Hotel da incubo a Brentonico: «Sfoghi cutanei e raffica di malesseri forse a causa di acari e batteri: abbiamo chiamato i carabinieri»

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di
Tiziano Grottolo

Trentino, i turisti che hanno lasciato in anticipo l’albergo: «Vacanze da incubo». L’ipotesi dell’acqua contaminata

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Da qualche giorno sulle pagine social di un hotel di Brentonico (Trento) si sta combattendo una «battaglia» a suon di recensioni. Si va da chi parla di «vacanze da incubo» a chi, al contrario, descrive un albergo «appena ristrutturato, con camere nuove e pulite». In altre parole, la struttura è piaciuta moltissimo oppure per nulla. Oltre al fatto che le recensioni sono state scritte nei giorni scorsi, su una cosa tutti concordano: il personale è molto disponibile e gentile. Ad ogni modo, una vacanza storta può capitare a chiunque ma quanto avvenuto a Brentonico va ben oltre le lamentele, tanto da aver richiesto l’intervento dei carabinieri.

La nuova gestione

La struttura in questione ha riaperto i battenti sotto una nuova gestione a fine dicembre, giusto in tempo per le festività natalizie che ogni anno richiamano in Trentino centinaia di migliaia di turisti. Tuttavia, per alcune famiglie che hanno scelto Brentonico le vacanze sono state proprio da dimenticare. «Siamo arrivati in Trentino per trascorrervi il Capodanno e passare qualche giorno sulle piste da sci della Polsa, mai ci saremmo immaginati che la nostra vacanza sarebbe finita in ospedale», dichiara uno degli ospiti arrivato dal Sud Italia insieme alla moglie e al figlio piccolo. «Quando siamo arrivati ci siamo accorti subito che qualcosa non andava, alcuni servizi pubblicizzati online non erano disponibili e l’hotel non sembrava particolarmente curato». Poi, però, le cose sarebbero addirittura peggiorate. «Dopo un paio di giorni abbiamo iniziato a stare male», ricorda l’uomo. «Sia mia moglie che nostro figlio hanno manifestato dei rash cutanei su varie parti del corpo». 




















































L’ipotesi dell’acqua contaminata

Altri turisti hanno accusato problemi intestinali e sfoghi sulla pelle, in alcuni casi hanno dovuto rivolgersi al pronto soccorso o alla guardia medica per farsi visitare. «Un giorno mia moglie si è svegliata in preda a dolori atroci, così ci siamo precipitati al pronto soccorso: le hanno diagnosticato delle punture da insetto con una sovrainfezione batterica», racconta il marito della donna. «Abbiamo lasciato in anticipo l’albergo perché eravamo preoccupati per la nostra salute, siamo pronti a fare causa ai gestori». Altri hanno fatto lo stesso, abbandonando la struttura di Brentonico per proseguire le vacanze altrove. «Nell’hotel c’era troppa umidità — afferma un’altra famiglia che ha trascorso le vacanze nella stessa strutture — l’acqua della piscina era fredda». Ad alcuni turisti che si sono rivolti al pronto soccorso di Rovereto è stata diagnosticata un’infezione batterica, che potrebbe essere riconducibile a dell’acqua contaminata.

L’assenza del titolare

L’ipotesi, tutta da confermare, è che gli sfoghi cutanei possano essere legati alla presenza di acari o parassiti. Alcuni turisti puntano invece il dito contro la piscina dell’hotel. Quel che è certo è che diverse famiglie si sono rifiutate di pagare e nel pomeriggio del primo gennaio si sono rivolte ai carabinieri. Sul posto è effettivamente intervenuta una pattuglia della Compagnia di Rovereto che ha effettuato un sopralluogo. Dalla struttura non hanno voluto commentare nel merito la vicenda, limitandosi a sostenere che sarebbero stati gli stessi dipendenti dell’hotel a richiedere l’intervento dei militari perché alcuni ospiti sarebbero diventati aggressivi tra loro. Una circostanza che viene smentita con forza dai clienti e che non trova riscontro nemmeno dalle forze dell’ordine. Gli animi si sarebbero infatti scaldati nel momento in cui gli ospiti della struttura hanno chiesto di poter parlare con il titolare, scoprendo che quest’ultimo non era presente. «Non ci hanno nemmeno fatto incontrare il direttore dell’albergo e il titolare non si è mai fatto vivo», la denuncia dei clienti insoddisfatti.

«Un minimo di tolleranza»

Per ora pare non siano state formalizzate delle denunce, ma al momento sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei militari, che stanno provando a fare luce sull’origine dei misteriosi malesseri. Occorre precisare che, ad oggi, non è stato dimostrato che i malesseri accusati dai clienti dell’hotel siano collegati alla struttura: potrebbe comunque trattarsi di una sfortunata coincidenza. Nel frattempo, rispondendo ad alcune recensioni negative su Facebook qualcuno ammette che «possono esserci stati “malfunzionamenti”», ma viene chiesto «un minimo di tolleranza» per una struttura che ha aperto da poco i battenti.

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