San Marino. Resoconto della seduta mattutina della Commissione Finanze di venerdì 10 gennaio

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Cessione crediti fiscali

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Commissione Consiliare Permanente Finanze, Bilancio e Programmazione; Artigianato, Industria, Commercio; Turismo, Servizi, Trasporti e Telecomunicazioni, Lavoro e Cooperazione

Venerdì 10 gennaio, mattina

In Commissione Consiliare Permanente III, prosegue l’esame in sede referente del progetto di legge “Misure per il consolidamento, lo sviluppo economico, il contenimento dei costi e disposizioni in materia fiscale”. 

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I lavori ripartono dall’articolo 6 (Soddisfazione delle passività nei confronti di soggetti autorizzati, in applicazione del Decreto Delegato 27 luglio 2020 n. 126). E’ in corso il confronto su un emendamento congiunto di RF/Rete relativo all’Organismo di Sorveglianza: “L’ODS termina il proprio mandato e si scioglie a seguito del completo rimborso delle ABS garantite dallo Stato e dell’estinzione di tutti i crediti ceduti da Originator a  partecipazione pubblica, previa relazione conclusiva da inviarsi alla Commissione  Consiliare Permanente Finanze e Bilancio entro tre mesi dalla fine del mandato”. “A nostro avviso questa proposta è meritoria di essere valutata, perché l’interesse dello Stato non finisce all’estinzione delle obbligazioni, ma quando Cassa di Risparmio e BNS sono riuscite ad incassare il massimo profitto” puntualizza Emanuele Santi (Rete). “Sul tema abbiamo già fatto un dibattito in sede di bilancio, la posizione del Governo rimane confermata: questo organismo è stato voluto per tenere monitorate le attività legate al fatto che lo Stato presta una garanzia. La garanzia dello Stato è in essere fin tanto che sono da pagare le obbligazioni garantite, le ABS senior” chiarisce il Segretario di Stato Marco Gatti. Nicola Renzi (RF): “Nel dibattito in Consiglio ho sentito affermazioni inaccettabili. Definire i membri dell’Organismo di sorveglianza come persone che volevano darsi 3 o 4 mesi di stipendio in più per allungare il brodo. Se questo è il retropensiero, è meglio che la finiamo subito. Siccome la garanzia dello Stato ha consentito di far partire questa operazione, quello che a noi interessa non è solo che gli Npl vengano lavorati senza creare perdite per lo Stato, ma ci interessa che questa operazione non crei vantaggi indebitamente per qualcuno e svantaggi per altri”. Gaetano Troina (D-ML): “Sembrano emergere difficoltà nel fare verifiche sui temi evidenziati dal collega Renzi. Io penso sia interesse sistemico che l’intera operazione avvenga in maniera trasparente, chiara ed equa”. “Da parte della maggioranza c’è la massima stima e idea di necessità dell’Organismo di sorveglianza – dice Sandra Stacchini (PDCS) -. Le minoranze hanno individuato un tema sistemico rispetto all’attività dell’organismo: non vedo problemi a poter proseguire nell’attività dell’Organismo, al quale ribadiamo la massima stima. Diciamo solo: lavoriamo con ordine. Non è necessario ipotecare già un’attività che non sappiamo come evolverà nei prossimi mesi”. L’emendamento è respinto. 

Viene approvato un emendamento del Governo aggiuntivo di un articolo 6-bis (Modifiche del Decreto Delegato 15 luglio 2022 n.105 in materia di occupazione, formazione e politiche attive nel mondo del lavoro) che – come precisato dal Segretario di Stato Alessandro Bevitori – “riguarda il recepimento di un’Istanza d’Arengo del luglio scorso sulla formazione professionale e sgravi contributivi”. Focus poi su emendamento aggiuntivo dell’articolo 6-ter in materia di inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit. Esso stabilisce: “Lo Stato si fa carico dei contributi previdenziali ISS  di pertinenza del datore di lavoro per i lavoratori delle aziende private, delle  imprese artigianali commerciali, collocati a norma della presente legge e dei  contributi di pertinenza del titolare di attività individuale, nella misura  seguente: a) 100 per cento per i lavoratori e per il titolare di attività individuale con una  invalidità del 55 per cento e oltre e per i lavoratori inseriti volontariamente  dalle aziende a norma dell’articolo 4, terzo comma; b) 70 per cento per i lavoratori e per il titolare di attività individuale con una  invalidità compresa fra il 40 per cento e il 55 per cento.  2. Lo Stato si fa, inoltre, carico: a) di un concorso a fondo perduto, da determinarsi attraverso specifici accordi  e comunque non inferiore al 50 per cento, previa perizia da parte degli organi  competenti, delle spese incontrate per eventuali adattamenti di strutture ed  apparecchiature per l’inserimento lavorativo a norma della presente legge; b) del costo dell’assicurazione per la Responsabilità Civile (R.C.) di cui  all’articolo 8.”.  “Anche in questo caso si tratta del recepimento di una Istanza d’Arengo oggetto – precisa il Segretario di Stato Alessandro Bevitori -. Se un disabile si immette nel mondo del lavoro, vengono previsti determinati incentivi. In questo caso gli stessi incentivi vengono previsti in favore del disabile che vuole intraprendere attività autonoma. Ovviamente questo riguarda i contributi che versa spontaneamente come titolare di attività individuale. Questi temi saranno comunque trattati all’interno di un progetto di legge sull’inclusione lavorativa che includerà due pacchetti, uno per il lavoro pubblico e uno per i privati”. Nicola Renzi (RF): “Anche questo è un intervento che il Governo porta in recepimento di una Istanza d’Arengo. Ben venga se cerchiamo di portarci in pari. E’ segno di estrema civiltà la volontà di integrare nella società tutti, soprattutto le persone portatrici di handicap. Io credo che una ulteriore valutazione vada fatta tra pubblico e privato”. Gaetano Troina (D-ML): “Al comma 2, dove si dice previa perizia da parte degli organi competenti, andrebbe specificato quali sono gli organi competenti. Anche io sono d’accordo sul fatto che comincia ad essere ora di fare un ragionamento sulla distinzione tra pubblico e privato. Non vedo negativamente questo intervento”. Iro Belluzzi (Libera): “Questo emendamento, così com’è scritto, può essere applicato anche ai frontalieri?” Maddalena Muccioli (PDCS): “La formulazione originaria è stata modificata soltanto nella possibilità di avere lo sgravio contributivo qualora il disabile sia titolare di licenza individuale. Licenze individuali che richiedono come primo requisito la residenza sul territorio”. Emanuele Santi (Rete): “Quando un articolo viene fatto bene, non abbiamo problemi a fare i complimenti al Governo”. “Molto importante porre attenzione alla tematica dell’inclusione sociale, tema del quale dibattiamo spesso: tante volte poi alle parole non seguono interventi per favorire questa inclusione” osserva Sara Conti (RF). L’emendamento è approvato. 

Via libera poi all’emendamento aggiuntivo di un articolo 6-quater del Governo (Modifica per l’incentivazione dell’occupazione di giovani studenti) il quale recita: “Dopo il terzo comma, dell’articolo 4 del Decreto Legge 22 luglio 2011  n.110 è aggiunto il seguente comma 3 bis: “3 bis. L’assunzione dei giovani lavoratori di cui all’articolo 3 è compatibile con  il percepimento della pensione ordinaria superstiti.”

Segue l’esame dell’articolo 7: Abolizione dell’obbligo di conservazione dei Registri di Stato Civile depositati presso il  Tribunale Unico e della verifica annuale dei Registri di Stato Civile da parte del  Commissario della Legge.

Il tema della cittadinanza è al centro dell’articolo 8: Abolizione dell’obbligo della dichiarazione di mantenimento della cittadinanza. Con un emendamento soppressivo (approvato), il Governo propone la cancellazione integrale dell’articolo. Segretario di Stato Andrea Belluzzi: “Su questo punto, c’è un progetto di legge relativo a norme sulla cittadinanza che è già stato posto all’attenzione del Congresso di Stato nella prossima seduta. Tutti gli emendamenti trattano il tema della cittadinanza per naturalizzazione: il Pdl depositato recepisce in maniera più organica quasi tutti gli emendamenti che sono stati proposti anche dalle forze di opposizione. In caso di ritiro degli emendamenti, do tutta la mia disponibilità, in sede di Commissione, per uscire con un testo migliorato. Faremmo un servizio alla cittadinanza, se riunissimo in un unico testo tutte queste normative. Nel Pdl depositato non sono trattati gli aspetti della proroga dei termini in materia di sanatoria, oggetto di un emendamento di D-ML: c’è però la disponibilità a ragionare su questi aspetti”. Sono presenti 4 emendamenti di D-ML (modificativo del comma 2, revisione delle norme in materia di cittadinanza per naturalizzazione, revisione delle norme in materia di cittadinanza per naturalizzazione, proroga di termini in materia di sanatoria); 4 di Rete (procedimento per l’acquisto della cittadinanza per naturalizzazione; perdita volontaria della cittadinanza a seguito di matrimonio; rinuncia e perdita della cittadinanza; abrogazione del comma 6 del Regolamento 15 aprile 2016 n. 8). Infine un emendamento aggiuntivo del Governo (modifiche alla Legge 28 giugno 2010 n.118): “Con decreto delegato vengono disposte le caratteristiche, la grafica e gli  elementi di sicurezza per l’adozione ed il rilascio dei permessi di soggiorno e di tutte le tipologie delle carte di residenza.”

Emanuele Santi (Rete): “Quello della cittadinanza è un tema che avete aperto voi. In questa legge avete inserito un po’ di tutto. Noi abbiamo lavorato un mese agli emendamenti, oggi non ci potete chiedere di ritirarli. Non facciamo ostruzionismo, ma credo che non abbia senso che esca una legge senza contenuti, come probabilmente farete. Quindi non potete chiederci di ritirare gli emendamenti”

Gaetano Troina (D-ML): “E’ un tema delicatissimo. Noi avevamo detto che inserire questo articolo avrebbe prodotto una serie di criticità. Per rispetto quantomeno a chi ha lavorato su questi emendamenti, vi chiediamo di poterli esporre”.

Replica il Segretario di Stato Belluzzi. “Non mi sta bene che si dica che c’è una mancanza di rispetto. C’è tutta la disponibilità a confrontarci su un progetto unitario che ci permettere di fare un salto di qualità”. 

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L’emendamento soppressivo del Governo è approvato. 

Con uno dei suoi emendamenti, D-ML va a toccare il tema della cittadinanza per naturalizzazione. Esso recita: “Il periodo di dimora effettiva di cui al precedente comma 1 lettera b) è  ridotto a dieci anni: 1) per l’adottato di cittadino sammarinese in forza dell’istituto dell’adoptio  semiplena previsto dal diritto comune; 2) per il coniuge di cittadino/a sammarinese o la persona unita civilmente con  cittadino/a sammarinese, qualora non sia pendente o definito procedimento  di separazione coniugale o di nullità o di scioglimento o di cessazione degli  effetti civili del matrimonio o dell’unione civile. Può accedere alla  naturalizzazione, di cui al periodo precedente, anche il coniuge di cittadino  sammarinese deceduto o la persona unita civilmente con cittadino  sammarinese deceduto anteriormente al raggiungimento del numero di anni  di dimora necessari per poter presentare la domanda di naturalizzazione.  Il periodo di dimora effettiva di cui al precedente comma 2 lettera b) è  ulteriormente ridotto a cinque anni per il genitore di cittadino/a sammarinese,  che decorrono dalla data di nascita del figlio/della figlia, purché il genitore sia  residente nel territorio della Repubblica e vi svolga attività lavorativa”. “Dal nostro punto di vista, andare a ridurre i tempi di attesa per un genitore che risiede a San Marino, lavora a San Marino e ha un figlio sammarinese, sarebbe una buona cosadice Gaetano Troina (D-ML). 

Nicola Renzi (RF): “Il tema è estremamente delicato. Non possiamo però affrontarlo se non riusciamo a dire ad esempio quanti sono ad oggi i cittadini sammarinesi che sono solamente sammarinesi. E’ un dato che dobbiamo cercare di avere. Quello dei cittadini esclusivamente sammarinesi è un tema che non possiamo assolutamente ignorare. E’ una realtà di cui dobbiamo tenere conto. Poi è anche vero che la nostra società sta evolvendo in maniera rapidissima. In brevissimo tempo arriveremo per forza alla pluralità delle cittadinanze. La preghiera che faccio è non pensiamo solamente al tema della rinuncia, ma anche a quello culturale”. 

Emanuele Santi (Rete): “Questo è un tema divisivo. Ci sono più visioni. Noi partiamo da un presupposto: se un cittadino, da 20 anni a San Marino, deve rinunciare alla sua cittadinanza di origine, questa è una prevaricazione dei suoi diritti civili. C’è poi tutto il ragionamento del voto attivo e passivo. Oggi il punto è che siamo formalmente d’accordo: però quando si tratta di stringere, questa legge non arriva mai. Voi avete proposto il tema: noi siamo venuti dietro”. 

Iro Belluzzi (Libera): “Mi sembra estremamente grave dover obbligare cittadini a dover rinunciare alla cittadinanza. Se prevalesse questo atteggiamento, dovremmo andare verso un’idea della Repubblica autarchica. E’ un tema che deve essere affrontato in maniera più completa con un progetto di legge. Confronto ed elaborazione devono essere fatti in maniera compiuta. Le prove muscolari ci mettono nelle condizioni di dover votare cose che non condividiamo minimamente. Mi sembra che le opposizioni siano state anche troppo gentili rispetto a questo scivolone dell’opposizione”.

Tommaso Rossini (PSD): “La volontà iniziale era di intervenire sull’obbligo di rinuncia alla cittadinanza. Questo secondo noi è un torto. Rinunciare alla cittadinanza di origine vuol dire, in alcuni casi, non mettere più piede nel Paese d’origine. Chi decide di venire a San Marino e lavorare qua, perché non dovrebbe essere un portatore di ricchezza per il nostro Paese? Dobbiamo tenere conto della dimensione globale in cui stiamo vivendo. 

Con un suo emendamento, Rete propone una modifica del procedimento per l’acquisto della cittadinanza per naturalizzazione. “Questa proposta si basa sul principio di togliere la rinuncia alla cittadinanza. Vengono poi abrogati i commi 11,12,13 e 14. Questo emendamento, mi pare, è già stato recepito nel Pdl del Segretario Belluzzi – dice Emanuele Santi (Rete) -. Se c’è la disponibilità di fare una discussione rispetto al suo Pdl, noi siamo allineati. Piena disponibilità a dare anche la procedura d’urgenza. Però voglio rimarcare che oggi avevamo l’occasione di chiudere il tema”. 

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Gli emendamenti delle opposizioni sono quindi ritirati. L’articolo 8 del PDL è soppresso per effetto dell’emendamento del Governo. Approvato infine l’emendamento aggiuntivo del Governo (modifiche alla Legge 28 giugno 2010 n.118). 

I lavori proseguono con l’approvazione di un emendamento del Governo all’articolo 9: Modifica della responsabilità del procedimento di cui all’articolo 17 della Legge 5 ottobre 2011 n.160. 

Segue l’articolo 10: Criteri di economicità ed efficienza per il reperimento dei beni immobili patrimoniali da parte dello Stato.

Qui sono presenti 2 emendamenti di D-ML (uno interamente soppressivo e uno aggiuntivo sull’acquisizione di beni immobili privati in stato di abbandono nei Centri Storici) e 2 emendamenti aggiuntivi della maggioranza (Vincolo all’utilizzo delle risorse derivanti dalla vendita di beni immobili; Villa gota di Domagnano). 

Alle 13 la seduta viene sospesa. I lavori riprenderanno nel pomeriggio. 

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