Quali sono le circostanze e gli elementi da considerare per capire se uno stipendio da 2mila euro al mese pu� essere considerato buono per vivere in Italia
Uno stipendio da 2mila euro al mese si pu� considerare buono?
Se volessimo dare una risposta alla domanda se uno stipendio da 2mila euro al mese può essere considerato attualmente buono in Italia, potremmo dire di sì. La media degli stipendi in Italia è di circa 1.400-1.600 euro netti al mese. Ciò significa che uno stipendio di 2mila euro al mese è sopra la media, quindi va bene, anche se per vivere davvero bene nel nostro Paese bisognerebbe guadagnare anche di più.
Uno stipendio da 2mila euro al mese si può considerare buono in Italia? Vivere in Italia con gli stipendi che attualmente vengono riconosciuti ai lavoratori dipendenti o i fatturati medi dei liberi professionisti e dei titolari di Partita Iva non è sempre facile.
Del resto, nel Belpaese gli stipendi sono ancora bassi rispetto a quelli di molti altri Paesi europei, nonostante i rinnovi contrattuali (che spesso non soddisfano) e l’adeguamento all’inflazione.
Oggi esaminiamo il caso di coloro che prendono 2mila euro al mese per capire se e quando effettivamente si può parlare di un buono stipendio.
- Prendere 2mila euro al mese può essere buono ma dipende da diverse situazioni
- E cosa cambia per i liberi professionisti?
Prendere 2mila euro al mese può essere buono ma dipende da diverse situazioni
Se volessimo dare una risposta alla domanda se uno stipendio da 2mila euro al mese può essere considerato attualmente buono in Italia, potremmo dire di sì. La media degli stipendi in Italia è di circa 1.400-1.600 euro netti al mese.
Ciò significa che uno stipendio di 2mila euro al mese è sopra la media, quindi va bene, anche se per vivere davvero bene nel nostro Paese bisognerebbe guadagnare anche di più.
Del resto, sono diversi i lavoratori che guadagnano effettivamente 2mila euro netti al mese o anche poco più, soprattutto dopo un bel pò di anni di lavoro, ma molti hanno stipendi ancora al di sotto di tale soglia.
Bisogna poi fare diverse analisi, a partire dal considerare se i 2mila euro sono lordi o netti e i diversi casi specifici da valutare, dove si vive (se in una grande città, in centro o in periferia, o in piccolo paese), se si è in famiglia o soli, che tipo di lavoro si fa, quali titoli di studio sono stati conseguiti, che esperienza si è maturati, l’età.
Se i 2mila euro sono lordi, considerando 13 mensilità, l’Irpef nazionale da pagare, le addizionali locali e i contributi Inps, l’importo netto percepito sarebbe di circa 1.100 euro al mese. Decisamente poco.
Ma se i 2mila euro al mese sono netti, allora sono un importo da considerare certamente eccellente se si vive da soli e in una normale città di Italia, meglio ancora se in un piccolo paese.
Cambia la situazione se lo stipendio di 2mila euro è di un dipendente che ha una moglie e figli. In questo caso, se si vive in un piccolo paese o nella periferia di una grande città, allora è considerato uno stipendio relativamente buono, anche se tante sono le spese da sostenere.
Se, però, si prendono 2mila euro netti, ma si vive in una grande città, come Milano, Roma, Firenze e si ha famiglia, allora tale importo, probabilmente, non sarà poi considerato così buono per sostenere tutte le spese dovute, da quelle familiari a quelle scolastiche, soprattutto se l’altro coniuge non lavora.
Per avere la possibilità di vivere una vita agiata, il che significa avere abbastanza soldi non solo per sostenere le spese quotidiane, familiari e scolastiche già calcolate, ma anche per poter andare al cinema, al ristorante o fare acquisti ogni volta si desideri, nonché poter organizzare vacanze, un single dovrebbe guadagnare 2.500 euro netti al mese e una famiglia almeno 4.500-5mila euro.
Lo stipendio serve, infatti, a soddisfare innanzitutto i bisogni primari, come l’affitto o il mutuo, le spese eventuali per le cure mediche. Ma se si riesce anche a mettere da parte qualche risparmio o ad avere qualcosina in più magari da spendere per i propri figli, allora è certamente meglio.
Dunque, sono tante le circostanze che si dovrebbero considerare per arrivare a giudicare quando uno stipendio può essere buono per ogni lavoratore e se 2mila euro al mese bastano.
E cosa cambia per i liberi professionisti?
Anche per i liberi professionisti uno stipendio di 2mila euro al mese, se netto, può essere considerato buono, pur se dipende dal tipo di professione che si svolge.
Per alcuni, infatti, tale importo è considerato molto basso.
Se l’importo è, però, da intendersi al lordo, la situazione cambia nettamente e di certo non si tratta di un buono stipendio.
Bisogna poi distinguere se i 2mila euro sono di un libero professionista in regime ordinario, e che quindi paga l’Irpef sulle normali aliquote vigenti attualmente, o in regime forfettario, che paga, invece, un’aliquota agevolata al 15% (se ha guadagni entro gli 85mila euro annui).
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