Sei bonus a fondo perduto sono in arrivo, ma attenzione a verificare prima tutti i requisiti per accedervi. I dettagli da scoprire.
Negli ultimi anni, il nostro governo ha messo in campo numerosi incentivi, che hanno interessato diversi ambiti. Ci sono stati e vi sono ancor bonus riguardanti il settore edile, psicologico, alimentare, dei trasporti e molto altro ancora.
Gli incentivi rappresentano un sostegno molto utile, perché supportano i cittadini nell’affrontare spese che altrimenti sarebbe più dura affrontare. Tra rincari di ogni genere e inflazione imperversante, le difficoltà ci sono e non si possono negare.
Tuttavia, sono in arrivo delle nuove soluzioni a fondo perduto, destinate a categorie ben precise, ma per accedere occorre avere altrettanto specifici requisiti. Scopriamo più nel dettaglio, di cosa si tratta.
Sei bonus a fondo perduto: a chi sono destinati, requisiti per accedere, come richiederli
Sei incentivi a fondo perduto sono disponibili per alcune categorie, entro la fine del 2024, e dovrebbero esserlo anche nel 2025.
Partiamo con il primo, Resto al Sud e Resto al Sud 2.0. Si tratta di un incentivo volto ad agevolare chi intende creare nuove attività imprenditoriali o da liberi professionisti, nel Sud e Centro Italia, ma anche isole minori marine, lagunari, site nella zona del Centro Nord.
Si tratta di un fondo perduto per il 50%, mentre il restante supporto consiste in un prestito bancario. L’incentivo riguarda soggetti la cui età è tra i 18 e i 55 anni. Per ulteriori info, bisogna accedere al sito Invitalia.
Resto al Sud 2.0, invece, ha come destinati giovani under 35, che desiderano aprire un’azienda al Sud, per l’appunto. Per avviare l’impresa, si possono ottenere voucher da 40 mila a 50 mila euro, per comprare beni e servizi. Oppure, si possono ricevere bonus a fondo perduto che vanno a sostenere dal 70% al 75% delle spese, fino a un limite di 200 mila euro.
Tra gli altri incentivi, c’è anche il fondo per la crescita sostenibile di iniziative di ricerca e sviluppo economia circolare. A tal proposito, sono stanziati sostegni da 500 mila e 2 milioni di euro, per aziende di ogni genere, attive in campo industriale, artigianato, servizi per l’industria, centri ricerca e molto altro.
E ancora, ci sono incentivi per le PMI del Sud, con il bonus PMI del Mezzogiorno. Esso è riservato a imprese che investono nell’innovazione al Sud, e il bonus sostiene fino al 75% delle spese da affrontare, tramite incentivo a fondo perduto, e prestito con agevolazioni di un certo tipo.
Invitalia propone anche un Fondo Pmi Creative, atto a incentivare progetti imprenditoriali nell’ambito di creazione, produzione e diffusione culturali e artistici. Le attività cui si riferisce il bonus sono architettura, software, videogiochi, musica, design, radio, editoria, biblioteche. Per accedere, le imprese devono essere classificate come PMI, e così registrate.
Infine, ci sono contributi a fondo perduto per la transizione ecologica e digitale delle aziende di Moda e nell’ambito del settore tessile. Dal Ministero delle Imprese e Made in Italy, arriva questo incentivo che concede alle aziende dei suddetti settori, un contributo a fondo perduto, per sostenere il 50% delle spese ammissibili, con un tetto di 60 mila euro. Per accedere, inviare le richieste entro il 31 gennaio 2025.
Bonus a fondo perduto per turismo sostenibile saranno ancora accessibili fino alla fine del prossimo anno. Si tratta di incentivi volti a sostenere strutture ricettive, per acquistare strumenti green che abbiamo un impatto minore sull’ambiente.
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