò significa che forze dell’ordine, Comuni e province potranno continuare ad assumere rimpiazzando al 100% il personale andato in pensione o cessato.
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