Cremona. Oggi è stata pubblicata la classifica annuale sulla qualità della vita nelle province italiane, stilata dal Sole 24 Ore. Cremona si posiziona al quinto posto su scala nazionale, un risultato di rilievo che la pone tra le migliori province d’Italia. Ma cosa si cela dietro questo piazzamento? Andiamo ad analizzare i dati. Cremona eccelle in alcuni ambiti: si aggiudica il primo posto per inflazione, dimostrando un’efficace tenuta economica rispetto al carovita. Inoltre, si distingue anche nelle categorie dedicate alla qualità della vita di giovani e anziani, conquistando rispettivamente il terzo e il quinto posto. Sul fronte abitativo, il canone medio di locazione si attesta sui 470 euro, in linea con la media nazionale, mentre il costo al metro quadro per la vendita è di 2.150 euro, leggermente sopra la media italiana di 1.989 euro. Tuttavia, non mancano i punti critici. Cremona è al 101° posto per le PM10, un dato che conferma la pressione ambientale a cui è sottoposta la città, già nota tra le più inquinate d’Europa. Solo 3 aree protette in tutta la provincia, contro una media nazionale di 20, relegano Cremona al penultimo posto in Italia (106° su 107) per la tutela del territorio naturale. Sul fronte climatico, Cremona occupa l’81° posto per le ondate di calore e l’87° posto per le ore di sole, con una media di 7,5 ore giornaliere. Per quanto riguarda l’indice di criminalità, la città si colloca al 62° posto, una posizione intermedia che evidenzia un livello di sicurezza in linea con altre realtà italiane. Nonostante i problemi ambientali, Cremona spicca per la mobilità sostenibile: le piste ciclabili la collocano al quarto posto a livello nazionale, dimostrando che l’attenzione verso modelli di trasporto alternativi rimane un punto di forza. Per migliorare ulteriormente la qualità della vita e salire sul podio delle migliori città italiane, sarebbero necessarie politiche ambientali più incisive, volte a ridurre l’inquinamento e a proteggere il territorio. Cremona può essere fiera del risultato ottenuto, ma c’è ancora spazio per un futuro più sostenibile.
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