Il manager era malato da tempo.Noto manager nella sanità lombarda dell’epoca Formigoni, era nel consiglio d’amministrazione dell’Istituto dei tumori. Fontana e Bertolaso: “Grande perdita”
È morto Carlo Lucchina, storico direttore generale della sanità lombarda. Ha accompagnato gli anni dell’amministrazione di Roberto Formigoni, vero e proprio “deus ex machina” del servizio sanitario regionale. Il manager, classe 1949, aveva 75 anni ed era malato da tempo.
Lucchina, nato l’ 8 dicembre 1949 a Varese, negli anni aveva maturato esperienze di gestione e management nel privato. Dall’ottobre 1968 al febbraio 1970 era stato Capo dell’Ufficio Finanza in un’impresa metalmeccanica, dal febbraio 1970 era stato dipendente della Provincia di Varese. Aveva assunto incarichi inerenti all’attività di coordinatore di tutte le attività finanziarie e informatiche, e degli studi e programmazione della Provincia. Dall’1 luglio era anche stato nominato Vice Segretario Generale Aggiunto. Lucchina era anche membro del cda dell’Istituto dei tumori.
A giugno del 2024 Lucchina era stato condannato in appello dalla Corte dei Conti a pagare 175 mila euro che la Regione aveva dovuto risarcire a Beppino Englaro dopo Lucchina si oppose allo spegnimento delle macchine che tenevano artificialmente in vita sua figlia Eluana, in stato vegetativo. Nel 2020 Lucchina era stato assolto dal tribunale di Cremona dall’accusa di abuso d’ufficio.
«La scomparsa dell’ex direttore generale della Sanità, Carlo Lucchina, rappresenta una grande perdita per la nostra Regione e per il sistema sanitario lombardo. La sua vitalità, il suo dinamismo, la sua visione lungimirante, la sua determinazione e la sua autorevolezza lo hanno reso un esempio unico e ispiratore per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui.
Grazie al suo contributo il nostro sistema sanitario regionale ha raggiunto livelli di eccellenza riconosciuti a livello nazionale e internazionale. La sua dedizione e il suo impegno instancabile per il bene comune resteranno un punto di riferimento per tutti noi. Ci mancherà enormemente. A nome di tutta la Regione Lombardia, desideriamo esprimere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari in questo momento di dolore», commentano il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Guido Bertolaso, commentando la notizia della scomparsa di Carlo Lucchina.
Marco Reguzzoni, ex presidente della Provincia e parlamentare della Lega ricorda così Lucchina: «Mi piace ricordarti così, combattivo e determinato, sempre disponibile a utilizzare la tua straordinaria intelligenza per il nostro territorio. Addio Carlo, amico mio. Riposa in pace».
«Questa notte sei venuto a mancare, all’improvviso. Sei stato un grande amico, un grande manager della sanità pubblica del nostro paese e certamente hai segnato un’epoca come pochi sono riusciti a fare. Buon viaggio Carlo Lucchina, come tanti varesini e Lombardi ti vogliamo bene e ti siamo grati. Riposa in pace» scrive Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega.
«Apprendo con grande tristezza la notizia della morte di Carlo Lucchina – così in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della II Commissione Affari Istituzionali di Regione Lombardia, Matteo Forte -.Un grande dirigente che ha saputo guidare il nostro sistema sanitario e accompagnarlo nelle grandi trasformazioni di un decennio, in cui ospedali, medici e infermieri sono diventati un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. Tutta la Lombardia deve essergli riconoscente. Rimane solo l’amarezza – prosegue il consigliere Forte – per il trattamento che gli è stato riservato negli ultimi anni, sballottato da un tribunale all’altro, spesso più per rispondere dell’appartenenza ad una stagione politica che di veri e propri reati».
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