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Tra gli arrestati anche nomi nuovi
Palermo – Tutti gli indagati coinvolti nell’operazione antimafia effettuato dalla Guardia di Finanza di Palermo e che ha coinvolto il mandamento di Mazara del Vallo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori di garanzia davanti al gip di Palermo Fabio Pilato. Il blitz lunedì scorso ha visto 17 arresti tra Mazara del Vallo e Marsala, 7 persone sono finite in carcere e dieci ai domiciliari.
L’operazione ha smantellato il controllo mafioso delle aree rurali del versante sud del Trapanese. E come figura chiave del mandamento mafioso di Mazara (di cui fa parte Marsala) emerge quella di Pietro Burzotta. Genero del defunto boss Vito Gondola, Burzotta avrebbe raccolto l’eredità criminale del suocero, assumendo un ruolo di primo piano nella gestione delle aree di pascolo.
Nell’indagine anche un episodio di turbativa d’asta ad una vendita giudiziaria. Quella di un terreno, tra Mazara e Petrosino, della società «Orto Verde» di Giuseppe Alberto Argano, dichiarata fallita dal Tribunale di Marsala. Secondo le indagini della Dda, il tentativo di turbativa è stato orchestrato da affiliati mafiosi, tra cui Domenico e Pietro Centonze e Michele Marino, avvalendosi della forza intimidatoria di Cosa Nostra, avrebbero allontanato gli offerenti dalla procedura con minacce, collusioni e promesse, per farlo aggiudicare a soggetti vicini all’organizzazione.
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