Agricoltori under 40 sgravio contributivo ricalcolato dall’Inps #finsubito prestito immediato

Agricoltori under 40: arriva lo sgravio contributivo ricalcolato dall’INPS per i giovani agricoltori iscritti tra il 2020 e il 2022.

Con il recente messaggio n. 3338 del 2024, l’INPS ha annunciato di aver completato il ricalcolo del beneficio contributivo spettante agli agricoltori autonomi under 40, iscritti per la prima volta alla previdenza agricola nel triennio 2020-2022.

Il beneficio, destinato a promuovere il ricambio generazionale in agricoltura, si traduce in un’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per i primi 24 mesi di attività.

L’aggiornamento rappresenta un passo significativo per i giovani agricoltori italiani, che ora potranno beneficiare pienamente dello sgravio contributivo previsto dalla normativa. La revisione dell’INPS garantisce una maggiore coerenza nell’applicazione dell’esonero, favorendo così il ricambio generazionale e lo sviluppo del settore agricolo in Italia.

Cosa prevede il beneficio?

Il beneficio è stato introdotto dall’articolo 1, comma 503, della legge 160/2019, con l’obiettivo di incentivare l’ingresso dei giovani nel settore agricolo. L’esonero contributivo è applicabile ai giovani agricoltori che si iscrivono per la prima volta nelle gestioni dell’INPS dedicate ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali.

Secondo la normativa, coloro che hanno avviato la propria attività tra il 2020 e il 2022 hanno diritto a un’esenzione pari al 100% dei contributi previdenziali agricoli ai fini pensionistici per i primi 24 mesi dall’inizio dell’attività.

Problemi con l’applicazione 

Tuttavia, l’INPS ha inizialmente applicato questo beneficio in modo ridotto, interpretando la norma in modo restrittivo. In molti casi, l’esonero è stato concesso solo per due anni civili, anziché per i 24 mesi completi previsti dalla legge. Ad esempio, se l’attività di un giovane agricoltore iniziava a metà anno (come il 1° luglio 2020), il beneficio veniva applicato solo fino al 31 dicembre dell’anno successivo, per un periodo complessivo di soli 18 mesi.

Ricalcolo dello sgravio

A seguito di numerose richieste e al fine di evitare contenziosi, l’INPS ha rivisto la sua interpretazione, confermando che il beneficio deve essere riconosciuto per l’intero periodo di 24 mesi a partire dalla data di iscrizione del lavoratore.

Il ricalcolo verrà eseguito d’ufficio e le somme spettanti saranno rese disponibili nel Cassetto previdenziale del contribuente. Gli agricoltori potranno richiedere la compensazione del credito accumulato attraverso le modalità abituali.

Limitazioni e regime “de minimis”

È importante sottolineare che il beneficio è soggetto al regime degli aiuti di Stato “de minimis”, il che significa che il ricalcolo non sarà effettuato nei casi in cui l’applicazione dell’esonero avrebbe superato i limiti stabiliti da tale regime.