Un quarto della fauna d’acqua dolce è a rischio estinzione. Lo studio

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


Lo studio “Un quarto della fauna d’acqua dolce minacciata di estinzione” pubblicato sulla rivista scientifica Nature l’8 gennaio, ha rivelato che il 24% delle specie di pesci d’acqua dolce, libellule, damigelle, granchi, gamberi e gamberetti del mondo sono ad alto rischio di estinzione. Tradotto in numeri significa che 4294 specie su 23496 animali d’acqua dolce presenti nella Lista Rossa IUCN sono ad alto rischio di sparire per sempre. Tra i gruppi studiati, granchi, gamberi e gamberetti sono quelli maggiormente in pericolo con una minaccia che ne riguarda il 30%. A seguire il 26% dei pesci d’acqua dolce ed il16% delle specie di libellule. Questa valutazione globale della fauna d’acqua dolce è il risultato di oltre 20 anni di lavoro da parte di più di 1.000 esperti provenienti da tutto il mondo.

Pixabay.com

Il maggior numero di animali minacciati si trova in Africa nel Lago Vittoria, nel Lago Titicaca che si estende tra Perù e Bolivia, nella Zona Umida dello Sri Lanka e nei Ghati Occidentali, catena montuosa dell’India. Queste aree ospitano alcune delle più alte biodiversità d’acqua dolce al mondo, tra cui molte specie che non si trovano in nessun altro posto sulla Terra. È stato scoperto che i sistemi idrici sotterranei in tutto il mondo contengono più esemplari in pericolo del previsto. Ad esempio nel Nord America si trova un numero elevato di gamberi a rischio, come il quello che scava a margherita (Fallicambrarus jeanae) in Arkansas che è vulnerabile nella Lista Rossa IUCN. Laghi, oasi e sorgenti sono punti caldi per l’estinzione. Nel 2020 15 specie di pesci del lago Lanao nelle Filippine sono state dichiarate estinte nella Lista Rossa IUCN.

Foto di Maik da Pixabay

Gli ecosistemi di acqua dolce coprono meno dell’1% della superficie terrestre ma ospitano il 10% di tutte le specie conosciute sulla Terra e sono fondamentali per garantire acqua potabile sicura, oltre a mezzi di sussistenza, controllo delle inondazioni e mitigazione dei cambiamenti climatici a beneficio di miliardi di persone.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Foto di Jon Pauling da Pixabay

“Mentre la Lista Rossa IUCN celebra il suo 60° anniversario, è un barometro della vita più forte che mai. La mancanza di dati sulla biodiversità delle acque dolci non può più essere usata come scusa per l’inazione. I paesaggi delle acque dolci ospitano il 10% di tutte le specie conosciute sulla Terra e sono fondamentali per l’acqua potabile sicura, i mezzi di sussistenza, il controllo delle inondazioni e la mitigazione dei cambiamenti climatici di miliardi di persone, e devono essere protetti sia per la natura che per le persone. Il Congresso mondiale sulla conservazione dell’IUCN di ottobre guiderà la conservazione per i prossimi 4 anni, mentre il mondo lavora per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e gli obiettivi del Quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal entro il 2030. Queste informazioni consentiranno ai decisori politici e agli attori sul campo di pianificare misure di conservazione delle acque dolci dove sono più necessarie” queste le parole di Catherine Sayer, responsabile della biodiversità delle acque dolci dell’IUCN e autrice principale del documento.

Foto di Bishnu Sarangi da Pixabay

L’inquinamento dovuto principalmente all’agricoltura e alla silvicoltura, ha un impatto su oltre la metà di tutti gli animali d’acqua dolce minacciati. Gli ecosistemi d’acqua dolce sono ulteriormente degradati dalla conversione dei terreni per uso agricolo, dall’estrazione di acqua e dalla costruzione di dighe che bloccano anche le rotte di migrazione dei pesci. La pesca eccessiva e l’introduzione di specie aliene invasive hanno avuto un ruolo particolarmente forte nel determinare le estinzioni. Ad esempio, la carpa Squalius palaciosi avvistata l’ultima volta nel 1999, è stata dichiarata estinta quest’anno a causa della perdita di habitat dovuta alla costruzione di dighe, chiuse e all’introduzione di specie aliene invasive nella Spagna meridionale.

Foto di Walter Perathoner da Pixabay

Emerge quindi che serve un cambiamento nella gestione delle risorse idriche su scala globale, con approcci integrati che considerino sia la biodiversità che il benessere umano. Soluzioni basate sulla natura possono bilanciare sviluppo, biodiversità e necessità umane ma sono urgenti regolamentazioni più rigorose e un maggiore coinvolgimento di stakeholder come comunità locali, sviluppatori di infrastrutture e gestori delle risorse naturali.

Pixabay.com

Lo studio ha inoltre evidenziato che le aree con elevato stress idrico (dove la domanda è elevata e l’offerta è bassa) e quelle con maggiore eutrofizzazione (dove un eccesso di nutrienti nell’acqua porta alla crescita eccessiva di alghe e piante) non ospitano un numero maggiore di specie minacciate rispetto alle aree con minore stress idrico e minore eutrofizzazione. “Ciò dimostra che lo stress idrico e l’eutrofizzazione non sono buoni indicatori per localizzare specie minacciate e non dovrebbero essere usati per guidare la conservazione. Invece, è essenziale che i dati sulle specie di acqua dolce siano attivamente inclusi nelle strategie di conservazione e nella pianificazione e gestione dell’uso dell’acqua, per garantire che le loro pratiche supportino ecosistemi di acqua dolce sani. Sono necessari maggiori investimenti nella misurazione e nel monitoraggio delle specie di acqua dolce per garantire che l’azione di conservazione e la pianificazione dell’uso dell’acqua siano basate sulle informazioni più recenti” ha affermato il dott. Topiltzin Contreras Macbeath, copresidente del comitato per la conservazione delle acque dolci dell’IUCN SSC.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Source link