Le comunità, grandi e piccole, come luogo di rinascita #finsubito prestito immediato

Queste festività natalizie ci offrono l’opportunità di fare gli auguri a voi e alle vostre famiglie, ma rappresentano anche un’occasione per riflettere insieme sui messaggi importanti lanciati in questi giorni da due figure di spicco della sfera pubblica e del mondo religioso: Mario Draghi e il Cardinale Matteo Zuppi. L’ex premier e presidente Bce Mario Draghi nel suo discorso di qualche giorno fa a Parigi al Cep ha ricordato che tutti desideriamo la società che l’Europa ci ha promesso, una società in cui possiamo mantenere i nostri valori indipendentemente da come cambia il mondo intorno a noi. Ma non abbiamo alcun diritto immutabile affinché la nostra società rimanga sempre come vorremmo. Dovremo lottare per conservarla. Il benessere europeo, i diritti e la stabilità non sono un patrimonio ricevuto in eredità, ma una costruzione fragile, una diga da consolidare con sforzi costanti. La soluzione, deve passare attraverso scelte difficili, visioni a lungo termine e azioni concrete. In relazione ai rallentamenti del commercio internazionale, alla frammentazione geopolitica e alla rapida evoluzione tecnologica, che ci sta lasciando indietro rispetto agli altri paesi, l’Europa si trova di fronte a cambiamenti importanti. L’Italia e gli altri paesi europei sono tra i più dipendenti dalle materie prime e i prezzi dell’energia sono due, tre volte più alti rispetto alla Cina e agli Usa. Questo significa avere sicuramente meno libertà di scegliere il nostro destino. Nelle stesse ore, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, lanciava un monito parallelo. La pace, ha spiegato Monsignore, non è un concetto retorico, ma una pratica quotidiana, e la sua crisi si intreccia con quella della democrazia. Zuppi ammonisce che non c’è pace senza giustizia sociale.

Si dice sempre che le cose possono cambiare se ognuno di noi fa la sua parte, per quanto piccola sia rispetto al risultato che si vuole raggiungere. Se questo è vero, allora dovremmo chiederci in che modo possiamo contribuire a raggiungere l’equità sociale e a ridurre la nostra dipendenza dalla produzione di energia da fonti fossili. Rispetto al nostro impegno e all’esperienza che stiamo maturando possiamo affermare che una delle possibili strade da percorrere può essere ritrovata nello sviluppo di comunità energetiche rinnovabili, dove si intrecciano i temi ambientali, economici e sociali, promuovendo lo sviluppo e il benessere di una specifica comunità territoriale. La Cer è un’organizzazione nella quale i soci sono abitanti, associazioni o imprese che collaborano per rispondere ai bisogni comuni del territorio (come servizi sociali, culturali, ambientali, o energetici) e valorizzare le risorse locali. In questo modo, si promuove l’autosufficienza energetica, si riducono i costi energetici e si crea un sistema più equo e sostenibile. Altro elemento importante è che le comunità energetiche rinnovabili favoriscono la partecipazione attiva dei cittadini, rafforzando il tessuto sociale e contribuendo alla transizione verso un futuro migliore e inclusivo.

L’augurio per tutti noi è di continuare a trovare ispirazione nella natura e di impegnarci a vivere in modo più sostenibile. Che il nuovo anno ci porti a fare scelte consapevoli per il bene del nostro pianeta. Insieme possiamo costruire un futuro per le generazioni a venire.

Auguri a tutti dal team Energoclub

Sostieni Energoclub

scatto fotografico di Eberhard Grossgasteiger