Il titolare della concessionaria Rangoni e Affini Volkswagen e Scania di Mantova racconta il valore del circolo virtuoso tra imprenditoria e territorio, l’importanza della cultura e dei giovani, e lancia un augurio ai Mantovani: “Lavorare insieme per un futuro più prospero”
MANTOVA – Cosa lega il successo di un’impresa al territorio in cui opera? Secondo Natalino Affini, titolare della concessionaria Rangoni e Affini Volkswagen e Scania di Mantova, è proprio questa relazione a fare la differenza. In questa intervista di fine anno, Natalino Affini racconta il valore del circolo virtuoso tra imprenditoria e territorio, l’importanza della cultura e dei giovani, e lancia un augurio ai Mantovani: lavorare insieme per un futuro più prospero.
Cosa significa per lei fare impresa a Mantova?
«Fare impresa significa rispondere a un bisogno. Un territorio fertile, fatto di cultura, servizi e persone preparate, è ciò che permette a un’azienda di prosperare. I nostri collaboratori, clienti e fornitori provengono da questo stesso contesto, ed è qui che troviamo la qualità di cui abbiamo bisogno. Pensare di poter crescere isolati è un’illusione. Non ha senso piantare un albero in mezzo al deserto: l’imprenditore ha il dovere di prendersi cura del terreno in cui opera. È un circolo virtuoso: investendo nel territorio, l’impresa stessa ne trae beneficio.»
In quest’ottica siete sostenitori di iniziative culturali di rilievo del territorio?
«Esatto, e in nostro sostegno a eventi come Festivaletteratura e Mantova Scienza nasce da questa consapevolezza di circolo virtuoso. La cultura educa, ispira e rende una città più attrattiva. Festivaletteratura porta Mantova sotto i riflettori internazionali, mentre Mantova Scienza stimola la crescita delle nuove generazioni in ambito scientifico. Come impresa, siamo felici di contribuire, anche perché ciò che diamo al territorio ha un ritorno in forma di opportunità e crescita collettiva.»
Cultura ma non solo. Come nasce l’idea del servizio “HelloBuddy” in azienda?
«HelloBuddy è un esempio concreto di come un’impresa può rispondere a un bisogno sociale. Si tratta di un servizio di noleggio a breve termine di veicoli adattati per persone con disabilità temporanee o permanenti. Non è un progetto orientato al profitto, anzi, è nato da una necessità reale di un nostro cliente che non trovava una soluzione. In quel momento ho capito che un’impresa deve esserci dove c’è bisogno, anche se questo non genera un guadagno immediato. HelloBuddy offre un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà, perché l’impresa non può essere solo una “bottega che vende”: deve avere un’identità e capire i bisogni delle persone.»
Ci sono vantaggi di fare rete tra imprenditori?
«Prendiamo ad esempio il comune di Lumezzane, ricco centro del bresciano, dove gli imprenditori si sostengono l’un l’altro: investono nello sport, nella cultura e persino nelle aziende più piccole per non farle chiudere. Questo approccio crea un circolo virtuoso in cui tutto il territorio prospera. È un esempio straordinario che anche a Mantova dovremmo seguire. Quando chiude una piccola attività, come un ristorante o una bottega storica, il danno è per tutti».
Quanto sono importanti i giovani per il futuro delle imprese?
«Il futuro dell’impresa passa dalle nuove generazioni. Nella nostra azienda abbiamo inserito un responsabile del personale per rafforzare il rapporto con le scuole e attrarre giovani talenti. Oggi contiamo 12 apprendisti e una media d’età di 30 anni tra i nostri tecnici. I giovani hanno voglia di imparare, ma non accettano più vecchi modelli: cercano aziende strutturate, con rispetto per le persone, sicurezza e attenzione alla formazione. Noi imprenditori dobbiamo saper ascoltare i giovani, perché sono loro a capire il mondo che cambia.»
Guardando al 2025, quale augurio si sente di fare ai Mantovani per il nuovo anno?
«Il mio augurio per il nuovo anno è che Mantova riscopra il valore della collaborazione. Se vogliamo che il nostro territorio sia ricco di opportunità, dobbiamo lavorare insieme, imprenditori, cittadini e istituzioni. Sostenere cultura, innovazione e attività sociali significa rendere Mantova un luogo in cui le persone vogliono vivere, lavorare e investire. Guardiamo al futuro con fiducia: il 2025 sarà un anno pieno di energia e nuove sfide, e sono certo che, insieme, sapremo affrontarle. Perché quando il territorio cresce, cresciamo tutti».
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