I giovani del Christmas Contest cantano un mondo migliore

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Arianna Ciampoli, conduttrice del Christmas contest

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Il Papa vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la voce dei più giovani. Così nasce il Christmas Contest, il concorso canoro riservato ad artisti fra i 16 e i 35 anni e aperto a brani di tutti i generi musicali, purché inediti. Promosso dalla Fondazione Cultura per l’Educazione con il Patrocinio della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura e in collaborazione con gli Istituti Culturali della Repubblica di San Marino. Giunto alla sua quarta edizione, i vincitori del 2024 proclamati a fine settembre si esibiranno durante lo storico concerto di Natale – registrato il 14 dicembre all’Auditorium della Conciliazione di Roma e in onda in prima serata su Canale 5 la sera del 25 dicembre condotto da Federica Panicucci – alla presenza di grandi artisti come Roberto Vecchioni, Ricchi e Poveri, Fabrizio Moro, Ditonellapiaga, Raphael Gualazzi, Iva Zanicchi, Boomdabash, Fausto Leali, Omar Pedrini, dall’Italia; dal mondo, tra gli altri The Trammps (USA) e Emeli Sandé (Regno Unito) e il Benedict Gospel Choir (USA). Tutti si esibiranno dal vivo accompagnati dall’Orchestra Italiana del Cinema diretta dal M° Adriano Pennino. Un concerto che guarda al Giubileo, all’indomani dall’apertura della porta Santa, e vuol dare testimonianza di legami e ponti tra tradizioni e culture.

«Quando sentiamo parlare di cultura pensiamo a libri per pochi, alla cultura formale delle accademie. Ma il Papa e il cardinale Josè Tolentino ci aiutano a capire che la cultura riguarda tutti» aveva detto monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, direttore della Rivista del Cinematografo e segretario della “Fondazione Pontificia Cultura per l’educazione” del dicastero Cultura per l’Educazione della Santa Sede, durante la premiazione del Christmas Contest a fine settembre. «Avviene attraverso un libro, un film. È il nostro modo di pensare il mondo. Quanto forma il mio pensare e il mio intendere il mondo della musica popolare, leggera? Ci permette di sintonizzare il nostro sentire su quello di qualcuno che ha saputo rendere le nostre ferite o le nostre gioie universali. La cultura serve per entrare nel grande respiro del mondo con un’opera d’arte. Il Christmas contest offre questa opportunità ai giovani: di misurarsi e competere che non vuol dire per forza “vinceremo”, ma chiedersi “Potrà essere il mio futuro e il mio lavoro? O sarà la mia passione da coltivare per me per gli altri e per la mia felicità?”. Quante persone col dono del canto hanno reso bella la vita degli altri. Ma, soprattutto, mi colpisce che tanti giovani come voi abbiano messo la testa sui temi del contest e siano stati capaci di condividere queste riflessioni». 

Eva Maria Nicolescu, 16 anni


Eva Maria Nicolescu, 16 anni

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Condotti da Arianna Ciampoli – «gli adulti hanno il vizio di chiudervi nelle loro categorie, ma ogni volta che vi si dà da possibilità di esprimervi dimostrate di essere una grande rivoluzione. Vi porterò nel cuore con le vostre mille sfumature» – i concorrenti hanno cantato la vita, l’amore, la speranza, il cambiamento climatico, la solitudine. Noi abbiamo incontrato i vincitori: il premio miglior interpretazione a Eva Maria Nicolescu da Bucarest, Romania; il premio miglior musica al Brigth Trio (Saule Tamulionyte, Emilis Tamulionis e Giedré Genutaityte) con Be as you are dalla Lituania e il Premio miglior testo MasalaeForesta di Miriam Masala e Giuseppe Foresta.

Eva Maria Nicolescu, 16 anni, con una canzone sull’amore. «La pandemia per noi giovani è stato un periodo molto pensante» ci ha raccontato. «La cerchia di persone intorno a noi si era allontanata emotivamente, abbiamo notato la paura di essere vicini. Ecco perché canto l’amore che ci unisce, la mano che tocca è il modo migliore di ritrovarsi. Ho bisogno di toccarti e che tu ci sia per tornare a essere vicini, in maniera empatica, oltre agli schermi». Eva Maria canta «l’amore superficiale della nostra generazione ed è difficile trovare quello vero. Noi viviamo in un mondo di schermi perché la nostra generazione vive tutto sui social non si riesce ad andare in profondità». Nella canzone si chiede «dove lo troverò, avrò mai la possibilità di incontrarlo? Perché anche i miei rapporti passano dai social… ci si incontra su Instagram e non ci sono le fasi dell’amore… non si crea una profonda relazione… vedi persone che non capiscono la profondità della parola amore. Bisogna rendersi conto – ma serve un’intelligenza superiore – che così si sta distruggendo l’immagine dell’amore».

Il  Brigth Trio


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Il  Brigth Trio (Saule Tamulionyte, Emilis Tamulionis e Giedré Genutaityte) con Be as you are da Vilnius in Lituania ha vinto il premio miglior musica. Loro sono mamma e due figli: Giedre ha 45 anni, Saule 16 ed Emilis 19. «Siamo una famiglia in cui tutti cantano anche mia madre e mio padre. Non esisteva stare senza musica. Emilis a casa ha uno studio musicale e ha creato una band punk con gli amici. Saule preferisce heavy metal e jazz. La canzona che abbiamo cantato è un gospel moderno. Un incoraggiamento a essere se stessi perché tante volte noi ci nascondiamo a noi stessi e uno dall’altro e non ci accettiamo. Un incoraggiamento a non mollare ogni giorno. Ognuno di noi ha due lupi che vivono dentro di sé: uno carino e l’altro brutto e nero. Quello che nutri è quello che vince. Nutriamo la nostra luce, accettiamo chi siamo».

Miriam Masala e Giuseppe Foresta


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MasalaeForesta di Miriam Masala e Giuseppe Foresta ha vinto il premio miglior testo. Miriam ha 32 anni viene da Albenga, Giuseppe 35 e viene da Reggio Emilia. La loro è un’amicizia fraterna. «Siamo molto simili, entrambi veniamo da famiglie numerose. Il bello del Natale è essere liberi di star insieme, il calore dello stare insieme. Tutti momenti che magari durante l’anno fai più fatica ad avere». Su questa stessa falsa riga è la loro canzone. «Cantiamo il Natale, quel momento dell’anno in cui coltivare quel contatto umano che durante l’anno manca. È così facile essere uniti a Natale perché non riusciamo a esserlo durante l’anno? La semplicità di due mani che si tengono. Fare le cose in due è la vera forma di amore». 

Felicity Lucchesi


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La bellezza di questo Contest è di ospitare, nelle edizioni successive, anche chi ha vinto quelle precedenti. Come Felicity Lucchesi, 29 anni, che nel 2022 ha vinto il premio miglior musica con Christmas comet. «Un invito alle persone ad avere speranza a seguire la cometa nel buio della notte. La cometa che è Gesù, venuto a illuminare la strada». Felicity che il 18 maggio scorso ha cantato all’arena di Pace di Verona. «Cantare la pace davanti al Pontefice è stato un onore e un momento molto significativo. Ho musicato il salmo scelto per la giornata “giustizia e pace si baceranno”». Felicity che oltre al canto ha anche un’altra passione: il calcio. «Due passioni che oggi, facendo parte della nazionale cantanti, si incontrano».

Francesco TIberi


Francesco TIberi




Francesco Tiberi, infine, 33 anni, che ha vinto il premio miglior musica nel 2023 con una canzone sull’Alzheimer. «Nella vita dirigo una casa di riposo con 75 ospiti a Todi, il mio lavoro mi ha ispirato la canzone. Ho paragonato gli anziani a degli orologi fermi, perché non ricordano più come calcolare il tempo. Quello dell’alzheimer è un tema che non va mai dimenticato, nemmeno a Natale». 

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