Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Perché la legge di bilancio rischia di liberalizzare la caccia #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


Un emendamento rende più difficile fare ricorso e a stabilire i calendari, oltre a Ispra, sarà un organo politico. Le associazioni scrivono al Quirinale.

  • In legge di bilancio entra un emendamento che allarga le maglie della stagione venatoria: sarà più difficile fare ricorso e a stabilire i calendari, oltre all’Ispra, sarà un organo politico.
  • Le associazioni animaliste e ambientaliste chiedono l’intervento del presidente della Repubblica per fermare questo provvedimento.
  • Ci sono anche 2 piccole buone notizie: il rifinanziamento dei centri di recupero per gli animali selvatici e della Carta geologica d’Italia.

Cosa c’entra la legge di bilancio con la caccia? Apparentemente, nulla. Di fatto però, un emendamento alla manovra che è attualmente in discussione alla Camera, presentato da una deputata di Fratelli d’Italia, Maria Cristina Caretta, rischia di allargare tantissimo le maglie dell’attività venatoria in Italia. E l’emendamento, pur non avendo alcun nesso logico con la legge di bilancio, che serve in teoria a indirizzare le politiche di spesa per l’anno successivo, al momento è stato dichiarato ammissibile dalla Commissione Bilancio. Generando ovviamente proteste e preoccupazioni da parte delle principali associazioni ambientaliste e animaliste.

Cosa prevede l’emendamento sulla caccia 

Secondo la nuova norma, i calendari venatori, che regolano i periodi di caccia, potranno essere impugnati solo entro 30 giorni dalla loro pubblicazione, limitando le opportunità per associazioni e cittadini di contestare eventuali irregolarità. Inoltre, la proposta affida a un Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale, un organo politico che conterrà anche rappresentanti delle associazioni dei cacciatori, il compito di emanare pareri equiparati a quelli scientifici dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale: praticamente la politica che si sostituisce alla scienza. Questo cambio di approccio potrebbe consentire la caccia a specie attualmente protette, suscitando timori per la biodiversità e il rispetto delle normative europee.

Le reazioni non si sono fatte attendere. In una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le principali associazioni ambientaliste e animaliste italiane, tra cui WWF, Legambiente, Lipu ed Enpa, hanno denunciato le gravi incostituzionalità dell’emendamento. Le associazioni sottolineano come la modifica violi l’articolo 9 della Costituzione, che tutela il paesaggio e il patrimonio naturale, e l’articolo 24, che garantisce il diritto all’accesso alla giustizia. Inoltre, viene evidenziato il rischio di una nuova procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea, simile a quella già attivata nel 2022 per la violazione della Direttiva Uccelli.

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Un colpo ai diritti e alla tutela ambientale

Le associazioni accusano il governo di piegarsi alle richieste delle lobby venatorie, sacrificando i principi fondamentali dello Stato di diritto per favorire una minoranza. “Con questa norma si facilitano l’uccisione degli animali per diletto e si ostacolano i giudici, i cittadini e le associazioni nel difendere la fauna selvatica e l’ambiente”, si legge nella lettera-appello consegnata a Mattarella. La modifica comprometterebbe anche la possibilità di sospendere la caccia in caso di provvedimenti illegittimi, con potenziali danni irreparabili per la fauna. Le associazioni chiedono dunque un intervento tempestivo di Mattarella per fermare l’approvazione definitiva dell’emendamento. “Il Presidente della Repubblica è il custode della Costituzione: confidiamo nel suo ruolo di garante per tutelare i diritti ambientali, giuridici e delle future generazioni”, affermano i firmatari della lettera. Caretta, la deputata che ha presentato l’emendamento, ha spiegato che “come ben sappiamo, fin troppe volte l’impugnazione del calendario dinanzi al Tar rappresenta una strategia ostruzionistica per danneggiare il regolare svolgimento dell’attività venatoria” e che questo sarebbe “un primo passo in avanti per dare risposte a professionisti della natura che lavorano con determinazione per garantire la manutenzione del nostro patrimonio faunistico”.

L’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, invece ha espresso il proprio disappunto in termini netti: “Durante la notte, con il favore delle tenebre, il governo ha approvato una norma che liberalizza la caccia in modo estremamente pericoloso. Si tratta di una decisione grave nel merito e nel metodo, che mette a rischio non solo l’ambiente ma anche la sicurezza dei cittadini, considerando l’aumento delle morti causate dall’attività venatoria”.

A fronte di questa brutta notizia, in manovra entrano quantomeno anche due piccoli provvedimenti  positivi sul fronte ambientalista-animalista: l’aumento di 500 mila euro per ognuno dei tre anni, fino al 2027, per i centri di recupero degli animali selvatici, un emendamento che porta proprio la prima firma di Sergio Costa, e un milione di euro l’anno per rifinanziare il completamento della Carta geologica d’Italia, uno strumento fondamentale per la prevenzione e la cura del territorio.

 

Siamo anche su WhatsApp.
Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.


Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.





Source link

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui