Superbonus rivisitato nel 2025: nuove sfide per proprietari di immobili

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La Legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024), nella sua versione definitiva, introduce significative modifiche al superbonus, restringendone ulteriormente il campo di applicazione per lavori edilizi eseguiti da condominio e da proprietari o comproprietari di edifici con un massimo di quattro unità immobiliari.

Questa stretta normativa ridefinisce i criteri di accesso e le condizioni per usufruire delle agevolazioni, confermando un trend volto a razionalizzare l’uso di questo strumento fiscale.

Superbonus al 65% nel 2025

Per le spese 2025, come noto, la percentuale di detrazione fiscale per i lavori realizzati dai soggetti di cui in premessa e coperti dal superbonus scende  al 65%.

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Questo nuovo limite rappresenta una significativa riduzione del vantaggio fiscale, influenzando la convenienza economica dei lavori di efficientamento energetico e ristrutturazione.

Tuttavia, nonostante la diminuzione dell’aliquota, la possibilità di beneficiare del superbonus rimane per chi rispetta i requisiti stringenti stabiliti dalla legge. È quindi essenziale comprendere i nuovi criteri per evitare di perdere l’opportunità di accedere a questa agevolazione.

Requisiti rivisti nella legge bilancio 2025

La legge di bilancio 2025, che definisce un nuovo volto a i bonus edilizi, stabilisce che le spese sostenute nel 2025 saranno ammissibili alla detrazione fiscale superbonus 65% solo se, alla data del 15 ottobre 2024, vengono soddisfatte precise condizioni relative all’avanzamento della documentazione necessaria. In particolare:

  • comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILAS): per interventi non effettuati dai condomini, è obbligatorio aver presentato la CILA entro il 15 ottobre 2024
  • delibera Assembleare e CILAS per i Condomini: Nel caso di lavori realizzati dai condomini, devono essere approvate, entro il 15 ottobre 2024, la delibera assembleare che autorizza gli interventi e presentata la CILAS
  • Istanza per il Titolo Abilitativo: per lavori che prevedono la demolizione e ricostruzione degli edifici, è necessaria la presentazione entro il 15 ottobre 2024 dell’istanza per ottenere il titolo abilitativo.

Queste condizioni rappresentano un punto di non ritorno per poter accedere al beneficio fiscale nel 2025. L’assenza della documentazione necessaria entro i termini indicati preclude la possibilità di ottenere lo sgravio.

Lavori trainanti e trainati: una differenza fondamentale

La normativa del superbonus continua a distinguere tra interventi “trainanti” e “trainati”, una differenza che rimane centrale anche nelle modifiche introdotte. In dettaglio:

  • Interventi trainanti: si tratta di lavori che, indipendentemente da altri interventi edilizi, sono automaticamente eleggibili per il superbonus. Un esempio classico è l’installazione del cappotto termico, intervento volto a migliorare significativamente l’efficienza energetica dell’edificio.
  • Interventi trainati: questi lavori, invece, possono beneficiare del superbonus solo se realizzati congiuntamente a uno degli interventi trainanti. La sostituzione degli infissi, ad esempio, rientra tra gli interventi trainati quando eseguita in abbinamento al cappotto termico.

Si conferma che, qualora siano rispettati i requisiti preliminari stabiliti per il 15 ottobre 2024, anche i lavori trainati possono beneficiare del superbonus al 65%. Questo consente una pianificazione strategica degli interventi, massimizzando le detrazioni ottenibili.

Obiettivi dell’ultima stretta sul superbonus

Le modifiche introdotte mirano a razionalizzare e controllare la spesa pubblica legata al superbonus, garantendo che le agevolazioni siano concesse solo a chi avvia effettivamente i lavori nei tempi previsti. Il governo punta a evitare situazioni in cui il beneficio fiscale venga richiesto senza che vi siano reali progressi nell’esecuzione degli interventi.

Inoltre, la percentuale di detrazione ridotta rispetto a quella originaria del 110% (poi scesa al 90% e al 70%) si inserisce in un contesto più ampio di riduzione dei costi per lo Stato, limitando il peso del superbonus sul bilancio pubblico. Con la diminuzione dell’aliquota, si intende favorire un uso più responsabile e consapevole di questo strumento, riservandolo a interventi realmente significativi e necessari.

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Riassumendo

  • Riduzione detrazione superbonus: dal 2025, l’aliquota scende al 65% per interventi edilizi ammessi e realizzati da condominio e da proprietari o comproprietari di edifici con un massimo di quattro unità immobiliari.
  • Requisiti documentali: necessari CILA o titoli entro il 15 ottobre 2024 per accedere.
  • Interventi trainanti e trainati: confermati entrambi, ma i trainati ammissibili solo con lavori trainanti.
  • Obiettivi fiscali: razionalizzare spese pubbliche e garantire interventi significativi con criteri più stringenti.



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