[ethereumads]
Gilles Senn tiene in partita i biancoblu neutralizzando l’onda d’urto del Friburgo, soprattutto insuperabile anche nella lotteria dei rigori.
Quinto – Possiamo dire esame superato per i leventinesi che dopo il vittorioso overtime con l’Ajoie, dove fondamentalmente non è che avessero convinto più di quel tanto, ieri sera con il Gottéron per la diciassettesima volta in questo campionato se la sono giocata vincendo questa volta ai rigori. Contro la squadra in questo momento più in forma del campionato, che era reduce dalla passeggiata alla Corner Arena di domenica pomeriggio con il Lugano. Diciamo che la prestazione non è stata anche in questo caso molto convincente, ma quello che conta, arrivati a questo punto della stagione, è fare più punti possibili. Anche perché le partite iniziano ad essere sempre di meno e la classifica diventa sempre più pesante.
Ma quando si vince si ha sempre ragione, due punti per i biancoblu e uno per il Gottéron, quindi tutti felici e contenti alla fine. Comunque aver avuto la meglio su questo Friborgo non è stato per nulla facile anche perché a tenere in partita i padroni di casa è stato soprattutto uno strepitoso Gilles Senn. Che nei momenti cruciali della partita ha permesso ai suoi compagni di rimanere a galla. Oltre ad avere avuto il merito di portarsi in vantaggio con Bürgler approfittando delle poche occasioni che si sono presentate. Tenendo botta chiaramente al ritorno dei burgundi in un secondo periodo dove la difesa leventinese, per quanto bistrattata in questa stagione, ha retto almeno fino al pareggio di Sörensen.
Il tutto in un incontro volato via abbastanza velocemente fino al fischio della terza sirena senza grossi sussulti. Un overtime passato indenne dove qualche ghiotta occasione c’è stata per i padroni di casa. Per far proprio l’incontro prima della lotteria dei rigori dove a mettere la firma è stato il classico ex di turno. Ossia quel DiDomenico che con due rigori realizzati ha regalato due punti più che meritati. Prossima sfida sempre qui alla Gottardo Arena contro il Ginevra Servette venerdì sera.
Focus on: Gilles Senn e’ stato il protagonista assoluto della serata. Il portiere elvetico ha sfoderato interventi straordinari, soprattutto in un secondo periodo molto intenso, ma in fondo il compito di un portiere è quello di parare. Gilles Senn lo ha fatto alla stragrande, pochi giorni or sono il suo collega Juvonen era stato messo sul banco degli imputati per una prestazione discutibile. Ma di questo ne abbiamo già parlato, le colpe non erano solo tutte sue ma anche della squadra. Questa volta diciamo che l’ex Davos si è superato in diverse occasioni, ma non è che abbia goduto di una grande protezione da parte dei difensori. Più che altro, la differenza con il suo collega finlandese, risiede nel semplice fatto che Gilles Senn al momento attraversi un buon momento di forma.
Con il consenso del pubblico e della critica, e si sa quando i golies stanno bene e sorretti anche dalle convinzioni nei propri mezzi, possono anche superarsi in determinate situazioni. Sicuramente questo è un merito che va riconosciuto innanzitutto al portiere ma anche chi ha saputo sceglierlo. Tornado all’incontro, è stato anche un Ambrì che ha capito i propri limiti e contro la squadra più in condizione del campionato ha cercato almeno di limitare i danni. Per l’occasione Cereda anche a questo giro non ha convocato Pestoni e questa scelta sembra avergli dato ragione. Diciamo che ogni allenatore si assume le responsabilità delle proprie scelte e può essere oggetto di critica.
Noi non siamo né pro né contro Cereda, tuttavia la gestione di Juvonen domenica pomeriggio, per il modo, non è stata molto edificante. Ma è tutto limitato a una singola partita, in fondo certe scelte vengono fatte per il bene della squadra. Anche perché il post season si sta avvicinando e forse a questo punto ognuno cura il proprio orticello con i metodi più consoni. Mettendo da parte l’interesse di un giocatore che fondamentalmente con la squadra biancoblu non ha più nulla a che vedere. Tuttavia finché vestirà questa maglia, la sua esperienza a questo punto della stagione, ricopre comunque un ruolo chiave determinante anche per l’equilibrio del gruppo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link