CREMONA – «È più di un’opportunità, è un modo per costruire percorsi in grado di offrire una formazione mirata, di valorizzare le doti di quei ragazzi che desiderano approcciarsi in maniera competente e completa al mondo del lavoro».
Così inizia a illustrare i nuovi percorsi tra formazione e lavoro Imerio Chiappa, provveditore di Cremona, nominato responsabile a livello regionale per la sperimentazione del percorso di riforma degli istituti tecnici e professionali con la formula quattro anni più due di formazione tecnico superiore.
«Sul territorio abbiamo la proposta della casearia di Pandino, dell’istituto Ghisleri a Cremona, oltre il Marazzi a Crema — spiega il provveditore, che da pochi giorni ha assunto anche la reggenza dell’ufficio scolastico territoriale di Sondrio —. Con l’attivazione della Direzione generale dell’Istruzione tecnica e professionale al Ministero, si è aperta a cascata per le Regioni la necessità di coordinare lo sviluppo dell’istruzione tecnico-professionale sui vari territori. La partita che può giocare la Lombardia è importante e a questo mi sto dedicando, cercando di capire quali siano le opportunità offerte da questa riforma dell’istruzione tecnico-professionale».
Nella vulgata si parla di un accorciamento del corso di studi, ma non è così e assicura Chiappa. «Nessuna voglia di fare sconti, anzi — spiega—. I contenuti e le competenze da acquisire non variano, a variare è l’approccio e la possibilità di costruire competenze tecniche condivise con le realtà del territorio che sono chiamate in causa per dare ai ragazzi strumenti per entrare nel mondo del lavoro».
Il percorso dei quattro anni più due di corso di formazione tecnico superiore rappresenta una modalità per specializzarsi in maniera mirata «e venire incontro a quei ragazzi che sentono la necessità di dare alla loro formazione un orizzonte occupazionale e concreto forte e spendibile — spiega —. Il primo biennio è uguale per tutti, nella fase transitoria, entro i due anni i ragazzi saranno chiamati a scegliere quale percorso preferiscono; l’idea di fondo è quella che i ragazzi definiscano il loro percorso non da subito, ma utilizzando il primo biennio come tempo per maturare consapevolezza. La formulazione dei quattro anni di superiori più i due di istruzione tecnica superiore in realtà porta a sei il tempo della formazione, ma con una differenza».
E quando parla di differenza, Chiappa tiene a sottolineare come «sia impensabile che la scuola stia al passo con i tempi velocissimi dell’innovazione, ma questo non vuol dire rimanere fermi. Noi dobbiamo dare la possibilità ai ragazzi di acquisire una formazione tecnica di base forte, che possa essere spendibile poi su diversi contesti, arricchita da esperienze concrete e maturate nello stretto rapporto col mondo delle imprese».
Ed è qui lo scarto che Chiappa vede vincente: «Due dei miei figli hanno intrapreso un percorso di istruzione tecnico superiore e hanno dimostrato, anche nel cambiare lavoro, una capacità di adattamento e flessibilità quanto mai preziosi — spiega —. Ed è qui la differenza con quanto accade oggi. Già dal secondo biennio l’interazione fra docenti dell’istituto ed esperti esterni diventa forte, caratterizzante, fornendo quella specificità che può arrivare da chi opera nel mondo concreto del lavoro. Ed è in questo interscambio di competenze e di capacità che si nutrono i nuovi percorsi che le scuole stanno elaborando. Si tratta di un riscatto dell’istruzione tecnica, ma soprattutto è lo sforzo di valorizzare intelligenze diverse e quei ragazzi che sentono la necessità di mettersi all’opera e non si sentono adatti a un percorso universitario. Il 4+2 permette di avere una formazione tecnica mirata, costruita su pacchetti di esperienze di lavoro concrete e al passo con i tempi».
Ed in questo senso si pone l’offerta formativa messa in atto dal Ghisleri, che attiverà un percorso per formare la figura del data scientist, un percorso 4+2 che coniuga l’indirizzo in Sistemi Informativi aziendali con il percorso Its per tecnico superiore Data Scientist, implementando il curriculum col percorso di specializzazione tecnica post-diploma attraverso corsi ad hoc realizzati in sinergia con le aziende e gli esperti del territorio.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link