A Città di Castello, il laboratorio della scuola di arti e mestieri “Bufalini” ospita un originale presepe metalmeccanico. Quest’opera, realizzata dagli studenti del corso di meccanica, non solo celebra la tradizione natalizia, ma lancia anche un forte messaggio sui temi del lavoro e delle conquiste sociali. Fino al 6 gennaio, il laboratorio diventa un palcoscenico inusuale per una Natività composta da trucioli e pezzi in acciaio, simbolo del legame fra artigianato e innovazione.
La genesi di un’opera contemporanea
Il presepe metalmeccanico ha preso vita grazie a un’iniziativa dei docenti del corso di meccanica: Patrizia Polcri, Francesco Fascella ed Alvaro Bianconi. Partendo da una lezione pratica di meccanica, hanno guidato gli studenti nell’utilizzo di strumenti di saldatura, tornitura e fresatura per dare forma a un progetto decisamente originale. L’atmosfera del laboratorio si è trasformata in un vero e proprio cantiere creato per celebrare il Natale, con il profumo del metallo lavorato e l’entusiasmo giovanile che hanno caratterizzato ogni fase di realizzazione.
Il risultato finale è una rappresentazione della Natività in cui le statuine di Giuseppe, Maria e Gesù Bambino troneggiano fra i trucioli d’acciaio. In questo contesto, anche il bue e l’asinello diventano elementi di un racconto che si sviluppa attorno ai materiali di lavoro, un richiamo evidente al mestiere e ai diritti che accompagnano l’arte della lavorazione dei metalli. I visitatori possono ammirare come tutto sia curato nei minimi dettagli, creando un contrasto affascinante tra la tradizione e la modernità.
Un messaggio di rispetto e solidarietà
Gli autori di questa opera hanno voluto che il presepe fosse un’affermazione di valori profondi e attuali. Giovanni Granci, presidente del Bufalini, insieme al direttore Marco Menichetti, ha spiegato che il presepe rappresenta un “bel regalo di Natale” dedicato alla scuola e alla comunità. In un momento in cui il lavoro e i diritti dei lavoratori sono temi di cruciale importanza, questa creazione incoraggia a riflettere sull’importanza delle tradizioni senza dimenticare i valori sociali che oggi ci riguardano da vicino.
Il presepe metalmeccanico diventa quindi non solo un’attrazione per i visitatori, ma anche un simbolo di come le nuove generazioni possano fondere artigianato e innovazione, portando avanti il messaggio di una comunità che guarda al futuro. La scelta di usare materiali come il metallo non è semplicemente un colpo d’occhio, ma un reale richiamo alle competenze tecniche che i giovani apprendono all’interno del loro percorso formativo.
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La presenza del presepe all’interno della scuola ricorda che l’arte e il lavoro manuale sono profondamente interconnessi e che la bellezza può nascere anche nei luoghi dedicati alla formazione tecnica. Un modo per dimostrare che, oltre all’aspetto visivo, la creazione è anche un veicolo di valori e significati che arricchiscono la comunità.
Sguardo al futuro: tradizione e innovazione
Il presepe metalmeccanico di Città di Castello non è soltanto un’opera da vedere, ma un’iniziativa che promuove l’importanza della formazione professionale e il rispetto delle tradizioni. In un periodo in cui la tecnologia e l’automazione stanno cambiando il mondo del lavoro, questa creazione ricorda che le mani degli artigiani e il loro sapere sono una risorsa fondamentale.
Il successo dell’iniziativa potrebbe stimolare ulteriori progetti simili, invitando al dialogo su come integrare tradizione e innovazione nei contesti educativi. La speranza è che sempre più giovani trovino nei mestieri artigiani una strada per esprimere la loro creatività e le loro aspirazioni, formando una comunità unita e consapevole.
La bellezza del presepe metalmeccanico, dunque, non sta solo nell’estetica, ma nel messaggio che porta con sé, un messaggio di lavoro, rispetto e continua ricerca di un equilibrio tra passato e futuro, un richiamo a non dimenticare mai il valore delle tradizioni che definiscono la nostra identità.
Ultimo aggiornamento il 22 Dicembre 2024 da Laura Rossi
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