In attesa della prima di domani de “La voix humaine” di Jean Cocteau al Teatro Sociale, il regista Gianmaria Aliverta, impegnato a tempo pieno nelle ultime prove, rivela la propria lettura dell’atto unico di Cocteau del 1930, musicato da Francis Poulenc, che arriva a Rovigo nel nuovo allestimento e produzione del Teatro Sociale di Rovigo
Aliverta, regista lirico tra i più apprezzati delle ultime generazioni (classe 1984), ha collezionato in pochi anni vari allestimenti nazionali e internazionali, tra cui l’opera attesa al Sociale, già andata in scena con successo alla Fenice di Venezia, della quale ha curato anche scene e costumi.
Perché ama tanto quest’opera?
“E’ un’opera che ha sempre suscitato in me grande attenzione, perché è una storia d’amore tossica, che può riguardare chiunque, uomini e donne, di ogni tempo. Quando uno ha la sfortuna di cadere, la difficoltà è uscirne. Anche oggi, quando succede un femminicidio, ci si chiede perché un ultimo appuntamento se già sapeva il comportamento violento del partner: perché in una relazione tossica ti aggrappi ai momenti passati di felicità illudendosi che tornino e passando sopra a tutti gli altri negativi. La protagonista attraversa tanti stati d’animo: prima è combattuta, finge di essere forte e di avere superato, invece poi ammette che era una finzione rivelando la sua fragilità, fino al tragico epilogo. Siamo abituati a livello sociale a trovare un colpevole, ma in questo caso emerge il lato umano: quando finisce una vita, non c’è nessuno che vince o si salva e si può finire con l’empatizzare anche con il carnefice. Per questo continua a prendermi come un pugno nello stomaco, a differenza delle altre opere”.
Un’opera, quindi, di grande attualità…
“Bisogna leggere e capire il testo (in lingua francese ma con i sottotitoli italiani, ndr) per comprendere cosa è attuale, oltre le mode passeggere. E’ attuale non certo nella cornetta del telefono, oggi sostituita dal cellulare, ma nelle tematiche costanti e ripetitive, come vediamo nelle guerre e nel risorgere dei nazionalismi”.
E quale è stato l’apporto della musica di Poulenc?
“Moltissimo. Un regista lirico deve conoscere la musica; i due ingredienti non si possono più dividere”.
Ci può anticipare qualcosa dell’ambientazione?
“E’ la sala d’attesa di un ospedale con una donna in evidente stato di choc e tenuta calma da una flebo. E’ un’ambientazione realistica moderna e nello stesso tempo astratta, con pochi elementi scenici, ma grande attenzione agli aspetti tecnici”.
Come si è trovato al Teatro Sociale di Rovigo?
“Come tutti gli ambienti piccoli dei teatri di provincia, senza alcuna accezione negativa, si respira un’aria di casa accogliente, che ti solleva dalle 10-12 ore di lavoro, pur potendo puntare su tecnici altamente qualificati. Un teatro, che ha la direzione artistica più giovane d’Italia con otto produzioni l’anno, va sostenuto”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l'articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell'articolo?
Clicca qui