La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un fascicolo per omicidio stradale in relazione all’incidente avvenuto stamani a San Pietro a Maida in cui sono morte due giovanissime, Maria Sonetto, di 17 anni, e Anna Pileggi di 18, e tre ragazzi, uno dei quali minorenne, sono rimasti lievemente contusi.
I tre giovani sono stati sentiti dai carabinieri della Compagnia di Girifalco nell’ospedale di Lamezia Terme dove sono stati portati per controlli e in stato di choc.
Gli investigatori devono accertare in primo luogo chi era alla guida dell’auto e avere dai tre gli elementi per ricostruire quanto accaduto. Il guidatore sarà sottoposto, come prassi, ad alcol e narco test per stabilire le condizioni psicofisiche in cui si trovava al momento dell’incidente.
Le reazioni di cordoglio
Esprimo, a nome dell’intera amministrazione comunale di Lamezia Terme, il più profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie di Anna e Maria, le due giovanissime vittime che la scorsa notte hanno tragicamente perso la vita nell’incidente avvenuto a San Pietro a Maida, in località Guarna.
Questa tragedia ha colpito profondamente le nostre comunità, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare. Due giovani vite spezzate in un momento che avrebbe dovuto essere di spensieratezza e gioia. Con rispettosa commozione, ci stringiamo al dolore delle famiglie, consapevoli che nessuna parola potrà mai alleviare una perdita così grande.
Desidero inoltre rivolgere un appello accorato a tutti i giovani ad essere prudenti e ad avere cura della propria vita ricordando che ogni momento di gioia può trasformarsi purtroppo in tragedia.
Il nostro pensiero va anche ai tre ragazzi sopravvissuti, con l’auspicio che possano riprendersi non solo dalle ferite fisiche ma anche da quelle dell’anima che inevitabilmente porteranno con sé.
Un ringraziamento sincero va ai Vigili del Fuoco, ai sanitari del 118 e alle forze dell’ordine per il loro impegno in un contesto così drammatico. Oggi, l’amministrazione comunale e tutta la città di Lamezia Terme si uniscono in un abbraccio solidale e commosso con chi soffre per un evento che ha drammaticamente offuscato ogni natalizio momento di letizia.
Il sindaco
Avv. Paolo Mascaro
–
Cordoglio e profondo dolore è stato espresso sui social dai sindaci dei due Comuni di residenza delle ragazze, Domenico Giampà, primo cittadino di San Pietro a Maida, ed Elia Pallaria, primo cittadino di Curinga.
“Sembriamo non avere mai pace. Due famiglie e due comunità: la nostra San Pietro e Curinga vengono colpite da questo improvviso e profondo dolore. Una dinamica assurda – ha scritto Giampà – a pochi passi dal centro abitato, ci fa sentire increduli e impotenti. Ci stringiamo forte forte, facciamolo tutti, intorno ai cari, ai familiari, di questi due fiori strappati proprio nel bel mezzo della loro più bella primavera”.
“Nei giorni in cui intenso è il senso della festa, il calore della famiglia, la gioia dello stare assieme, due famiglie e due comunità – ha scritto a sua volta Pallaria – sono sconvolte e si trovano davanti ad un evento tragico ed inaccettabile. Ci stringiamo, in silenzio, attorno ai familiari delle due giovani vittime, nessuna parola può infatti lenire un simile, tragico dolore”.
La notizia della tragica morte di Anna e di Maria che ha fatto cadere nello sconforto le loro famiglie e le loro comunità di San Pietro a Maida e di Curinga, ha lasciato attoniti pure tutti noi.
–
In queste ore in cui il mondo intero attende la nascita del Bambino Gesù e l’apertura della Porta Santa che darà l’avvio alle celebrazioni del Giubileo, la Chiesa di Lamezia piange due sue figlie morte prematuramente in un drammatico incidente.
A nome mio e della Chiesa lametina, esprimo vicinanza e preghiera alle loro famiglie dilaniate da un dolore immenso che è entrato prepotentemente nelle loro vite.
Stanotte celebreremo l’Incarnazione del Figlio di Dio che “si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori (Isaia 53,4)” ed in questa notte il nostro pensiero e le nostre preghiere andranno a loro, ai loro cari, ai loro amici, ai loro affetti, come pure alle famiglie degli altri tre ragazzi rimasti feriti.
Siamo certi: il Signore “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate (Apocalisse 21,4)”. Intanto, purtroppo, si continua a morire. La nascita del Salvatore ci dice che la nostra fragilità e la nostra caducità sono abitate dal Figlio di Dio che ha attraversato l’umano soffrire e che, se ancora la morte sembra spavaldamente vincere, la fede ci fa sperimentare – proprio nel baratro del dolore – la presenza e la vicinanza del nostro Redentore.
Lo sussurro con tenerezza e convinzione e nel rispetto del grande dolore: la fede può offrirci occhi rinnovati per contemplare con lo sguardo di Dio la triste realtà che, senza umanamente poterla comprendere, a noi si impone e particolarmente oggi ci invita a riflettere sul bene della vita e sul bisogno della sua custodia e della sua cura.
Serafino Parisi, Vescovo
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link