Troppi incidenti, il Comune corre ai ripari. A pochi giorni dalla morte di una 75enne, investita sulle strisce in via Cilea, il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia annuncia una serie di provvedimenti, come aumentare le Zone 30, intensificare la prevenzione e il controllo e promuovere la sicurezza stradale.
Insieme all’assessore alle Infrastrutture della mobilità e al Traffico, Massimo Rizzu, ha affidato al comandante della polizia locale, Gianni Serra, e al dirigente del settore Viabilità, Fabio Spurio, il compito di rendere più sicure strade che, con l’intensificarsi del traffico, stanno diventando sempre più pericolose. Tra l’altro, in questi giorni, all’interno del progetto Moss, Mobilità sostenibile Sassari, stanno diventando realtà quattro nuove zone 30, tra via Brigata Sassari, piazza Castello, via Politeama, viale Umberto, via Bellieni, via Roma, via Asproni, corso Cossiga e l’emiciclo Garibaldi; poi tra via Asproni, via Roma, via Duca degli Abruzzi e viale Dante; ancora tra viale Italia, via De Nicola, viale San Pietro e via Amendola; infine tra viale Dante, via Duca degli Abruzzi, via Napoli e via Catalocchino.
Riduzione della carreggiata, installazione di cuscini berlinesi, segnaletica orizzontale e verticale così come stalli per la sosta togliendo quelli a spina di pesce a favore di quelli paralleli al senso di marcia: sono questi gli interventi previsti con l’intento di liberare i marciapiedi dalle auto. «Rendiamo più sicura un’area nevralgica della città e lo facciamo senza creare disagi a chi ci abita o agli esercizi commerciali che vi operano», afferma l’assessore Rizzu ricordando che verranno realizzati nuovi spazi di sosta lungo il lato destro di via Armando Diaz, in corrispondenza dell’attuale pista ciclabile: trattandosi infatti di una zona 30, la previsione è che biciclette e monopattini possano transitare in sicurezza sulla strada.
«Dal 1° gennaio al 10 novembre di quest’anno la polizia locale ha sanzionato 705 persone perché usavano il telefono mentre erano alla guida», dichiara il sindaco. «L’aumento delle infrazioni rilevate è del 30%, e se da un lato può dipendere dall’intensificarsi dei controlli, dall’altro indica la diffusione di una violazione che spesso causa incidenti, anche mortali». Ecco perché secondo Giuseppe Mascia serve «la prevenzione, ossia controlli, sanzioni ed educazione stradale».
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