Niente parcheggi intorno, come annunciato. E, ma non è ancora chiaro, a quanto pare niente attività food al terzo piano, che «verrà messo a disposizione per iniziative e attività legate alla vita del mercato». Con (almeno) un anno di ritardo sul cronoprogramma, è arrivato il progetto esecutivo del mercato di San Benedetto del futuro. A illustrarlo ai rappresentanti del comitato degli operatori, con l’assessore allo Sviluppo economico Carlo Serra, è stato il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.
Al momento il primo cittadino non fornisce troppi dettagli, ma pubblica alcuni render (non nuovi) della struttura che verrà: «Il mercato è e resterà aperto fino al trasferimento nella struttura provvisoria di piazza Nazzari», assicura, «le operazioni di trasferimento inizieranno, dopo le feste, a gennaio 2025. Un percorso che ha visto coinvolti gli operatori del mercato sin dall’estate».
Prima del via libera definitivo «il progetto passerà in questi giorni in conferenza dei servizi per l’approvazione finale». Ma intanto Zedda assicura che «si è puntato molto sull’accessibilità e sulla funzionalità, risolvendo i problemi storici dell’attuale mercato. È stato rivisto completamente il sistema della logistica per gli operatori e migliorata l’accessibilità, con l’eliminazione delle barriere architettoniche», prosegue.
L’area di vendita «si svilupperà su due livelli, serviti da diversi ascensori. La struttura sarà dotata di una copertura con fotovoltaico, che copre il terzo livello, il quale verrà messo a disposizione per iniziative e attività legate alla vita del mercato».
Nel progetto esecutivo, inoltre, «si è tenuto conto di diversi suggerimenti degli operatori che più di chiunque altro conoscono i bisogni di una struttura complessa e identitaria che andrà sempre più valorizzata, senza snaturare la sua storicità».
Nelle carte preliminari dell’opera, quanto agli stalli all’esterno, si legge che i pochi parcheggi all’esterno spariranno per creare una piazza pedonale. Il progetto decreta l’addio a 5.695 metri quadri di stalli cruciali per un’attività commerciale. Secondo gli uffici tecnici sorge «la necessità di attuare politiche di rafforzamento della mobilità collettiva, lenta e sostenibile di collegamento del mercato con i quartieri limitrofi e con l’intera area urbana».
Enrico Fresu
© Riproduzione riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link