Non solo le analisi tossicologiche, si scava anche nei telefonini degli anziani coniugi per scoprire la verità sul giallo legato alla loro morte.
Sono iniziati ieri mattina gli accertamenti tecnici irripetibili sui reperti biologici e sugli apparecchi telefonici acquisiti dal Ris nella casa dell’agente di commercio Luigi Gulisano, 79 anni, e di sua moglie Marisa Dessì, di 82, trovati assieme senza vita nello studio della loro abitazione in via Ghibli, a Cagliari, lo scorso 5 dicembre da uno dei figli.
Mentre i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche analizzeranno nei laboratori della caserma di San Bartolomeo le tracce di sangue individuate nell’appartamento, i resti alimentari recuperati (oltre che tra i rifiuti, anche nel frigo e in dispensa), così come impronte digitali e altro materiale acquisito che è ritenuto utile per l’inchiesta, i tecnici informatici sonderanno le memorie degli apparecchi telefonici per recuperare messaggistica, chat e altro materiale sul traffico delle chiamate in entrata e in uscita nei giorni a ridosso di quello che, in tanti tra gli investigatori, sono ormai convinti essere un duplice delitto.
Il fascicolo resta ancora contro ignoti. La sensazione tra gli investigatori della Procura e dei carabinieri è che si possa arrivare a una svolta in tempi rapidi.
Ulteriori dettagli nell’articolo su L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale
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