Masi ha spiegato che il Governo ha deciso tagli ai Comuni di 130 milioni di euro per l’anno prossimo e di 1,350 miliardi dal 2025 al 2029.
“Qui a Siena nessun cambiamento su IMU e IRPEF”, ha aggiunto, sottolineando che la Giunta di Nicoletta Fabio non ha lavorato per rivedere agevolazioni fiscali utili per affrontare i cambiamenti economici. Masi ha proposto invece una gestione più attenta della fiscalità, per favorire gli affitti e incentivare l’uso di locali vuoti.
“Si punta troppo sulle multe, che nel 2025 sono stimate a 12,5 milioni di euro”, ha affermato, invece di creare nuovi servizi o aumentare entrate sostenibili.
Anche le riserve economiche del Comune sembrano fragili:
Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (per somme difficili da riscuotere) cresce a 15 milioni di euro nel 2025.
Il fondo rischi legali arriva a 14 milioni nel 2024.
Si prevedono nuovi debiti per circa 17 milioni, di cui una parte già prevista per quest’anno, ma ancora non approvata dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Per mantenere l’equilibrio di bilancio, si fa affidamento su entrate straordinarie, come i 2,7 milioni da oneri di urbanizzazione. Tuttavia, Masi avverte che questa previsione potrebbe essere troppo ottimistica a causa dei limiti edilizi futuri, dati delle prossime salvaguardie degli strumenti urbanistici per i ritardi nella loro ideazione da parte di questa Amministrazione.
Infine ha criticato la gestione del Documento Unico di Programmazione (DUP), ovvero lo stato degli obbiettivi della programmazione, portato in approvazione assieme al bilancio, una pratica che può causare problemi se il DUP subisse modifiche. Ha comunque apprezzato l’inserimento dei criteri dell’Agenda 2030 nel programma del Comune.
“I tagli del Governo mettono a rischio il nostro Comune, la sanità e le università; da ultimo si apprende dell’emendamento che rescinde il legame del Biotecnopolo con TLS e il territorio, firmato dall’onorevole Michelotti e dalla destra che governa anche il Comune, che al contempo con la sindaca Nicoletta Fabio è socio fondatore di TLS”, ha concluso Masi, chiedendo una maggiore attenzione alla capacità economica della città per garantire lavoro, servizi e formazione.
“La destra al Governo non tutela Siena: i cittadini lo sanno, ed è ora che lo capisca anche la destra locale”.
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