Arezzo, 17 dicembre 2024 – Dopo l’incontro tenuto al Corsalone il 24 ottobre, dove l’obiettivo era fare chiarezza sul tema della variante 71 incluso il tema area Sacci, il sindaco di Chiusi ha indetto un Consiglio Comunale dedicato al tema.
La maggioranza si è espressa a favore del progetto di 32 milioni per la realizzazione della variante del Corsalone. Le opposizioni hanno manifestato il proprio disappunto, anche per la narrazione dell’approvazione: la “quasi all’unanimità” del progetto, sottolineando che, in realtà, era potuto essere presente solo un consigliere di opposizione, altrimenti i voti contrari sarebbero stati tre.
Le opposizioni sono contrarie perché l’eventuale realizzazione della Variante del Corsalone, lungo la Sr71 del Casentino, rischia di avere un effetto devastante dal punto di vista sociale ed economico sul territorio, con perdita importante anche di posti di lavoro.
Quasi sempre le nuove infrastrutture stradali portano sviluppo sociale e crescita economica, ma in questo caso avverrebbe assolutamente il contrario. Lo sostengono con forza i cittadini e le forze economiche del territorio: commercianti, imprenditori, negozianti di Corsalone, infatti, hanno capito che, una volta tolto il passaggio della strada, si arriverebbe ad un isolamento assoluto.
Ma la loro preoccupazione non ha ottenuto la minima attenzione delle autorità delegate alla gestione dell’intervento. Ritornando all’incontro del Corsalone, è emerso che il Sindaco di Chiusi ha limitato il proprio intervento all’apertura dell’evento, senza offrire un contributo concreto o una visione chiara da parte della maggioranza.
È importante evidenziare che la partecipazione dei residenti del Corsalone è stata esigua; viceversa, erano presenti le opposizioni dei comuni di Bibbiena, Poppi e Pratovecchio Stia. La nostra rappresentanza, in qualità di opposizione del Comune di Chiusi, ha partecipato insieme ai rappresentanti delle attività produttive e ai proprietari dell’area Sacci.
Come già ribadito durante la campagna elettorale, il nostro obiettivo prioritario rimane quello di tutelare le attività commerciali e industriali del Corsalone, garantendo al contempo la sicurezza della strada statale, compresi la stazione, gli attraversamenti e gli ingressi verso le aree industriali ex-Stimet e le frazioni di Fontechiara e Pagliarese.
Esiste un progetto tecnico proposto dal Comitato del No che prende in considerazione tutte queste esigenze. Riteniamo che questo progetto meriti di essere valutato, ma purtroppo non è stato menzionato durante la riunione al Corsalone. Recentemente, il comune di Bibbiena, il cui confine include sia la stazione che l’area Sacci, ha avanzato una proposta per la creazione di un polo formativo tecnico di alta specializzazione.
Una soluzione che consideriamo valida per la riqualificazione dell’area e per l’intero territorio del Casentino. Tuttavia, questa proposta non è stata presa in considerazione dal Comune di Chiusi, nonostante la ricezione formale della proposta da discutere in Consiglio Comunale.
Ci chiediamo quindi le ragioni per cui il Sindaco di Chiusi stia ignorando questa possibilità considerato che, con la delibera numero 8 del 19 aprile 2022, il Comune aveva già manifestato l’intenzione di partecipare, in convenzione con altri Comuni, a un progetto di rigenerazione urbana. È forse un ripensamento o una scelta strategica dettata da motivazioni politiche?
Forse ha dimenticato? Forse è stato richiamato all’ordine perché fare qualsiasi progetto con il Comune di Bibbiena è il male assoluto? Conclusioni: Riteniamo fermamente che l’unica soluzione utile sia quella di un accordo con il Comune di Bibbiena e i proprietari dell’area Sacci, tenendo conto delle attività economiche e industriali esistenti, della sicurezza del tratto di strada interessato e di una visione progettuale per tutto il Casentino.
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